Tonetto in conferenza stampa

19/01/2007 - 0:00

 
Le battute di Tonetto in conferenza stampa“Effettivamente come prestazioni queste prime tre partite del 2007 non sono state come avevamo finito, forse questo perché dobbiamo ritrovare il ritmo partita, cosa che avevamo alla fine del 2006. Secondo me questo è anche dovuto da alcuni episodi che sono stati abbastanza a sfavore e se vediamo la partita di Messina, nonostante non abbiano mai tirato in porta, la partita è finita 1-1. Nella stessa partita contro il Parma con due tiri in porta abbiamo subito due gol. E’ una cosa occasionale oltre al fatto che comunque dobbiamo ritrovare un certo tipo di prestazione”.
“Siamo in semifinale contro il Milan, l’obiettivo è stato raggiunto, era la cosa più importante in questo momento, ci sarà un filotto di partite molto impegnativo e difficile; tra il campionato ci sarà in mezzo la coppa Italia, una bella sfida contro il Milan che permetterà poi ad una delle due squadre di arrivare in finale”
“Tavano e Wilhelmsson sono due ottimi giocatori. Tavano lo conoscevo, Wilhelmsson sinceramente no, però ho visto degli sprazzi in televisione e mi ha fatto subito una buona impressione. L’ha confermata perché è stato molto bravo ad inserirsi subito nel gruppo e si vede che era allenato perché ha tenuto per tutta la partita molto bene e ha dimostrato le sue ottime qualità.”
“A Livorno centrocampo inedito? Sono cose che purtroppo durante l’arco di una anno capitano perché sono due squalifiche, due infortuni contemporanei quindi il mister dovrà cercare di trovare la soluzione migliore. Probabilmente saranno Chivu e Perrotta a giocare in mezzo al campo. L’hanno già fatto quindi penso che non avremo problemi”
“A Livorno hanno vissuto dei giorni un po’ critici perché hanno avuto dei problemi con l’allenatore e con il presidente quindi troveremo un ambiente molto caldo e la squadra che farà di tutto per difendere la propria scelta, perché è stata una scelta importante e coraggiosa da parte loro di provare a difendere il tecnico. Quindi credo che potremmo trovare un ambiente simile a quello di Messina, sia come ambiente che come giocatori, con la voglia che avranno loro di vincere la partita”.
“La Roma cerca un vice Tonetto? Sono situazioni normali visto che in tutti i ruoli ci sono due giocatori meno che nel mio; se guardiamo tutta la rosa è composta in questa maniera. Tutte le volte che sono mancato ha giocato un giocatore che non è proprio di ruolo. È normale che la Roma stia cercando un esterno sinistro”.
“Non credo che nello scontro diretto con l’Inter si deciderà lo scudetto. Credo che sarà una bellissima partita; dovremo andare a Milano cercando di portare a casa i tre punti, però non credo che si deciderà quel giorno lo scudetto. L’Inter ha già un vantaggio molto importante però penso che siamo solo al girone d’andata quindi speriamo che non mantenga questa media perché sennò sarà impossibile raggiungerla”.
“Con il mister mi trovo bene ed è molto chiaro su cosa vuole dai propri giocatori. Dal mio punto di vista penso che sia stato molto importante, a differenza degli anni passati, giocare sempre nello stesso ruolo e allenarmi sempre per quel ruolo lì. Negli anni passati mi è capitato di giocare esterno alto, esterno basso, esterno addirittura di destra, quindi poter allenarmi tutta la settimana per quel ruolo per me è stato molto importante”.
“Inter in difficoltà contro la Sampdoria? Andare a giocare a Marassi contro una squadra che adesso è più in salute rispetto a quando ci abbiamo giocato noi sicuramente potrà creargli dei problemi e speriamo che li trovi perché se non trovano problemi in una partita come quella di Genova sarà dura che li trovino da altre parti.”“Sono soddisfatto per quello che ho fatto fino ad ora anche se i bilanci è meglio farli alla fine. Per quanto riguarda se sto giocando al meglio di sempre, è meglio che lo giudicate voi però è anche difficile fare dei confronti perché ho girato talmente tanti ruoli nella mia carriera che è difficile fare un confronto con un anno in cui ho sempre giocato sempre terzino perché in realtà non c’è. Per adesso sono soddisfatto”.
“Il limite della mia carriera può coincidere con la scadenza del contratto con la Roma? Spero  proprio di no. Non lo so, spero di poter giocare più a lungo possibile. In questo momento mi sento bene e spero di poter giocare ancora per tanti anni. Ci sono anche dei colleghi nel mio ruolo, mi viene in mente Cafu, uno su tutti, che a 35-36 anni ancora sta molto bene fisicamente quindi spero di poter andare avanti a lungo. 38 anni va bene (ride ndr)”.
