• Spalletti: “Se la Roma è solo Totti non vinceremo mai nulla”. Poi la provocazione: “Se lascia lui, lascio anche io” (FOTO, AUDIO e VIDEO)

    Redazione RN
    17/09/2016 - 2:50

    Spalletti: “Se la Roma è solo Totti non vinceremo mai nulla”. Poi la provocazione: “Se lascia lui, lascio anche io” (FOTO, AUDIO e VIDEO)

    NOTIZIE ROMA-FIORENTINA – Dopo l’amaro pareggio della Roma in casa del Viktoria Plzen, i giallorossi tornano in campo domenica contro la Fiorentina. Il tecnico Luciano Spalletti incontra i giornalisti presso la sala conferenze del centro tecnico sportivo Fulvio Bernardini per presentare il match.

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    LA CONFERENZA

    “Mario Rui, Rudiger e Nura indisponibili. Vermaelen, dopo Cagliari, ha avuto un fastidio. Poi è partito per la Nazionale allenandosi, ma nell’amichevole non ha giocato. Contro Cipro è stato usato con degli antinfiammatori perché avvertiva dolore e poi quando ha finito ha sentito dolore. Lo abbiamo tenuto fermo con la Samp senza dargli fastidio, poi lo abbiamo provato prima di Plzen ma avevamo dei dubbi. Anche domani lo si tiene fuori. Rudiger domani inizia il lavoro con la Primavera, vediamo se entro 20 giorni sarà in grado di allenarsi in maniera più vera per farlo tornare”.

    Arriva la Fiorentina, primo big match del campionato. L’anno scorso l’ha elogiata più volte, oggi le chiedo qual è la loro qualità maggiore?
    “Sono rimasti gli stessi, sono forti e hanno un tecnico stimato in una piazza non facile. Questo significa che ha delle conoscenze importanti del calcio. Loro giocano un buon calcio fatto di possesso palla, fatto di palle gol per vincere. Si alzano molto e un po’ soffrono la fase difensiva. Se la squadra ha un principio di giocare bene a pallone si scopre sempre. Sul fatto che sia un big match è così, ci sarà un’atmosfera particolare, ma anche le insidie delle altre squadre affrontate non sono state da meno. Ieri ho visto la Samp contro il Milan e ha fatto una bellissima partita, è una squadra giovane e costruita ora. Anche lì vedo delle insidie. E’ un campionato livellato, dove devi essere bravo a far vedere se c’è una differenza. La Fiorentina è una delle candidate per la zona alta della classifica, se ne trarrà una difficoltà maggiore. Dobbiamo cercare equilibrio nella prestazione”.

    Roma poco efficace nell’ultimo passaggio. Problema tattico o mentale?
    “Le partite le vedo sempre. A Plzen la squadra ha avuto la stessa difficoltà nel non riuscire a essere continua nel comandare la partita. Delle giocate e delle fasi in cui ha fatto le cose giuste ci sono stati, anche più di quelli che credevo. Poi è vero, andiamo sotto la linea in cui dovremo scendere. Non si riesce a riempire la partita individualmente. La cosa fondamentale è l’essere più precisi nella semplicità, non troviamo passaggi facili che ci concedano di essere quelli che gestiscono la situazione. Probabilmente perché ai nostri calciatori sembra facile, ma invece quella è la chiave. L’anno scorso ce l’avevamo, oggi non ce la siamo portata dietro”.

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    Salah è l’ex del match. Come vive la vigilia? Riempie la partita?
    “Lui vive tutto allo stesso modo, è una persona perfetta. Ha sempre il sorriso sulle labbra. A volte fa finta di non capire, poi gli parlo in fiorentino e si gira di scatto. E’ rimasto attaccato a quella piazza ma vuole bene alla Roma, non ho dubbi che metterà a disposizione la sua qualità. Lui riempie le partite perché attacca sempre la linea difensiva, esce da delle situazioni che non ti aspetti e lo fa da solo, quindi non gli dai neanche troppe indicazioni. E’ bravo ad andare dietro la linea difensiva. Iturbe, ad esempio, ha bisogno di maggiori indicazioni. Salah ha più estrosità, ha più talento nel fare le cose e va lasciato un po’ libero. Nel suo riempimento dovrebbe lottare per qualche pallone in più. Quando gli viene data palla addosso e il suo avversario gli è alle costole di solito riesce a liberarsi, ma quando perde il contrasto deve migliorare. Lì come anche sugli anticipi di testa. Ma è affidabile”.

