LEGGERI: ‘Ieri la Roma ha fatto schifo ed oggi va massacrata dialetticamente’

27/02/2012 - 15:35

(foto Getty Images)

SENTI CHI PARLA…ALLE RADIO – Un gol del solito Fabio Borini e basta. Questa è stata la Roma di ieri contro l’Atalanta. Poi tante polemiche per l’esclusione di De Rossi per qualche minuto di ritardo alla riunione tecnica pre-gara. Il terzo posto è diventato sempre più difficile da raggiungere e domenica c’è il derby. Tutti i commenti e le opinioni su questi temi sono raccolti nella rubrica di Romanews.eu, “Senti chi parla…alle radio”, uno spazio in cui la nostra Redazione raccoglie (il giorno successivo alle gare giocate dalla Roma) le voci di tifosi e speaker protagonisti dell’etere romano.

Leggi gli interventi:

Alessandro Doria a Centro Suono Sport: “Io faccio fatica a riconoscermi nella nuova Roma: fatico a riconoscermi nella dirigenza, nella presidenza che tra l’altro al momento non ricordo chi è… Ma è Pallotta? Ma dove sta? Ma che sta ancora sotto la piscina? Non riconosco più Roma: mi sembra di essere sparito per 70 anni e avere trovato tutto diverso”.

Paolo Marcacci a Centro Suono Sport: “La dirigenza della Roma come ha realmente preso questa decisione di Luis Enrique? Direi che ieri la faccia di Baldini era abbastanza imbarazzata. La colpa è solo di Luis Enrique, o anche di chi latita e ha frazionato il potere?”.

Iacopo Savelli a Rete Sport: “Non credo che Luis Enrique abbia una gestione militaresca della squadra. Non ci sono regole severe e la squadra ha molta libertà, basta pensare all’annullamento dei ritiri. Credo anche che fosse pienamente consapevole di quello che avrebbe significato l’assenza di De Rossi: ha voluto fare capire che comportamenti del genere danneggiano tutto il gruppo e che tutti devono remare nella stessa direzione”.

Max Leggeri a Radio Manà Manà Sport 24: “Io capisco che i giocatori potessero essere frastornati per la questione De Rossi, ma non sono giustificati. Ieri la Roma ha fatto schifo ed oggi va massacrata dialetticamente se vogliamo crescere”.

Max Tonetto a Tele Radio Stereo: “La decisione di escludere De Rossi? In tutti gli anni che ho fatto di carriera non ho mai visto una scelta del genere e non la avrei mai sostenuta. Mi sembra davvero un fatto troppo futile e non può essere associato ad un episodio come quello che aveva riguardato Osvaldo”.

Sandro Nini a Radio ERRE2: “Troppo brutta la Roma di ieri che trovo quasi impossibile crederci. Però questa è la settimana del derby e questa trasmissione preferisce fare un passo indietro rispetto a tutti coloro che sputeranno veleno sulla nostra squadra. Non voglio credere che l’esclusione di De Rossi sia stata per un ritardo di qualche minuto alla riunione tecnica. Mi sembra una sciocchezza. Io fossi Daniele parlerei e direi tutto. Sarebbe meglio per lui e per la Roma”

Tony Damascelli a Radio Radio: “Luis Enrique ha ragione. La Roma ha vinto solo tre scudetti, come lui del resto. Sono alla pari.  Se venissero applicate le stesse leggi del ragazzo spagnolo sui ritardi per i dirigenti, dovrebbe esser punito anche Baldini perché è stato qualche settimana di troppo in Inghilterra. La cosa più ridicola è che si facciano gli esperimenti sulla pelle dei tifosi e di una squadra che non è reduce da dieci campionati all’ottavo posto. Sono venuti a darci lezioni, parlano di gioco innovativo, ma cos’è il gioco innovativo nel calcio? Le regole esistono da sempre, non sono venuti Baldini e gli americani a insegnarcele. Questo è prendere in giro la storia della Roma, ma le squadre di Liedholm, Spalletti, Zeman e Capello vivevano nell’anarchia? Non pensino, quelli della Roma, di acquisire autorevolezza con queste decisioni. Anzi, l’autorevolezza la si smarrisce in questo modo. Le anime candide che sono in questa società, i puri, i sepolcri imbiancati si rendano conto che stanno facendo del male alla Roma”.

