Rosella Sensi: “Perez ci chiese Totti ma non potevamo toglierlo ai romanisti: Francesco è nostro”

Alessandro Tagliaboschi
27/11/2018 - 11:38

Rosella Sensi: “Perez ci chiese Totti ma non potevamo toglierlo ai romanisti: Francesco è nostro”

ROSELLA SENSI TOTTI – L’ex presidente della Roma, RosellaSensi, ha rilasciato un’intervista ad AS in cui ha parlato del suo rapporto con Totti e del possibile addio del numero 10, ricordando quei giorni in cui l’ex capitano giallorosso poteva vestire la maglia del Real Madrid.

Qual è il suo primo ricordo di Totti?
“Non so, mi sembra di conoscerlo da sempre. Dalla prima estate in cui mio padre Franco era presidente, ricordo che nel precampionato Francesco era uno dei più giovani e già si parlava molto di lui”.

In che momento ha realizzato che avrebbe fatto la storia a Roma?
“Più di ogni altra cosa, ricordo i commenti di mio padre. Sapeva che quel ragazzo prometteva molto e spesso parlava di lui”.

Una lunga storia d’amore che aveva un possibile amante, il Real Madrid. Una storia fallita il cui primo capitolo ha una data indimenticabile: 11 settembre 2001…
“Eravamo al pranzo con l’UEFA prima della partita. Era un incontro intimo tra persone che si rispettavano molto. Il rapporto tra mio padre e Florentino Perez era molto buono, c’era una grande amicizia. C’era anche la moglie del presidente del Real madrid, che ricordo, era una donna molto seria, con personalità, come mia madre. Improvvisamente, fu Perez stesso che ci diede la notizia degli attacchi a New York e ci si gelò il sangue”.

Prima di tutto ciò, Perez disse: “Voglio Totti”.
“Ce lo ha chiesto molto seriamente, ma mio padre la prese come uno scherzo. Florentino sapeva quanto mio padre considerasse Francesco importante. Fu un bel riconoscimento per le qualità del nostro capitano, ma neanche per un secondo abbiamo pensato di venderlo”.

Come reagì suo padre alla richiesta?
“Disse semplicemente che Totti era della Roma, punto. Lo ha sempre considerato il figlio che non ha mai avuto e Florentino capì, non ci furono problemi”.

Era così intimo il rapporto tra Totti e il presidente?
“Era proprio così. Avevano rispetto, affetto, simpatia. Spesso scherzavano, era divertente vederli insieme. Un rapporto speciale”.

Col giocatore non ha mai parlato dell’idea del Real Madrid?
“Non c’era niente di cui parlare, era un’idea che dal nostro punto di vista mai sarebbe diventata reale. Mai”.

Nel 2004 ci fu un altro tentativo, ancora più serio…
“Sì, ma tutti erano consci del fatto che da parte della mia famiglia non sarebbe mai arrivato un sì all’operazione. Era semplicemente impossibile”.

Si parlava di un’offerta di 60-70 milioni. Per i conti del club sarebbero stati una benedizione.
“Non era un fatto economico, né di cuore. I Sensi non avrebbero mai levato Totti ai romanisti. È una cosa che va oltre, un simbolo, una bandiera”.

Francesco nel suo libro racconta di averci pensato per un momento. Cosa sarebbe successo se vi avesse chiesto di andare?
“Niente sarebbe cambiato, almeno da parte mia”.

Aveva un solo anno di contratto rimasto. L’avreste costretto ad andare via a parametro zero un anno dopo?
“Hai ragione. Tra fratelli si può anche litigare (ride, ndr)”.

Neanche in quel caso ne avreste parlato?
“La mia posizione è stata sempre la stessa. Non ci ho neanche pensato. Ancora una volta, non c’era niente di cui parlare”.

Quanto sarebbe cambiata la carriera di Totti se avesse vestito la maglia del Real Madrid?
“Non voglio neanche immaginarlo. Totti è questi Totti. Il nostro Francesco”.

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  1. Ma neanche Totti ha mai avuto l’intenzione di andarsene, romano e romanista, non che a Roma non sia riuscito ad arrivare a fine mese intendiamoci, ma anche se avesse accettato il real, quanto vi sarebbe rimasto con tutti i suoi calci pugni sputi spintoni parolacce agli arbitri e insulti agli avversari? Altro che palloni d’oro. Vi prego di scusarmi, e non so neanche se la redazione me lo pubblica, ma di Totti si deve dire e accettare tutto, anche se la verità fa male, soprattutto ai tottisti.

      1. Non il vino, accanno e in gran quantità la sportività, la passione per il calcio, che mi hanno portato ad amare la Roma, ripeto la Roma. Non ho fatto sì che l’idolatria per un calciatore,mi facesse dimenticare la Roma, facesse dire che dal 1927 la Roma è solo Totti, mi facesse ritenere nulle 8 vittorie consecutive per dire che i due gol Totti ci fecero andare in Champions, ognuno è libero, io sono romanista non tottista, perciò il vino non lo bevp, bevo amore per lo sport e per la Roma, il vino piuttosto bevetelo voi, voi che date del non Romanista a chi solo pronuncia una sillaba contro Totti, voi che siete i primi tottisti.