    Per lei Roma è ancora l’ambiente ideale per lavorare?
    “Stessa idea. Io mi deformerò a fine anno, se devo farlo. La squadra è forte, credo nei giocatori, continuerò a seminare. Quando si segna bene poi nasce sempre qualcosa. Ho rimandato Iturbe, ma non l’ho buttato. Questa è la rosa che ho voluto e mi soddisfa. Non mi deformo, è l’ambiente ideale. Poi va fatto nascere l’entusiasmo in chi ti supporta. I giocatori, nonostante abbiano testa, se giocano con il giusto entusiasmo danno qualcosina in più. Vivere nel dubbio e nelle tensioni diventa più difficile. Lì serve più personalità e più carattere nella gestione. Qualcuno lo sa, ma non riesce a opporsi nella maniera corretta. Le tensioni ci sono, e bisogna vincere perché l’imposizione è quella. Si deve lavorare nella maniera corretta, percorrendo una strada che lasci dei paletti. Ci deve essere un modo di fare che determini il futuro”.

    La difesa ha presentato veri e propri errori individuali. I giocatori ti seguono?
    “Abbiamo preso qualche gol di troppo, ma ne abbiamo fatti tanti. Bisogna lavorare per il gol. La difesa ha un’importanza effettiva nell’economia del gioco di squadra. Se guardo a Gerson devo valutarlo relativamente perché ha giocato poco, ma non è al meglio. Ci aveva fatto vedere qualcosa di più. Il momento che stiamo attraversando lo porta più a commettere la banalità piuttosto che la scelta importante. Questo riguarda anche altri episodi. Quando si parla di testa si deve riconoscere il lavoro giusto e i pensieri giusti, uniti alla fiducia nel futuro. Il picchettare il futuro sotto certi aspetti. Questo è anche il mio lavoro. Deve essere una costante di tutti quelli che lavorano nella Roma. Serve tranquillità ai giocatori che hanno commesso banalità”.

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    Juan Jesus soffre giocando anche a sinistra?
    “Secondo me no. E’ veloce e ha piede. Non ha grandissime qualità di scelta, ma ha piede. Se poi deve mettere un filtrante avanti è un altro discorso. Sul vantaggio che ha sugli avversari invece è fortissimo, anche in fase di marcatura in area di rigore”.

    Ha invitato il suo presidente al ristorante?
    “Pallotta se li sceglie da solo i ristoranti”.

    Darà un’impostazione diversa all’attacco con Dzeko?
    “Non dobbiamo dividere la squadra. Io penso alla formazione dell’anno scorso perché ha dato dei profitti alla Roma. Poi la penso anche con Dzeko dentro, e la squadra ha bisogno della sua sostanza fisica. Con lui la Roma diventa più possente, ha altre scelte e altre soluzioni. Ti dà la fisicità che tutti ricercano nel calcio. Se l’ho lasciato fuori col Plzen è per averlo fresco contro la Fiorentina. Anche Salah e El Shaarawy hanno fatto bene in altre occasioni. Io devo infondere fiducia in quello che sto facendo, piantando fiducia. Sono convinto che qualcosa nascerà e su quello si può costruire anche il resto. Dobbiamo solo trovare un equilibrio di sostanza, senza subire o creare alti e bassi dove non riusciamo a essere una squadra forte, che può ambire a dei risultati importanti. Questo si fa tramite la semplicità, da lì poi si creano le possibilità”.

