• VOCALELLI: “Sospendere Petrachi è una strategia per farlo andare via”, D’UBALDO: “Ha detto a Pallotta cose che pensano in molti”

    Redazione RN
    18/06/2020 - 16:30

    VOCALELLI: “Sospendere Petrachi è una strategia per farlo andare via”, D’UBALDO: “Ha detto a Pallotta cose che pensano in molti”

    SENTI CHI PARLA ALLE RADIO – La rubrica di Romanews.eu “Senti chi parla… alle radio” è lo spazio quotidiano in cui potete leggere i commenti sul mondo Roma di speaker e opinionisti protagonisti dell’etere romano raccolti dalla nostra Redazione.

    Stefano Carina a Radio Radio Pomeriggio: “Cambia poco se non c’è un comunicato ufficiale perché era già stato allontanato dalle sue funzioni due giorni fa, dopo il colloquio con Fienga. Gli era stato detto di non rilasciare dichiarazioni e per il mercato se ne sarebbero occupati Fienga e Baldini. E’ solamente una conseguenza. Se ci sarà un comunicato diventerà ufficiale ma sono già due giorni che è sospeso. Cambia poco a livello pratico. A lui era stato comunicato che del mercato non se ne occuperà più. E’ come quando la stessa cosa accadde con Cairo, si parlava da mesi della rottura e poi Cairo è uscito alla scoperta e l’ha ufficializzata. Qui secondo me siamo andati ben oltre perché Pallotta ha ignorato il ds in due uscite pubbliche e poi c’è stato l’incontro con Fienga”.

    Alessandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “Non la penso come Stefano, secondo me è molto diverso. Sospenderlo o non sospenderlo rispetto a due giorni fa che si sapeva della discussione. Nel momento in cui questo non succedeva Petrachi continuava ad essere il ds della Roma. L’offerta della buonuscita è stata una discussione privata. Sospenderlo non significa niente, significa metterlo in condizioni di farlo andare via. Sembra un tentativo di strategia, non ho mai visto un direttore sospeso. Sarebbe una cosa clamorosa. Si possono licenziare, ma sospendere è una cosa inusuale. Se succede diventa un fatto molto significativo, anche perché non puoi sospendere un allenatore”.

    Guido D’Ubaldo a Radio Radio Pomeriggio: “Io so che Fienga è stato l’ultimo a difendere fino alla fine Petrachi, gli aveva intimato di non mandare messaggi a Pallotta quando giovedì era molto arrabbiato. Il messaggio è quello che abbiamo scritto sui giornali, che si lamentava che non aveva potuto chiudere Pedro e che non si era ricordato di inserirlo nei dirigenti che erano stati menzionati nella sua intervista. Quello che ha dato fastidio a Petrachi è che lui dice che è venuto alla Roma l’anno scorso e questo progetto è cambiato, ditelo alla gente. Non voglio passare per essere il difensore di Petrachi, me ne guardo bene per i comportamenti con i giornalisti, ma in questi giorni ho raccontato che molti procuratori gli riconoscono una forte personalità per aver detto a Pallotta cose che pensano in molti e che nessuno aveva coraggio di dire”.

    Franco Melli a Radio Radio Pomeriggio: “Ogni Juventino credo che abbia voglia di dire ‘ridateci Allegri’. Alla Juventus sta bene quello che sta capitando. Non bastavano più le innumerevoli vittorie di Allegri e hanno tentato la strada dello spettacolo. Sono convinto che Sarri sia un buon allenatore ma non nella Juventus, perché ti massacra se non sei più che degno. Questi è più che mai l’anno di chi insegue. Se è vero che Petrachi è stato sospeso, di fatto è fuori. Ma l’ufficialità in queste cose fa la differenza”.

    Furio Focolari a Radio Radio Pomeriggio: “Sarri è un buon allenatore ma è l’uomo sbagliato al momento sbagliato. La Juve di ieri è stata una squadra senz’anima. Chi ha preso Petrachi? Baldini? E adesso chi è che lo manda via? Baldini? Lo manda via Pallotta che è uguale, è una cosa che non torna”.

