Spadafora: “Alla Figc non piace il protocollo? Lo hanno proposto loro. Qualche presidente ha fatto il furbetto”

SPADAFORA INTERVISTA RIPRESA CAMPIONATO – Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport, è stato intervistato all’interno del programma Stasera Italia in onda su Rete 4. Ecco le sue parole sulla ripartenza del campionato e sui nodi ancora da sciogliere per far si che possa essere messa in atto: “Il tema è che lunedì dovevano riprendere anche gli allenamenti di calcio sulla base di un protocollo che non ho deciso io ma che un mese fa mi hanno proposto la Figc e la Lega. Oggi con mia sorpresa capiamo che la Lega dice che ha difficoltà ad attuare il protocollo proposto da loro stessi. Soprattutto rispetto al fatto che le squadre dovrebbero andare in auto isolamento. Ma ripeto che non è una cosa che abbiamo scelto noi o il comitato tecnico scientifico. Oggi si rendono conto che le squadre non hanno le strutture per potersi auto isolare. La notizia che possiamo dare è che questo è stato proposto da loro e se non hanno le possibilità per attuarlo possiamo discuterne. Da lunedì riparte tutto lo sport e gli atleti potranno allenarsi distanziati quindi se la Figc ritiene che non ci siano le condizioni, contrariamente a quello che avevano detto, si adattino alle regole che hanno attuato gli altri. Ad esempio i calciatori potrebbero tornare a casa dopo l’allenamento. L’imperativo è che si rispettino le regole base, e ieri un presidente furbetto ha fatto allenare tutta la squadra insieme…Noi diamo massima disponibilità e ne possiamo discutere purchè partano gli allenamenti e si rispettino le regole”. Spadafora ha poi concluso sull’ipotesi di quarantena forzata in caso di positività di un calciatore: “Vedremo nei prossimi 10 giorni, dal 18 maggio ci sarà la riapertura vera. Se la curva dei contagi lo consentirà saremo disposti anche a rivedere la regola della quarantena obbligata in caso di un calciatore positivo”.