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    Manca la continuità. Perché si perde la concentrazione?
    “Abbiamo fatto bene a lunghi tratti col Plzen, poi abbiamo avuto un calo. Abbiamo fatto malissimo nel primo tempo con la Samp, bene nella ripresa. Ripeto, serve possesso palla semplice senza dare contributo visibile. Diamolo invisibile, ma che però fa la sufficienza dei voti di tutti”.

    Alisson giocherà nelle coppe?
    “Ho due giocatori, vedo chi gioca di volta in volta. Poi ci sono dei momenti in cui puoi cambiare, come a Plzen. Ma le intenzioni sono sempre quelle di andare a trovare riferimenti. Poi traggo le mie conclusioni. Per me sarà sempre uguale. Noi abbiamo avuto un momento difficile uscendo dalla Champions, un passaggio a vuoto”.

    Sia con la Samp che col Plzen Totti ha cambiato la partita. Vederlo titolare è improbabile?
    “E’ possibile vederlo anche dal primo minuto. Ha fatto bene il suo lavoro. Questo non vuol dire che avvenga da subito a Firenze”.

    Rosa più competitiva rispetto all’anno scorso?
    “Sì. Mi piace di più. Non mi deformo”.

    E’ cambiata la sua gestione di Totti rispetto all’anno scorso?
    Ho sempre la stessa idea su di lui. Purtroppo Francesco viene usato in maniera sbagliata, lo avverte anche lui involontariamente. Io non voglio togliergli niente. Io sono arrivato, gli ho parlato chiaramente e poi si è partiti per un decorso. La squadra ha cominciato a far bene, lui tornava da un infortunio. Poi ho continuato nella ricerca di altri riferimenti. A voi interessa solo di Totti. Lo usate per spaccare la Roma. Non sento parlar bene di nulla, società o ambiente. Ci sarà una cosa che vi va bene nella Roma? Pallotta s’è dato da fare investendo su cose solide che rimarranno al di là dei giocatori. Vogliamo scriverlo che han fatto bene in qualcosa? Poi va gestito, certo, ma lui deve aiutarmi a far crescere altri calciatori importanti. Deve diffondere il suo modo di intendere il calcio. Lui ci ha dato un contributo fondamentale lo scorso anno, come quello attuale. Ma l’anno scorso la Champions l’hanno presa anche i suoi compagni. Io posso o devo far vedere che vado in una direzione, ma il fine può essere diverso dalla ricerca che devo far vedere. Francesco è straordinario, ma la Roma non vincerà niente se si è solo Francesco. Lui ha vinto tante cose ma non da solo, da soli non basta. Non va mischiata la passione degli sportivi. Loro è giusto che facciano quello che vogliono, abbiamo il dovere di tirargli dentro l’entusiasmo di partecipazione con i nostri comportamenti. Devono essere evidenti le nostre ricerche. Ma la Roma deve essere anche altre cose, ne parlavo con lui stamani a colazione, prima di allenarsi, dato che dopo sarebbe andato ai funerali della zia. Io non ho niente contro Francesco, anzi. Ho iniziato da quest’anno, dalla prima intervista, a dire che non sarà la sua ultima stagione. ì. Lo dice il campo se sarà o no, voi mi volete attribuire una responsabilità che non ho. Gli posso anche dire che io continuo a fare l’allenatore della Roma se c’è lui, se lui smette smetto anche io. Io ho il contratto solo per quest’anno e bisogna smetta se non faccio risultati come tutti in questo mondo qui. Se io non faccio vittorie devo smettere perché devo fare un altro lavoro. Potrei dirvi ‘Io continuo a far l’allenatore della Roma se c’è Totti allenatore’. Lei come mi risponde?”.

    Giornalista: “Lascio a lei la risposta.”

    Spalletti: “Lei vuole farmi prendere una posizion drastica. Nessuno ha riconosciuto i meriti della squadra, si sono dati meriti solo a Totti. Poi il record di punti in un girone di ritorno della Roma lo ha determinato la squadra. Se Totti il prossimo anno continua a giocare io sarò l’allenatore della Roma, in caso contrario non lo sarò più”.

