• Tra gli obiettivi di Friedkin jr. c’è anche Tor di Valle

    Redazione RN
    23/02/2020 - 8:32

    Foto Getty
    Tra gli obiettivi di Friedkin jr. c’è anche Tor di Valle

    ROMA FRIEDKIN TOR DI VALLE – Manca sempre meno all’ufficialità del cambio di proprietà giallorossa. Nel frattempo, però, non si ferma Ryan Friedkin, volenteroso di affrettare i tempi e di portarsi avanti con il lavoro.

    I contatti con i club di Serie A e l’obiettivo Tor di Valle

    La firma per il preliminare potrebbe arrivare già in settimana e, come scrive La Gazzetta dello Sport, questo sta a dimostrare quanto Dan e Ryan Friedkin stiano facendo le cose per bene, senza lasciare nulla al caso. Tra gli altri segnali positivi ci sono i primi contatti presi dal figlio dell’imprenditore texano con le altre società di Serie A, utili per comprendere meglio il funzionamento del calcio nel nostro Paese. Tra gli obiettivi futuri, però, c’è anche quello legato al nuovo stadio. Nel frattempo, il magnate ceco Vitek, dovrebbe rilevare l’area di Tor di Valle di proprietà della famiglia Parnasi a marzo, nonostante Gaetano Papalia – ex proprietario pronto a tutelarsi – ritenga il patto nullo perché la cifra accordata non è stata del tutto versata.

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    1. Per la legge sugli stadi il proponente doveva essere proprietario dell’area.
      Luca Parnasi si è messo d’accordo con Papalia e hanno stipulato un rogito con SAIS che ha incassato un acconto di 700.000€ e il resto a babbo morto non garantito e non è stata neanche versata l’IVA pari a oltre 8 milioni e mezzo all’erario.
      La Grancio che aveva chiesto al comune di fare chiarezza è stata buttata fuori dai 5 Stelle.
      La SAIS è fallita e la gestione dell’operazione è passata al curatore fallimentare, che avrebbe dovuto revocare la vendita chiaramente fittizia e illegittima.
      Luca Parnasi ha concordato con il curatore fallimentare una novazione del contratto con pagamenti rateali e possibilità da parte del curatore di risolvere il contratto dopo sei rate non pagate. Ovviamente Eurnova non ha pagato oltre 6 rate.
      Chi può operare ora quindi non è Papalia che è completamente fuori da qualsiasi gioco essendo la SAIS fallita, ma il curatore fallimentare che già da tempo avrebbe dovuto risolvere il contratto.
      L’ipotesi più probabile è che Papalia parli al posto del procuratore fallimentare e che adombri un ricatto chiarissimo a chi vuole comprare Tor di Valle e cioè a Vitek, che oramai essendo la cosa nota non può comprare nulla perché il rogito sarebbe a rischio di revoca.
      Facciamoci una risata: è possibile che il curatore risolva il contratto con Eurnova e poi venda Tor di Valle a Caltagirone.
      Nel merito è in corso una indagine della Procura di Roma.

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