Vittoria e poco altro: la Roma di Fonseca non è guarita

Redazione RN
21/02/2020 - 8:03

Foto Getty
Vittoria e poco altro: la Roma di Fonseca non è guarita

ROMA GENT EUROPA LEAGUE – La Roma torna a vincere a esattamente un mese di distanza dall’ultima volta e indirizza in modo positivo i sedicesimi di finale di Europa League. Oltre alla vittoria però, c’è davvero poco da salvare. I giallorossi sono confusionari e spesso regalano occasioni al modesto Gent che fatica a sfruttarle e grazia la Roma.

Tanta confusione e molti errori: si salva solo Carles Perez

Tanti errori difensivi si aggiungono alla poca concretezza in attacco e la prestazione generale dei giallorossi non è sufficiente se messa a confronto con la caratura dell’avversario. Come riporta Leggo l’unico a salvarsi è Carles Perez, autore del gol decisivo nell’1-0 ai belgi (primo in maglia giallorossa per lui all’esordio da titolare) e di una prestazione frizzante dal punto di vista tecnico e fisico. Dunque nel post partita tornano ad aleggiare le polemiche, indirizzate in primis verso il tecnico Fonseca, che ammette: “Non abbiamo la stessa fiducia di due mesi fa e anche le linee di passaggio non sono le stesse. Abbiamo paura di rischiare ma i giocatori vogliono cambiare. Oggi la cosa più importante era vincere e non subire gol. Cambiare modulo? Non ho problemi a cambiare, ma non l’ho mai fatto così tanto in carriera”.

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  1. Purtroppo il vero problema di questo momento é la condizione fisica pessima oltre ad un gioco tattico troppo misero. La dimostrazione sta nel fatto che per un tempo bene o male si regge ahh te l’eticamente parlando e poi si cammina e si boccheggia.
    Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori ma la musica non cambia. Si sconta la mancanza di una seria preparazione estiva. Non a caso il più preparato fisicamente è Perez che non ha fatto la preparazione di fondo con la Roma. Pietosi!!

    1. Tu dici che è un problema atletico, io invece penso sia più di concentrazione.
      La squadra non pare convinta di quello che fa: non nel senso che disattenda le istruzioni di Fonseca, quanto piuttosto per il fatto che ha smesso di giocare da squadra.
      I giocatori sono fermi ad aspettare la palla, nessuno che faccia un taglio o che si smarchi: ecco perchè ora la costruzione dal basso non riesce più e Pau sembra incapace coi piedi, quando invece per 4 mesi pareva un centrocampista aggiunto!
      La ragione per tutto questo risiede, a mio avviso, nello scarso temperamento di molti di quelli che stanno giocando: per paura di sbagliare, si preferiscono appoggi in “sicurezza” al compagno vicino, piuttosto che imbucate, triangoli o sovrapposizioni.
      Anche ieri lo si è visto chiaramente: in 15 minuti Mhkitaryan (che di palle ed esperienza ne ha più di molti altri) ha fatto più scambi e movimenti che Pellegrini e Cristante in 75 min.

  2. Non si reggono in piedi fisicamente, anche ieri è apparso in modo chiarissimo. Solo perché il Gent ha giocatori inguardabili siamo riusciti a vincere col minimo, nella partita di ritorno saranno cavoli amari… e col Lecce voglio proprio vedere.

  3. Bisogna passare alla difesa a 3, con modulo di base 3-5-2. Guardate le altre che non hanno i fenomeni (Lazio – Inter – Atalanta – Borussia D. – Lipsia – Borussia M.) giocano tutte così. Anche la Juve di Allegri spesso giocava a 3 e infatti adesso che non lo fa più inizia ad incassare gol.
    Fonseca svegliati, prima che sarà troppo tardi, anche perché in rosa hai 6 centrali. Pau -Mancini Fazio (Ibanez) -Smalling – Spinazzola Verotou – Cristante (Diawara) – Kolarov – Pellegrni – Dzeko – Perez (Kluivert). Certo anche per questo modulo servirà il sapere di calcio.

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