“Nell’integrarmi ho avuto il vantaggio che il mister l’ho conosciuto dieci anni fa da allora non è cambiato tantissimo come mentalità, come modo di giocare ed allenamenti. Da questo punto di vista sono stato agevolato. All’interno dello spogliatoio per entrare è molto semplice perché nessuno ti tieni al di fuori di quelli che sono i discorsi; è molto semplice ambientarsi grazie alla disponibilità di tutti”.
“La Roma in difficoltà con le piccole? Non lo so forse si è trattato di piccoli episodi però se guardiamo l’inizio del campionato contro squadre meno blasonate di noi siamo andati a vincere sia in casa che fuori. Magari nei periodi in cui trovi la cosiddetta piccola squadra molto agguerrita com’è successo domenica scorsa a Messina, capita l’episodio e purtroppo la partita non riesci a portarla a casa. Penso siano solo episodi”.
“Il pregio migliore secondo me e che prova sempre e comunque ad aggiudicarsi la partita attraverso il gioco, quindi nello stesso tempo può diventare anche un difetto perché se trovi il campo poco praticabile o gli avversari che giocano in una certa maniera magari te lo impediscono, giocano soltanto su di te e difficilmente hai alternative”.
“Dobbiamo ritrovare un certo discorso fine 2006 dal punto di vista fisico ma questo penso che venga soltanto giocando partita dopo partita. Dal punto di vista psicologico penso che la squadra sia tranquilla”.
“I numeri dicono che la Roma ha fatto un grandissimo girone d’andata. L’Inter ha fatto qualcosa di eccezionale. Speriamo che trovino qualche intoppo da qui alla fine”.
“Se non ci fosse stato l’episodio di Messina staremmo a commentare una qualificazione di coppa Italia e una vittoria fuori casa su un campo difficile quindi parlerei più di episodi e direi in più che nell’arco di un anno possono capitare questo tipo di partite nelle quali non riesci a far vedere quel bel gioco cha hai fatto vedere nella maggioranza delle partite”.
“In nazionale non ci sono mai andato quindi è normale che sia la massima aspirazione da giocatore. Visto anche il rendimento è normale sperare di poterci arrivare. A 32 anni è un pochino più difficile rispetto a uno che ne ha 22 però la speranza è l’ultima a morire”
“Dopo l’incontro arbitri, dirigenti e calciatori Spalletti non ci ha parlato, abbiamo letto i giornali. Però credo che queste siano disposizioni di qualche tempo fa che poi non sono state seguite come quella di non buttare mai fuori il pallone e aspettare che l’arbitro fischi; poi però non si è avverato perché in realtà quando vedi un avversario a terra viene istintivo buttare fuori la palla. Secondo me sta nel giocatore andare a terra quando effettivamente ha subito un colpo duro e non per niente”.
“La Roma a volte sottovaluta l’avversario? Secondo me l’atteggiamento della squadra è sempre uguale. Poi magari in certe partite può sembrare che prendiamo sotto gamba la partita ma perché certe cose che in altre partite ci vengono in quel momento non ci riescono perché anche gli avversari si adoperano per contrastarti. Da questo punto di vista la Roma ha sempre interpretato bene le partite e non ha mai sottovalutato nessuno”.
“Avrei bisogno di un’alternativa? Uno ha voglia di giocare tutte le partite sia in allenamento che quelle ufficiali. È normale non è così facile fare 50 partite in un anno e penso che di questo se ne renda conto il mister. Al di là di Daniele (De Rossi ndr) forse gli altri, eccetto Francesco (Totti ndr), sono stati cambiati tutti. Se il mister ha voglia di cambiare me ha delle possibilità comunque di fare scelte diverse, quindi se ce ne sarà bisogno secondo me lo farà”.
“Dalla nazionale mi è arrivato qualche segnale? No, ho il telefono acceso”.
“Spalletti è l’allenatore quindi sicuramente è una figura molto importante per la squadra. Sono contento per lui perché è stato gratificato il lavoro che ha fatto fino ad ora”.
“Chivu distratto? Solo questione di episodi. Purtroppo la professione del difensore non è mai semplice, perché fai nove interventi giusti e ne sbagli uno oppure capita l’episodio in cui l’attaccante è bravo e vieni messo sotto accusa ingiustamente. Secondo me devono essere più evidenziate le nove volte in cui è stato molto bravo a fare delle grandi chiusure come sa fare che un episodio sfortunato che può capitare”.

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