Roma, Villar: “E’ toccante che la gente spenda soldi per comprare una mia maglietta”

Teresa Tonazzi
02/04/2021 - 6:30

Roma, Villar: “E’ toccante che la gente spenda soldi per comprare una mia maglietta”

ROMA VILLAR – La Roma lancia ‘Table Talk’, programma in diretta su Youtube, in cui i giocatori giallorossi rispondono a domande mentre impegnati con un tavolo da ping pong. Primo ospite Gonzalo Villar, che ha scherzato con il suo ‘avversario’ e parlato di tante cose. Ecco le sue parole:

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Parla Villar

Messi o Cristiano Ronaldo?
E’ difficile. Per me Messi è il miglior giocatore della storia, per quello che ho visto. Poi ci sono anche Pelé e Maradona. Ma sono troppo giovane, non li ho visti giocare. Ma in una partita secca scelgo Ronaldo.

Sei a Roma da più di un anno, come sta andando?
I primi due tre mesi pensavo fossero migliori, pensavo di giocare un po’ di più. Poi è arrivata la pandemia e si è fermato tutto. Nelle prime dieci partite ho giocato poco. Poi la partita decisiva il 22 novembre, la ricordo bene. Roma-Parma, e in quella partita ho giocato bene, non voglio essere modesto. Abbiamo vinto 3-0. Da quel momento è stato un crescendo. Qui tanti mi dimostrano affetto, mi vogliono bene.

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La tua maglia è una tra le più vendute ai bambini, come ci si sente?
Ne parlo spesso con gli amici. E’ normale ti chiedano foto o autografi, ma la cosa più emozionante è che la gente spende soldi per comprare la mia maglietta. Per quello lo pubblico su Instagram, perchè è toccante. Un bambino piccolo che si è emozionato perchè ha ricevuto la mia maglia, non te lo aspetti.

E i tifosi della Roma in generale?
No qui non ti ferma nessuno, nessuno ti chiede foto o autografi, non so di cosa parli (ride, nrd). No seriamente, è pazzesco. Cammini per strada e ti fermano, non ho mai detto di no a nessuno. Io sono stato nella stessa posizione, a volte i giocatori non si fermavano. A me piace stare vicino ai tifosi più che posso.

I tifosi qui sono diversi rispetto a quelli in Spagna? Quando sei arrivato c’erano tanti tifosi e giornalisti…
Quando sono arrivato in hotel, appena sbarcato qui, mia mamma mi ha detto ‘Gonzalo, un giornalista mi ha spinto per farti una foto’, era allibita. Ho chiamato mio fratello maggiore e gli ho detto che a lui sarebbe piaciuto molto essere qui, perchè era incredibile. Ora sono un po’ abituato, prima non lo ero. E c’erano camere ovunque quando sono arrivato. I rappresentati del club mi avevano detto di non parlare, perchè la prima intervista avrei dovuto farla con la Roma. Mi chiedevano come stavo e io restavo zitto. Ma è stato incredibile, non me lo aspettavo.

Tu vieni dall’Elche, è stato difficile scegliere di venire a Roma sapendo che forse avresti avuto meno spazio?
Non è stata una scelta facile, avevo offerte da altri club spagnoli di prima divisione. Ma la Roma mi ha voluto più di tutti e mi hanno convinto, perchè mi volevano e mi hanno spiegato le motivazioni. Ho parlato anche con Fonseca, per 10-15 minuti. E’ stata una bella conversazione, è stato sincero con me. Mi ha detto che durante le vacanze di Natale aveva visto come giocavo e che avevo le carte in regola per diventare importante qui. Avevo caratteristiche che qui non c’erano ancora. A livello personale credo di essere cresciuto. La partita contro il Milan non dovremmo considerarla, non ho giocato bene, una di quelle partite in cui non ne hai. Succede. Devi essere forte ed accettarlo. Non hai tempo per rilassarti. Magari giochi di domenica e devi giocare di nuovo pochi giorni dopo. Mentalmente è stressante. Generalmente tre partite si giocano in 3 settimane, ora in una sola.

Quali aspetti del tuo gioco devi migliorare?
Fisicamente sono una bestia ora. Sono entrato in questa modalità e nessuno può fermamri (ride, ndr). Fisicamente sono migliorato, devo migliorare la parte tecnica, sono ancora un po’ limitato tecnicamente.

Di cosa parlate quando prendete il caffè sul campo?
Con Mayoral ho avuto subito un’intesa. Parliamo di tutto, della partita, del campo, di ragazze, di macchine, queste cose qui.

E quando inizierai a segnare?
PArlando delle cose che non so fare benissimo, per me è difficile avere chance per segnare. Gioco spesso vicino a Jordan (Veretout) ed è lui che va avanti e si inserisce in area.

Quali compagni italiani ti hanno aiutato ad inserirti? Con Mancini parli spesso…
Mi stai chiedendo se MAncini parla spesso in campo? Forse un po’ troppo per i miei gusti (ride, nrd). Si arrabbia spesso, è un grande giocatore ma parla molto durante la partita, con tutti.





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  1. Sei uno dei pochi per cui comprare la maglia! Bravissimo in mezzo al campo, molto carino fuori con le dichiarazioni.
    Non so tra qualche anno dove ti porterà la tua carriera, però sei intelligente e gradevolissimo nel capire e dire che la Roma ti ha preso dalla serie b Spagnola ed ora fai parte dei giovani talenti più interessanti in ambito Europeo.

  2. io sto ragazzo che sembra vive ai tempi della Roma de Falcao, Ago e Brunetto me lo vojo tenè stretto….
    fior de giaggioooloooooo, me lo tengo stretto lo spagnoloooooo

  3. Grande Villar… in campo è fortissimo, fuori anche se usa molto i social (come tanti suoi coetanei), è sempre molto equilibrato… mai una polemica, sempre molto discreto – sembra un vecchio da quanto è saggio.
    Con quei piedi e quella testa andrà molto lontano… speriamo non ci abbandoni ma porti tutta l’AS Roma con lui 🙂

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