Spalletti: ´Ma quali dossier, **inopportune le parole di Marino´

24/01/2009 - 0:00

 
La conferenza stampa integrale di Luciano Spalletti alla vigilia di Napoli-Roma.
 
Avete smaltito la delusione della sconfitta con l’Inter in Coppa Italia? Con che spirito la Roma va a Napoli?
“Ci sono delle situazioni in cui il nostro lavoro diventa più difficile, perchè io ho voluto evidenziare lo spessore della prestazione dei miei ragazzi. Abbiamo fatto una grande partita e abbiamo visto sfuggire il risultato per un episodio che non è dipeso da noi. L’amarezza è ancora maggiore perchè la sconfitta non è arrivata per un gesto tecnico ma per una decisione. Abbiamo visto svanire un obiettivo importante della nostra stagione. Ci tenevamo a mettere quella stella sulla maglia che sarebbe rimasta per sempre, anche nel cuore dei tifosi. Dobbiamo renderci conto che l’arbitro è una variabile che non dipende da noi”.
Si parla molto di un dossier preparato dalla Roma. Ieri Marino del Napoli ha detto che gli sembra strano che Spalletti si lamenti degli arbitri.
“Prima di tutto non so nulla di questi dossier di cui si parla, per me non c’è niente di vero. Per cui ritengo inopportune le dichiarazioni di Marino, andando a valutare quelli che sono i nostri comportamenti. Noi non dobbiamo farlo assolutamente con gli altri. Anche se a cose di questo tipo ci deve pensare la società”.
E’ possibile vedere Totti in campo dall’inizio, magari con Baptista e Vucinic vicino.
“Penso che domani possano giocare tutti. Qualcuno avrà bisogno di altro allenamento per essere al top. Ruoteranno tutti, ma alla formazione di domani ci devo ancora pensare”.
Temete l’impatto ambientale del San Paolo? In che modo è stata studiata la decisione di andare a Napoli in treno?
“La scelta del treno è corretta. In treno si sta comodi e si ha la possibilità di arrivare in poco tempo. Non ci sono rischi di ingorghi e ritardi clamorosi. Quello che temo non è l’ambiente napoletano ma è la bontà della squadra di Reja, che ha fatto un grande lavoro in questi anni. Ha messo in evidenza tanti giovani interessanti. Poi è chiaro che in casa sanno dare qualcosa in più perchè hanno un pubblico che può trasmettere adrenalina a chi è in campo”.
Chi parte in vantaggio?
“Non c’è mai nessun vantaggio quando giochi gare di questo livello”.
Totti quanto ha nelle gambe?
“E’ a disposizione”.
Cassetti non si è allenato.
“No, si è allenato. Ha fatto la prima parte atletica da solo, poi è venuto a giocare e lo ha fatto al centro della difesa”.
Può spiegare meglio perchè ha definito “inopportune” le parole di Marino?
“Prima di parlare bisogna verificare la veridicità delle nostre lamentele. Noi non abbiamo preparato nessun dossier, per cui sono dichiarazioni inopportune. Marino è un grandissimo direttore, ma non vedo perchè ci debba addossare delle responsabilità che non abbiamo”.
Quanto sono cambiate le due squadre rispetto alla partita d’andata?
“Il Napoli è lo stesso. Ha grandissima qualità davanti perchè c’è questo Lavezzi che è bravissimo a fare la seconda punta. La squadra di Reja ha una forza ben definita in Blasi, Gargano e Pazienza, che compongono lo zoccolo duro del centrocampo. Dietro con la linea a cinque riesce ad avere una copertura completa della fase difensiva. E soprattutto hanno grande corsa. Squadra forte”.
Lei è d’accordo con la società di non fare dossier o proteste ufficiali?
“Io sono sempre d’accordo con la società. Il club può dire tutto quello che gli sembra corretto e io mi adeguo”.

