Varato il decreto anti-violenza

07/02/2007 - 0:00

 
“Il Governo ha varato il decreto anti-violenza”, dichiara Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Ecco i dettagli.Partite a porte chiuse: fino all’esecuzione degli interventi strutturali e organizzativi richiesti per attuare gli stadi a quanto previsto dal decreto Pisanu, le partite di calcio possono essere svolte esclusivamente a porte chiuse. Stop a vendita biglietti in blocco a squadre ospiti: le società che organizzano le competizioni non possono più vendere, direttamente o indirettamente, alla squadra ospitata, biglietti in blocco. E’ vietato inoltre vendere o cedere alla stessa persona un numero di biglietti superiore a dieci. In caso di violazione si rischia dai 10 mila ai 150 mila euro di multa. Il divieto è immediato per cui i biglietti ceduti o venduti prima dell’entrata in vigore del decreto non possono essere utilizzati. “Daspo” preventivo fino a sette anni: il divieto di accesso negli stadi viene innalzato fino a sette anni e presuppone non più soltanto l’accertamento di un reato, ma può essere altresì disposto nei confronti di chi, sulla base di elementi oggettivi (come un rapporto di polizia), risulta avere tenuto una condotta finalizzata alla partecipazione attiva a episodi di violenza in occasione o a causa di manifestazioni sportive o tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica in occasione o a causa delle manifestazioni stesse. Previsto l’obbligo di firma in un comando di polizia durante la partita. Chi viola il “Daspo” rischia da 6 mesi a tre anni di reclusione e una multa fino a 10 mila euro. Flagranza di arresto entro quarantotto ore: la polizia potrà arrestare in flagranza di reato differita fino a 48 ore, contro le attuali 36, chi in occasione di manifestazioni sportive risulta, grazie a foto o video, autore di un reato commesso con violenza alle persone o alle cose. Giudizio direttissimo: verrà giudicato per direttissima non più solamente chi ha lanciato materiali pericolosi o ha fatto invasione di campo, ma anche i tifosi che vengono trovati in possesso di razzi, bengala e “artifizi pirotecnici” in genere. Spezzare legame tra società e tifosi: il decreto legge estende le misure di prevenzione a coloro che sono indiziati di aver agevolato gruppi o persone che hanno peso parte attiva, in più occasioni, a manifestazioni di violenza durante le partite. Prevista inoltre la possibilità di sequestro di quei beni “la cui disponibilità può agevolare, in qualsiasi modo, le attività di chi prende parte attiva a fatti di violenza in occasione o a causa di manifestazioni sportive”. Aggravanti per i delitti di violenza o resistenza a polizia: vengono portate da un minimimo di 5 a un massimo di 15 anni, anziché da 3 a 15, le pene per chi commette violenza e resistenza a pubblico ufficiale con armi ma anche con il lancio di corpi contundenti e altri oggetti, compresi gli artifici pirotecnici, in modo da creare pericolo alle persone.

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