• #Spiegatobene da Carlo Zampa: “Di Francesco ha riportato la romanità dentro alla squadra”

    Redazione RN
    15/03/2018 - 9:05

    #Spiegatobene da Carlo Zampa: “Di Francesco ha riportato la romanità dentro alla squadra”

    SPIEGATOBENE DA CARLO ZAMPA – Analizzare, approfondire, sviscerare, insomma… spiegare bene. È questo l’intento della rubrica di Romanews.eu che vi offre una nuova chiave di lettura per capire a fondo l’argomento del giorno in casa Roma. Lo faremo attraverso l’opinione di un personaggio illustre, del mondo del calcio e non. Oggi è il turno di Carlo Zampa, telecronista di Mediaset Premium di fede giallorossa.

    ROMA AI QUARTI DI CHAMPIONS – “La Roma ai quarti di Champions League è un risultato meritato e anche inaspettato. Se a Settembre mi avessero detto che la Roma sarebbe andata ai quarti di finale non ci avrei mai creduto perché era una squadra rinnovata e se vogliamo indebolita, per i giocatori che erano andati via. C’era un allenatore nuovo che aveva bisogno di plasmare la squadra e poi naturalmente un girone di ferro con Chelsea e Atletico Madrid. Un risultato inaspettato e sicuramente meritato. Sono contento per Di Francesco perché ha riportato uno spirito di romanità dentro la squadra e dentro l’ambiente Roma. Lui anche se non è romano, ma secondo me è romano d’adozione, perchè è attaccatissimo alla Roma ed è uno dei tecnici più preparati in assoluto. Senza interessi personali, unanismi mentali nel rapporto con la stampa e con la gente, senza prendere in giro nessuno ha riportato lo spirito romano nella squadra. È sempre stato onesto e questo fa parte del suo personaggio, del suo essere sempre schietto, sincero, vero e leale”.

    VITTORIA DI SQUADRA – “Dzeko è l’uomo simbolo della qualificazione per il gol che ha fatto, merito anche dell’ottimo assist di Strootman. Però è stata una vittoria di squadra e questa è una cosa importante. Poi naturalmente emergono le individualità e Dzeko è sicuramente un giocatore importante di questa Roma. Menomale che ha deciso di rimanere perché era stato di fatto venduto. Per quello che so io è rimasto anche su consiglio della moglie e per volontà sua personale. Sicuramente per lui è una soddisfazione ottenere la qualificazione ai quarti, è la prima volta che gli succede”.

    EMOZIONE SUL GOL DZEKO – “Le emozioni sul gol sono state enormi perché hai sbloccato il risultato e sei andato sul’1-0, quindi in quel momento avevi guadagnato la qualificazione, ma mancava ancora troppo tempo alla fine della partita. Stai sempre con il timore che basta un episodio per cambiare la partita, visto anche quello che è successo nell’ultimo minuto: una palla persa e poi il giocatore dello Shakhtar non ci è arrivato per un soffio. Sarebbe stata una beffa, avremmo buttato al vento una qualificazione in una gara dove lo Shakhtar non aveva mai tirato in porta e la Roma aveva meritato la vittoria e il passaggio del turno. Sono state emozioni forti e ovviamente la gioia al fischio finale nel vedere la Roma ai quarti e la soddisfazione della gente, con una soddisfazione importante in questa stagione per loro”.

    DE ROSSI CAPITANO VERO – “De Rossi ieri è stato straordinario, ha fatto una grandissima partita e quando c’è lui in campo si vede. Malgrado lui venga criticato da gente ignorante, nel senso che ignora e non sa di calcio o per qualche motivo ce l’ha con lui. De Rossi è stato uno degli artefici e dei simboli del passaggio ai quarti. L’immagine più bella sul gol è stata quando lui è andato ad abbracciare Alisson che stava esultando da solo. Daniele da capitano ha voluto in qualche modo condividere con il portiere, che stava solo, questa grandissima gioia. Lui può ancora dare alla Roma, adesso ci sarà ancora un altro anno e poi non so cosa succederà, ma comunque per me Daniele è un simbolo. Dopo l’uscita di scena di Francesco, lui ne ha preso l’eredità, il testimone e lo scettro. Nessuno meglio di De Rossi può essere il capitano della Roma dopo che purtroppo è uscito di scena Francesco Totti”.

    PROBLEMA TECNICO AUDIO TELECRONACA – “Io non mi ero accorto di nulla, mi ha avvertito mia moglie tramite whatsapp. Il problema era a Milano, è saltato tutto dopo il 15′ e menomale che almeno il gol sono riuscito a darlo. È stato veramente frustrante per me star lì e cercare di fare una cronaca, ma praticamente parlarsi addosso con la tensione del momento. Ci sono stati problemi tecnici purtroppo, questo è quanto mi ha direttamente comunicato Mediaset. Ha privato tutti gli abbonati di Premium di seguire l’ultima mezz’ora con la mia cronaca”.

    Riccardo Casoli

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    1. A Zampa, ma sei pure tu sul libro paga di De Rossi? La “gente ignorante” che critica De Rossi di calcio ci capisce eccome, ecco perché si chiede come faccia ancora a giocare e a guadagnare 3 milioni l’anno. Poi che ogni tanto giochi bene una partita ci sta pure, è la statistica.