Emerge la rabbia della squadra per spiccare il volo?“Il campionato è lungo. Siamo in una posizione molto difficile per raggiungere l’obiettivo. Sono partite delicate, ma bisogna rafforzare lo sviluppo dello scorrimento della partita di Milano dove abbiamo fatto una grande gara. Bisogna mantenere il ricordo della gara fatta”.Un motivo per non far giocare il tridente?“Mi rimane facile. Il motivo è che i giocatori sono bravi e tutti posso dare un contributo alla classifica e al livello di crescita della squadra come nella seconda parte di questa stagione, e perciò vanno presi in considerazione tutti”.Ma i tre lì davanti sembrano stare molto bene e scalpitano.“Menez dice che può giocare e sta benissimo, Perrotta che ha fatto vedere le sue qualità se si butta negli spazi, Taddei è tornato ai livelli che aspettavamo, Aquilani è a disposizione dopo tanto tempo, Brighi è sugli stessi livelli di sempre. Pizarro può fare tutte e due, il mediano e il trequartista”.Non le sembra che dopo la bufera di Calciopoli non sia stato atto ancora molto?“L’ho spiegato abbastanza bene mi sembra. Meglio non tornarci sopra”.Perrotta non si era allenato ieri, oggi in campo. È recuperato?“Quelli convocati sono tutti recuperati e a disposizione. Anche Doni è a disposizione”.Le parole di Marino potrebbero essere atte a tutelare la propria squadra da compensazioni? “Sarebbe bruttissimo se si pensasse che gli arbitri operano questa compensazione. Il discorso va a morire da solo. Marino è un grande dirigente e Moranti è un direttore di grande personalità”.Napoli, Palermo e Genoa. Ciclo della svolta?“Sì, anche se poi rimangono molte partite questo è il momento di rimanere attaccati a questo carro. Davanti abbiamo tre squadre che fanno un buon calcio, di conseguenza anche se rimanesse davanti un numero di partite che possa rendere possibile quello che sotto l’aspetto delle qualità dell’entusiasmo perderebbe la squadra sarebbe difficile da riconquistare sotto l’aspetto dei risultati”.A Napoli migliaia di fischietti per distrarvi. Funzioneranno?“Noi sappiamo quello che dobbiamo fare, dove dobbiamo arrivare. Molte cose vanno dette all’interno dello spogliatoio e non possiamo renderle pubbliche. I ragazzi sanno cosa adoperare e cosa riuscire a tenere da parte, sanno l’autorità da esibire in contesti del genere, perché c’è da fare risultato ed evidenziare personalità. Sere evidenziare personalità e esserci nei momenti importanti”.Può andare bene un pareggio?“Questo è un ragionamento che non si fa. Se lei fosse un allenatore e alla squadra dicesse ‘Oggi pareggiamo’ sicuramente ci sarebbe la reazione di molti calciatori perché è un modo sbagliato di infondere sicurezza a una mentalità vincente evidenziando mancanza di fiducia nei calciatori se si va a limitarli sul massimo obiettivo da raggiungere”.Allora diciamo: ‘Cerchiamo di vincere ma un pari non è da buttare’…“Il pari è una conseguenza di una mancata vittoria come ricerca e allora va bene”.Un supporto tecnico per alcuni particolari episodi e aiutare l’arbitro, è d’accordo?“Non lo so. Ci sono Uefa e Fifa che fanno la differenza sui sistemi da adottare. Visti gli studi approfonditi che cercano di apportare affinché diminuiscano gli errori…Io non posso suggerire niente, loro sono più competenti di me”.Grande amarezza lo scorso anno potrebbe essersi trasformata in rassegnazione.“Penso di no, saremmo troppo deboli se ci lasciassimo determinare intenzioni e professionalità dagli altri. Che ci sia sempre la possibilità di annullare chi ti viene a mettere il bastone tra le ruote. Migliorare sempre nonostante le qualità esibite”.
 
(fine)
 
 
(testo a cura di Glorialanza e Pinci)
 
                                                                                                                                                    

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...