    Tony Damascelli a Radio Radio Pomeriggio: “Io non credo ai giocatori che vogliono bene a un allenatore, accade nelle piccole squadre. Quando vinci molto i calciatori sono egoisti. non crediate che fossero tutti legati a Lippi, a Trapattoni e così in altre squadre. Quando invece devi vincere e arrivare a un risultato che non arriva da tanto allora tutti per uno e uno per tutti, come accade al Napoli e all’Inter. Alla Juve non sono molto innamorati di Sarri ma lui non fa nulla per farsi amare”.

    Stefano Agresti a Radio Radio Pomeriggio: “Il problema della Juventus è tattico e mentale. la Juve ieri non aveva la cattiveria necessaria che è sempre stata una caratteristica fondamentale della Juve. La partita la vinceva sempre con un colpo di un giocatore di qualità superiore ma anche perché aveva qualcosa in più rispetto agli altri a livello mentale. Manca quello alla Juventus, mi sembra una squadra prevedibile. Sarri ha sbagliato delle scelte molto importanti societarie, ma c’entra anche la dirigenza come ad esempio l’acquisto di Rabiot che non ti dà nessuna garanzia”.

    Stefano Petrucci a Tele Radio Stereo: “Forse il tifoso della Roma con una Coppa Italia in più in bacheca non si sentirebbe un vincente, ma sicuramente si sentirebbe meglio…”

    Giovanni Parisi a Centro Suono Sport: “L’obiettivo della Roma deve essere l’Europa League. Sarà una roulette russa, ma non so quanto sia più difficile rispetto all’arrivare quarti in campionato. I giallorossi hanno tutto per arrivare in fondo alla competizione. Mancini e Pellegrini? Probabilmente saranno abili e arruolati con la Samp, ma ho qualche dubbio sul loro utilizzo dal primo minuto”.

    Mario Corsi a Centro Suono Sport: “La partita di ieri? Quel finto tifo è terrificante. Il calcio senza pubblico non è calcio, ma poi con quella cosa finta è ancora peggio. Insomma, ha rivinto pure il Napoli. Abbiamo visto vincere tutti, Lazio, Napoli, persino il Milan più scarso della storia. E’ veramente incredibile… Gattuso secondo me è un bravo allenatore, e lui la Roma in questo momento nemmeno la allenerebbe. Lui prende un Milan di disperati e lo tira su, poi Leonardo lo manda via e vanno giù. Poi al Napoli c’era una situazione da suicidio quando è arrivato, botte e insulti, una tragedia, lui l’ha presa e ha vinto comunque una coppa Italia. Ieri ho visto piangere Callejon perchè andrà via dal Napoli, voi ditemi della Roma chi è che si mette a piangere, tolti Totti e De Rossi, quando vanno via da qui”.

    Ilario Di Giovambattista a Radio Radio Mattino: “Bisogna vedere se Pallotta vuole che Friedkin si rifaccia sotto. So che la trattativa per la cessione va avanti. Petrachi è all’angolo, con il suo carattere forte si è fatto dei nemici interni”.

    Furio Focolari a Radio Radio Mattino: “Se quella di Pallotta è una tattica per avvicinarsi, non è una buona tattica quella di dire che Friedkin non ha i soldi. Se la Roma viene venduta a 575 milioni, significa che Friedkin si accollerebbe i 285 di debiti”.

    Franco Melli a Radio Radio Mattino: “Pallotta ha fatto capire che Friedkin non ha i soldi che vuole lui. Friedkin potebbe essersi offeso da quelle dichiarazioni, io non penso che così possa andare avanti la trattativa”.

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    1. A parte il fatto che Petrachi ha fatto peggio di Monchi (pensiamo solo alla cessione di Manolas a 4 baiocchi e la spesa folle per una difesa colabrodo di quest anno) , la cosa buffa è che nemmeno Pallotta lo vuole più…è una comica! Ne stiamo vedendo di tutti i colori,e purtroppo ancora non si vede la scritta “THE END” del film horror della Pallotta’s cinemas Gold . Speriamo presto arrivi un altra era. P.V.

