Salah e Berardi, ali ‘spezzate’ pronte a prendersi l’Europa

SASSUOLO-ROMA, IL FACCIA A FACCIA – Ci sono volte in cui il talento, per quanto forte possa essere, va a disperdersi in prestazioni di basso livello, condite da errori banale e sprazzi di anonimato. Come spesso succede nel calcio, il calo di giocatori partiti con la marcia giusta può avvenire persino in corso d’opera, dopo uno sprint dalle belle, bellissime speranze. È il caso di Mohammed Salah, spentosi come una candela, ma anche quello di Domenico Berardi, altalenante come mai nel ruolino marcatori del Sassuolo.

MOHAMMED, MALEDETTO INFORTUNIO – I dati parlano chiaro: 5 gol in 11 partite prima dell’infortunio e zero reti in 7 match dopo la rottura parziale del legamento collaterale laterale della caviglia, fanno dell’egiziano un talento a metà. Capace di affascinare con medie gol incredibili la piazza prima viola, poi giallorossa, Salah sembra essersi calato in un pozzo senza fine di prestazioni al di sotto delle aspettative. Dal Napoli al Frosinone, il numero 11 giallorosso ha progressivamente perso il passo, il dribbling e anche la voglia di stupire. Senza Gervinho spetta a lui il trono da fuoriclasse in rosa. Peccato che, per ora, il regno sia vacante.

IL CALO DI FEDERICO, CON LA TESTA A TORINO – Alla ventiduesima giornata di Serie A, campionato attuale, Berardi conta 4 reti personali. Due stagioni fa erano 12, 6 l’anno scorso. Storia – e calo – di un giocatore giovane, sempre prolifico ma sempre più altalenante. La partenza di Zaza ha tolto peso all’attacco neroverde, Berardi sa di avere più responsabilità anche in ottica Juventus. i bianconeri si sono assicurati un diritto di riacquisto, un’opzione per riaverlo nell’estate di quest’anno. Contro l’Atalanta, nell’ultimo appuntamento del campionato, ha ritrovato il gol e l’entusiasmo dopo quasi un mese a secco. Il suo Sassuolo non vince dallo scorso 10 gennaio, 0-1 all’Inter siglato proprio dal numero 25. Per tornare ai 3 punti c’è da abbattere un’altra big, la Roma di Spalletti. Per nulla intenzionata ad alzare bandiera bianca prima del tempo.

Riccardo Cotumaccio