Roma-Spal, Tiki Tattica: l’obiettivo è isolare Petagna, serve l’atteggiamento giusto

Alessandro Tagliaboschi
14/12/2019 - 18:27

Foto Getty
Roma-Spal, Tiki Tattica: l’obiettivo è isolare Petagna, serve l’atteggiamento giusto

ROMA SPAL TIKI TATTICA – E’ subito tempo di tornare in campo, appena due giorni dopo il brutto pareggio di giovedì contro il Wolfsberger: domani alle 18, allo Stadio Olimpico, la Roma sfida la Spal ultima in classifica. Dalla squadra di Fonseca è attesa una risposta importante: la prestazione in Europa League ha profondamente deluso il tecnico portoghese, che si aspetta un cambio di marcia sin dal match contro i biancocelesti.

GLI SCHIERAMENTI – Nel consueto 4-2-3-1 di Fonseca di fronte a Pau Lopez ci dovrebbero essere Fazio e Cetin, Spinazzola sarà ancora una volta preferito a Florenzi, Kolarov terzino sinistro. Veretout e Diawara ancora in mediana e il terzetto composto da ZanioloPellegriniMkhitaryan dietro a Dzeko. In casa Spal Semplici opterà per il classico 3-5-2, nonostante qualche assenza di troppo sulle fasce. Igor si abbasserà sulla linea dei difensori con Cionek pronto ad allargarsi sulla destra. A centrocampo, dove Kurtic è squalificato, ci saranno il laziale Murgia e Missiroli ai fianchi del regista Valdifiori e Strefezza a sinistra. Le due punte che dovrebbero essere Petagna e Floccari, in perenne ballottaggio con Paloschi.

LA CHIAVE – La partenza di Lazzari prima e l’infortunio di Fares poi hanno cambiato non poco il canovaccio tattico della squadra di Semplici. La Spal, infatti, è passata da un gioco che si sviluppava perlopiù sulle corsie esterne, ad una ricerca costante di un sempre più solo e isolato Petagna. La Roma dovrà cercare proprio questo: indurre i biancocelesti alla giocata diretta sulla punta, cercando, però, allo stesso tempo, di ridurre notevolmente il raggio d’azione dell’ex Milan. In fase offensiva, invece, dovrà muovere velocemente il pallone, cercando cambi gioco e chiamando gli esterni a continui 1 vs 1: solo così si potrà rompere la serrata fase difensiva degli avversari. In più non sono da sottovalutare, ovviamente, i calci piazzati e tiri dalla distanza: armi molto care alla Roma. Senza dimenticare l’atteggiamento: è quella la svolta che chiede Fonseca dopo la brutta prova contro il Wolfsberger.

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