    2. Zampa hai ragione, semo stati tutti ignoranti a criticarlo quando ci ha fatto perdere punti a Genova… dimenticavo che lui puo permettersi qualunque comportamento e se qualcuno osa criticarlo è daaa lazio -.-
      che mentalità da Cesaroni…

      1. Vacci tu, che magari hai a malapena la terza elementare. De Rossi è il capitano giusto per te. E ascolta tutte le radio, mi raccomando.

    3. Il problema di De Rossi è che parla molto bene ma gioca molto male. Le dichiarazioni sono encomiabili, poi in campo non si può vedere. Ma poi basta che qui a Roma uno elogia la romanità, si atteggia a gladiatore e ecco che nasce la leggenda. De Rossi è un mezzo giocatore da 4 anni a questa parte, contributo minimo e ingaggio da squadra inglese. Poi se avete il prosciutto davanti agli occhi fate come volete..

    4. Carlo Zampa, siamo coetanei, ma se ami la Roma falla finita su questa “romanità” in questi anni ha solo portato problemi, è diventato un “feticcio” che ha fatto perdere di vista gli obiettivi veri, è diventato più importante la “quantità” dei romani in campo che vincere qualcosa, ci siamo trascinati un capitano che aveva solo obiettivi personali e non di squadra, abbiamo fatto il record dei piazzamenti di onore, è mancato sempre quel “quid” quello scatto finale per arrivare a vincere, è sempre per colpa di questa “romanità”, che non è un valore aggiunto ma solo un “peso” che non ha riscontri in altri club dove non si guarda la nazionalità sul passaporto o il luogo dove si è nati, ma vanno alla sostanza dei fatti.
      E poi guardati intorno, guarda Roma oltre la squadra, guarda la città….sei fiero della “romanità” espressa nella vita di tutti i giorni? La città è in decadenza in declino e i “romani” che fanno per evitare questo scivolare sempre più in basso? Nulla. Lo stesso accade quando si insiste sulla “romanità” nella Roma calcio, diventa una scusa per giustificare i mancati obiettivi e questa sensazione si spande nello spogliatoio e anche grandi campioni che arrivano da altre realtà vincenti si…”adeguano” e ad un certo punto della stagione”mollano”. Ci hai mai pensato caro Carlo? Per vincere ci vuole un cambio di mentalità altrimenti saremo solo le madamigelle d’onore nell’assistere alle vittorie altrui come è accaduto in questi anni. Questa romanità è come quei brutti souvenir che si trovano sulle bancarelle nel centro storico paccottaglia per turisti gonzi, una cartolina triste di un mondo decaduto

    5. Tra i “commentatori tifosi” che ho avuto modo di vedere su YT, Zampa è -senza il minimo dubbio- il più obiettivo e il più professionale (per quanto lo possa essere una figura di questo tipo).
      Andatevi a sentire le telecronache di De Angelis, specialmente quelle dei derby persi dai caciottari, poi venite a criticare Zampa.

      1. Ammazza, se Zampa è professionale allora io sono babbo natale. Siamo diìventati famosi come squadra in giro per il mondo per le sue urla beduine, manco fossimo il Botafogo o una squadra africana. Ma per favore, vedetevi la partita con il mute che è la cosa migliore.

        1. Tu leggi solo ciò che ti fa comodo, e commenti di conseguenza 🙂

          L’ambito è quello dei “commentatori tifosi”, è ovvio che il folklore faccia parte della categoria, ma in QUESTO ambito lo ripeto: vai a sentire De Angelis, Auriemma e altri, e poi fai un confronto su chi dia più informazioni su ciò che succede in campo, chi sia più obiettivo quando rivede i replay (contrari o favorevoli), chi sia meno “regazzino” rispetto agli altri (quello che ogni volta che si riferisce alla Roma la chiama “la seconda squadra della capitale”) ecc.

          Se lo fai vedrai che sarai d’accordo con me 😉

    6. Ammazza quanta cattiveria. Ma ve riuscite a godè qualcosa nella vita o state sempre co ‘sto stato di frustrazione perenne ?

    7. @marco: belluine, si dice urla belluine, nel senso che sono urla simili a quelle delle belve, degli animali; non “beduine”, aggettivo riferito a pastori nomadi della penisola arabica, non particolarmente noti per urlare. A parte l’opinione, personalissima, che Zampa sia bravissimo, forse mentre si guarda la partita con il mute come suggerisci tu si potrebbe, così, distrattamente, dare una scorsa pure a qualche libro. Che poi magari finisce che si scriva meno sui social, cosa che sto facedno anch’io ora, ma questa è un’altra storia.

    8. Be in effetti si è “ignoranti” se non si ha la sua «sapienza» ruffiana e idolatra nei confronti di qualcuno solo perchè “romano”. Per non parlare delle alte vette raggiunte come “microfonista tifoso” (ridicolo x un 60 enne ) e sguaiato. Una vera cancrena che andrebbe amputata e che è stata mortifera per le telecronache serie e professionali.

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