      2. Caro Tony73. Non leggo di nessuno che ti abbia dato del non romanista.
        “Accanna er vino” (cui mi associo) è una risposta interpretabile come: “Se ti poni questa domanda forse non hai compreso appieno quanto tu sia stato fortunato ad essere stato Romanista negli ultimi vent’anni”.

    1. tu dici :
      quanto vi sarebbe rimasto con tutti i suoi calci pugni sputi spintoni parolacce agli arbitri e insulti agli avversari.
      Dimmi quante volte ha fatto quello che dici tu, da come scrivi sembra che almeno 4,5 partite all’anno spintonava,insultava, calciava o sputava su un giocatore. Ti ricordo che lo fece solo se non ricordo male in nazionale verso POULSEN .. ( sbagliando sia chiaro ) e il calcio a BALOTELLI ( che se lo meritava , ma ha sbagliato sicuramente ). Tutti gli insulti che ha preso totti a livello personale con offese gratuite?
      Quando totti diede il calcio a Balottelli era un continuo insulto che il Sig. Mario faceva a Totti , e gira voce che alcuni giocatori dell’Inter “ringraziarono” Totti perché anche a loro stava sulle pall* Balotelli. Totti e’ stato sempre amato da tantissime tifoserie in italia e all’estero MADRID compresa.

  2. Io ho sempre schifato Rosella Sensi e sempre la schiferò, ma ahimè devo dire che ha avuto la forza di non cedere Totti neanche quando stavamo veramente in bianco… chiedetevi se oggi Parlotta avesse Totti 25nne in rosa che fine farebbe… la risposta la sappiamo tutti, inizia con plus e finisce con enza…

    1. Anch’io non apprezzavo più la gestione Sensi, non la persona ovviamente, era diventato impossibile andare avanti. Ma oggi con quel pagliaccio al comando stiamo messi persino peggio.
      Sono arrivato al punto di augurarmi di non veder nascere mai più un nuovo Totti finché saremo in mano a questi nauseabondi affaristi.

    2. No ti stai sbagliando fu il padre e non lei a rifiutare la vendita al real. Quando subentrò lei Totti era gia avanti con gli anni e non ci furono richieste.

      E secondo me ti stai sbagliando anche con questa società che ha dato prova di voler trattenere i giocatori romani . Vedi Florenzi e Pellegrini che di offerte invece ne avevano eccome.

      1. Beh certo un Totti 25nne ha lo stesso valore de Florenzi e Pellegrini ve? Un campione che nel calcio di oggi varrebbe 100/120 paragonato a 2 giocatori normalissimi che massimo valgono un terzo

      2. No. Non ho detto questo.

        Ho detto che sia Pellegrini che Florenzi erano facili plusvalenze, perchè vendibili a 30 40 milioni come è stato fatto per altri giocatori.

        Ma almeno sui giocatori romani e romanisti, gli unici logicamente legati alla città,
        la società non sembra portare avanti la politica della plusvalenza.

      3. Desdemona, non puoi avere ragione quando hai torto, pellegrini se lo vendevi questa estate lo vendevi a 26 milioni di euro perché c’era la CLAUSOLA già fissata, a 40 milioni vendevi staceppa.
        Basta con le fantasie fatte diventare realtà per giustificare idee distorte dalla realtà.
        Stiamo con un piede nella fossa e l’altro nella merda e ancora ci volete che è tutto rosa e fiori, mi sembrate Tomas Milian con bombolo ” com’è a m…” “è bona commissa’ “

  3. Caro Tony73 io ho 10 anni più di te, purtroppo e per quello che scrivi non meriti nemmeno una risposta ne tantomeno offese gratuite, tieniti Zonzi stretto stretto mi raccomando che ne farai di strada. Che Dio ve furmini

    1. Scusa che ho scritto ? Non voglio risposte ma cho ho scritto,, non ho offeso
      nessuno, non ho scrotto falsita, ho scrityp il vero…….Pazienta tra qualche anno arriva Cristian e potrete ricominciare.

    2. Purtroppo mi tengo stretto quello che indossa la maglia della Roma, si chiami Nzonzi, Totti, Di Francesco.Tutti uguali, finché di strada ce ne faranno fare poca. Compreso quello che in 25 anni, da solo, non ha mai fatto nulla di eclatante. Tantomeno prendere la squadra per i capelli in Roma-Sampdoria e vincere da solo, come avrebbero fatto i veri fuoriclasse. Totti? Uno dei tanti

  4. Ma per carità, è stato Totti (e lo ha detto migliaia di volte) a decidere di restare. Fermo restando che Franco Sensi non l’avrebbe venduto, lo stesso non credo per Rosella lo avrebbe accompagnato all’aeroporto. E avrebbe fatto bene (come per le cessioni di Chivu, Mancini e altri) perché il bilancio della Roma era in forte passivo concludendo la sua gestione sulla soglia del fallimento

  5. Totti ha fatto una scelta di vita conveniente sia a lui e sia alla Roma.Al Real avrebbe finito almeno 5-6 anni prima.Questi club sono anni che ragionano da aziende.Il capitano è stato intelligente.

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