Franco Melli a Radio Radio: “Ci si fa ormai al respirazione bocca a bocca a vicenda. La colpa è di Baldini che ha scelto questa sciagura. Una stagione può andar male, ma questa è una sciagura. Se la Roma non è in grado di giocare senza De Rossi e Totti, mi chiedo a cosa siano serviti undici giocatori nuovi in campagna acquisti. Dove si va a finire con Luigino? Ieri è stato umiliante vedere un allenatore come Colantuono che ordina ai suoi giocatori di non infierire. Ogni verticalizzazione dell’Atalanta era un gol, poteva finire 8-1. Ancora non ci rendiamo conto di quello che sta succedendo? Ma come si è ridotta la Roma?”

Luca Valdiserri a Rete Sport: “Luis Enrique ieri per la prima volta non ha fatto il bene della squadra. La legge non è uguale per tutti. È chiaro che le leggi vanno rispettate, ma se uccidi una persona in stato di pericolo puoi addirittura non essere condannato.  Il grande mistero di ieri è la tribuna di Kjaer, perché era in tribuna? Luis Enrique ha detto per scelta tecnica. Cosa ha fatto Kjaer? Ha combinato qualcosa? Perché su di lui non ci dicono la verità? Perché questa volta ha convocato 21 giocatori? Di solito ne porta 18″.

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “E’ una squadra fatta in casa come la pasta. Non ho mai visto una cosa meno professionale di quella vista ieri. Ci vuole un presidente, è una cosa casareccia”.

David Rossi a Tele Radio Stereo: “Luis Enrique ha fatto capire che De Rossi non era pronto mentalmente. Ma non è possibile che senza Totti e De Rossi non si possa giocare. La Roma ha dimostrato ieri di essere una squadra piccola. Il giocatore non è soltanto tecnica, ci vuole anche professionalità e personalità. Ieri Baldini, Sabatini e Luis Enrique si sono presi una grande responsabilità, hanno dimostrato che mancano ancora 4-5 grandi giocatori a questa Roma. Ha bisogno di una seconda ripassata come nel mercato scorso”.

Bersani a Tele Radio Stereo:  “Non chi abbia deciso di trasformare la Roma in un ente morale. Perché non si parla degli azionisti che ieri hanno visto gettare alle ortiche la possibilità di arrivare al 3° posto, era forse l’ultima chiamata e la Roma ha deciso di non sfruttarla e di punire se stessa. E’ giusto che gli avversari si accaniscano come ha fatto l’Atalanta, che  ha chiuso facendo il torello. E’ giusto che uno arbitro come Damato si accanisca e cacci Cassetti ed espella Osvaldo anziché Cigarini… ma d’altronde questa è una società che non parla degli arbitri… Questo continuo richiamo alle regole mi capire che non si ha in mano la situazione. Ma non mi riferisco a Luis Enrique, che ha il diritto di sbagliare ma deve esserci una società che gli impedisca di sbagliare”.

Nisii a ReteSport : “Mi sono stufato di sentir parlare di filosofia, ne ho sentito parlare al liceo e all’università, ma l’elucubrazione mentale applicata al calcio non significa niente. La filosofia lasciamola ad altri. Il derby non si può perdere ora. Io mi auguravo un ritiro di 4-5 giorni, invece c’è allenamento da domani pomeriggio”.

Galopeira a Centro Suono Sport: “Quattro minuti non è un ritardo. Luis Enrique è il colpevole, ma è il meno colpevole. Il primo colpevole è chi ha scelto il tecnico”.

 

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