Soros, no alle aste ** Ma Follieri non molla
DallAmerica il messaggio giunge chiaro: Soros non è disposto a partecipare ad aste per acquisire il pacchetto di maggioranza di A.S. Roma. I contatti tra i legali della famiglia Sensi ed i rappresentati del magnate di origini ungheresi proseguono. Nellarco della prossima settimana è probabile larrivo a Roma di un paio di emissari della Inner Circle Sports, ai quali si affiancherebbe l’avvocato Joseph Tacopina, legale di Soros. Gli advisor del filantropo, per dare gas alla trattativa, attendono una una carta scritta, dunque, mossa definitiva degli attuali proprietari della A.S. Roma. I quali, a breve, dovranno aggiornare il Piano di Risanamento di Italpetroli, per evitare che il Gruppo fallisca.
L’anti-Soros è rappresentato dalla figura di Raffaello Follieri, trentenne foggiano, amministratore di ben quattro fondi dinvestimento in America, gestiti direttamente, nei quali circolano otto miliardi di euro. Vuole la A.S. Roma. Nella giornata di oggi, dal suo studio newyorkese avrebbe ascoltato anche alcune trasmissioni radiofoniche della Capitale, per tastare il polso della calda ed esigente piazza capitolina. Limprenditore dovrebbe sbarcare personalmente a Roma durante la prossima settimana, ma già nella giornata di domani, venerdì, un suo emissario potrebbe formalizzare unofferta molto importante ai Sensi. La proposta si tradurrebbe in una cifra elevatissima, con la quale verrebbe coperto il debito di Italpetroli, probabilmente rilevato a tutti gli effetti il Centro Sportivo di Trigoria e svolto un calciomercato di livello, con l’acquisizione tre o quattro giocatori di spessore.
Ma la vera dissonanza fra Soros e Follieri starebbe nellorganizzazione dirigenziale. Una volta avuto tra le mani il pacchetto di maggioranza di A.S. Roma, infatti, Soros posizionerebbe i suoi uomini di fiducia nella stanza dei bottoni di Trigoria; Follieri, al contrario, avrebbe l’intenzione di lasciare gli attuali manager al loro posto e Spalletti sulla panchina. Il sogno dellimprenditore pugliese sarebbe rendere Franco Sensi il presidente onorario della società giallorossa, ritagliandosi per sé il ruolo di curatore dellimmagine, soprattutto internazionale, del club stesso.
Fra i partner di Follieri figura John Joseph Fisher, a marzo scorso dato per possibile compratore di A.S. Roma. Fisher, re del casual e proprietario dei marchi Gap e Banana Republic, avrebbe un debole per Francesco Totti a tal punto da volerlo conoscere di persona.
Allo stato attuale, lo sprint per arrivare allacquisizione della A.S. Roma vede ancora in testa George Soros che, numeri alla mano avrebbe già investito sei milioni di euro per effettuare la due diligence sui conti di Trigoria. Alle spalle del magnate si è accodato da poco limprenditore pugliese, Follieri, forte anche della partnership con Fisher. Una cosa è certa, il traguardo è vicino e qualcuno arriverà primo. Sempre che i Sensi non rendano nulla la gara.
Benedetto Saccà