      1. a parte che Manolas aveva la clausola, il signorino oggi ha scritto “dopo 6 anni in italia finalmente ho vinto” , ma per farlo l’hanno tenuto in panca 180 minuti. con lui in campo noi prendevamo 7 sveglie dalla Fiorentina. e Totti e Ddr gli hanno messo pure i like. il discorso è sempre lo stesso: chi se ne frega de Pallotta, se tifa la Roma, pure co Pallotta. invece per amore delle vostre idee personali non fate altro che buttare mmrda, avvelenare il clima, aumentare le difficoltà. compresi i 2 ex capitani. ma sti 700 milioni per liberarci di Pallotta non li tirate fuori. cacciate i soldi e state zitti finchè non lo avete fatto. Forza Roma

        1. Manolas e’ lo stesso giocatore che segno’ il gol del 3-0 col Barcellona che ti consenti’ (seppure per poco) di sognare la finale Champions. Lui non se ne sarebbe andato ma Roma e La Roma avevano altre idee e altri piani su di lui (soprattutto economici). Quanto a Pallota, credo ormai sia indifendibile e le tue argomentazioni mi appaiono alquanto labili e poco convincenti. Premesso che nessuno lo ha obbligato a rilevare la Società, vorrei ricordare che in Premier League, quando vuoi acquistare un club, fai si’ l’offerta alla proprietà; ma poi vieni convocato da una Commissione che analizzerà i tuoi piani d’investimento e la tua disponibilità economica per avallare l’acquisto (chiedere a Cellino – Leeds utd per conferme). Probabilmente se la stessa regola ci fosse anche qui in Italia, dubito fortemente che J.P. sarebbe mai divenuto il presidente della Roma (da non confondere con l’AS Roma – che per me e’ un’altra cosa)!

        2. Tifare la Roma e tifare pallotta è una contraddizione in termini. Se vuoi il bene della Roma lotti contro pallotta, se sostieni pallotta sei, di fatto, un antiromanista che sostiene chi sta umiliando e distruggendo la Roma. O una cosa o l’altra.
          E le idee personali non contano proprio niente quando di fronte hai i numeri e i fatti, quindi mi sa che stai facendo un pò di confusione.
          O con pallotta contro la Roma o con la Roma contro pallotta. Scegli. E se non vuoi sceglie statte zitto e non fa ridicole morali a chi ama la Roma e la difende.

        3. Tanjian, a una settimana dalla ripresa del campionato siamo nel caos totale. tutto questo aiuterà chi deve scendere in campo? sospetto di no. vedere gente che ha sempre dato tutto ciò che aveva per la maglia, comportarsi come Totti, Ddr e Manolas fa male al cuore. purtroppo credo che se presenti un piano dove metti i soldi di persona per riappianare i debiti, e aumenti gli introiti con la costruzione di un nuovo stadio, te lo approvano anche in premier. poi magari, come successo a man city o arsenal, dopo 2 anni giochi nel nuovo stadio. e qui finiscono i meriti pallottiani. le campagne acquisti e la gestione della società li ho sempre criticati anche io, ma con altra sobrietà: il clima di perenne contestazione di tutto e tutti è inutile, dannoso, ci rende ridicoli agli occhi degli altri perchè non porta a nulla di fatto. non è essere tifosi ma difendere ad oltranza le proprie idee, anche se causano danni alla Roma. sport tipico romano

    2. Pienamente d’accordo con sbinf. Quel pozzo di scienza che si firma P.V- non sa che Manolas aveva una clausola rescissoria???? Che vuol dire “quattro baiocchi”? Che supeficialità eh???? FORZA ROMA SEMPRE!!!!

    3. Infatti avremmo fatto la fine di Napoli o viola, visto che a parte le chiacchiere dei tifosi non. c’erano e non vi sono altri acquirenti

    4. Tutti hanno una clausola,se vuoi li tieni o li vendi bene, vedi Dzeko trattenuto per disperazione. Quindi poche chiacchere di difesa all indifendibile. P.V.

    5. Cari Pallottesi, fatevene una ragione, è finita! Capisco che è dura da accettare… Uscite fuori dalla bolla, cominciate a realizzare che dall’arrivo di Thomas “fiaschetta” Dibenedetto è stata un’agonia senza fine lunga 10 anni.

    6. Come ve pare.
      Petrachi l’unico che ha tirato fuori le palle, quello che in un momento delicato non ha fatto sconti per dzeko.
      E a Roma, se c’era n’altro l’anno scorso, avrebbero venduto tutti.
      Mo’, visto che ve piace tanto, ripiateve Baldini.

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