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    (FINE)

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    1. basta co’ ‘sto totti e tutte ‘ste chiacchiere.
      Andate via !
      Meglio Di Francesco con un manipolo di giovani
      Almeno ci divertiamo.

      1. perchè questa gestione societaria ha svuotato la squadra di tutto l’amore. Totti è l’unica cosa che è rimasta. Senza totti questa squadra non rappresenta più roma.

        1. La società Ha svuotato la squadra di tutto l’amore?
          Mi provi a spiegare come ha fatto?
          O Cosa voglia dire questa frase???

        2. 1° è del tutto assente nei media, specie quando si tratta di difendere la squadra da attacchi esterni 2° non è in grado di fare scelte di cuore (es la gestione totti non doveva essere demandata a quel piccolo uomo di spalletti, che lo odia ma non ne può fare a meno) 3° Il rispetto della storia, troppe volte hanno calpestato chi c’era prima di loro. 4°nessuna identificazione con roma città (Attuale, no colosseo gladiatori lupi..) 5° hanno letteralmente allontanato la gente dallo stadio. Avessero mai fatto iniziative come partite a 5€ pur di riempire lo stadio…. potrei continuare a lungo ma solo gli stolti, arrivati a questopunto, ancora non vedono la realtà e cioè che l’attuale proprietà è solo un fondo di gestione per un business che speriamo non decolli (visto tra l’altro che lo stadio NON sarà di proprietà). La gestione tecnica della squadra è solo una fastidiosa voce dei costi di costruzione del quartiere.

    2. Signori spalletti e’ un grande allenatore lo conosco personalmente avendolo avuto come mister ad empoli (io ero con la primavera) e’ uno che in italia dopo capello batte tutti perche cura molto i dettagli dei calciatori, e’ uno che ti stimola molto, e ci mette passione nel suo lavoro arriva in campo mezzora prima degli altri, ma lui secondo me non ha la rosa giusta per fare il suo gioco gli manca il pizzarro della situazione, un centrale difensivo che sappia impostare gioco ce vermalen ma sta sempre male, ma fidatevi lucianone e’ un grande del calcio…

      1. dopo capello batte tutti ?????? ma per favore hai dimenticato (Lippi,Ancelotti,Conte…..)io vivo a Parigi e posso dire che qui in giro nessuno lo conosce invece gli altri si.ci serviva conte alla Roma non sto mezzo allenatore. enzo

    3. Quest altr anno avremo tanta gente in meno allo stadio….. Perché smetterà totti…… La Roma la tifano in pochi……. Penso che saremo io marks Massimiliano giov miisiak,se vole veni’ manenti è ben accetto……semo noi rega…..L altri stanno tutti all eur a canta’ c’è solo un capitano….. Quanto me mancherà la curva è quanto mancherà alla squadra che ha fatto il record di imbattibilita in serie a…… Ah no,… È vero, la curva non c’è da un anno……. Oooopsssss!!!!! Sempre a sostegno della Roma sempre e comunque forza Roma !!!!

    4. Non so cosa darei per interloquire con i giornalisti presenti alle conferenze stampa della Roma. Domande edulcorate, timide, compiacenti, divaganti. Fuffa e fumosità a gogo (la “personalità”, il modulo, i minuti di Totti, gli errori che hanno visto tutti ecc.) e mai, dico MAI un affondo chiaro sui soldi messi a disposizione per il mercato, la formazione base ogni volta demolita, le cessioni importanti, gli acquisti last minute e al ribasso (Vermaelen infortunato cronico), i colpi mancati (niente nuovo regista e neppure il sostituto di Vainqueur!) e i giovani (Politano, Caprari) abbandonati, il ritiro burletta di una sola settimana (il Napoli ne ha fatte tre), la preparazione carente (corrono sempre di più gli altri), il rassegnato disinteresse del pubblico (polemica della sud a parte)…

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