ROMA-MILAN. LA MOVIOLA. RIZZOLI sbaglia poco, gli errori pesano ma non viene aiutato

Redazione RN
20/12/2014 - 22:50

La MOVIOLA a cura di Romanews.eu – Archiviata alla grande l’eliminazione dalla Champions con la bella prestazione offerta a ‘Marassi’, la Roma ha un solo obiettivo: chiudere il 2014 con una vittoria e soprattutto a un solo punto di distacco dalla Juve. All’Olimpico arriva il Milan galvanizzato dal successo per 2-0 sul Napoli di una domenica fa. A dirigere l’incontro è Nicola Rizzoli della sezione di Bologna, coadiuvato dagli assistenti di linea Di Liberatore e Bianchi, dal Quarto Uomo Musolino e dai giudici di porta Massa e Giacomelli.

IL PRIMO TEMPO – Al 9contatto Menez-Manolas, secondo l’arbitro il fallo è del francese anche se le trattenute sono reciproche e si poteva lasciar correre con il Milan in situazione interessante di contropiede. Il match non offre episodi particolari per Rizzoli, che però decide di dirigere senza metter mano al taccuino dei ‘cattivi’ nonostante i frequenti contatti e contrasti più o meno duri. Meritava il cartellino l’intervento di Bonera su Gervinho al 25′, con l’ivoriano (spostato a sinistra) che aveva saltato l’avversario, costretto a metterlo giù senza guardare troppo al pallone. Al 31′ proteste giallorosse per un tocco sospetto in area di rigore: sul cross di Florenzi va di testa Gervinho ma a deviarla è De Jong, però con il braccio togliendo così il pallone dalla disposizione di Keita e De Rossi. Rigore netto, ma né il fischietto modenese né il giudice di porta ravvisano l’irregolarità. Al 39′ arriva il primo giallo del match ed è per Pablo Armero, intervenuto in maniera dura e scomposta su Totti: provvedimento che ci sta. Il primo tempo si chiude a reti inviolate, bene i guardalinee in tutti gli offsides ma il rigore per i giallorossi sul fallo di mano di De Jong grida vendetta.

IL SECONDO TEMPO – Anche nella ripresa la partita rimane abbastanza bloccata. Al 15′ arriva anche la seconda ammonizione del match, stavolta per un romanista: Maicon interviene in maniera molto dura, a forbice, su Zapata e Rizzoli estrae il cartellino. Decisione sacrosanta. Quattro minuti più tardi anche Florenzi si ‘guadagna’ il giallo con un fallo su Menez che era andato via grazie a un numero d’alta scuola col tacco: sanzione stavolta forse un po’ eccessiva. Al 23ammonizione anche per De Jong per un intervento su Nainggolan: anche questo provvedimento al limite (l’olandese era diffidato). Al 25′ l’episodio che può far girare il match: Armero va a contrastare Gervinho e tocca nettamente il pallone con una mano. Inizialmente però Rizzoli sembrava non aver intenzione di estrarre il secondo cartellino, poi Keita recrimina in maniera veemente con il direttore di gara e qualche istante più tardi arriva anche il secondo giallo per il rossonero: Milan in 10. Il tocco del colombiano è netto, Rizzoli ci pensa su un po’ troppo. Comincia a riempirsi il taccuino del modenese: anche De Rossi ci finisce giustamente dopo il fallo intenzionale a centrocampo che interrompe la ripartenza del Milan. Il numero 16 era diffidato e salterà l’Udinese alla ripresa del campionato. Proteste romaniste anche al qualche minuto dopo per un contatto in area rossonera tra Destro e Mexes: il numero 22 della Roma finisce a terra, ma era partito alle spalle del francese e gli strattoni tra i due sono sicuramente reciproci. Fa bene Rizzoli a non fischiare il penalty come poi il direttore di gara agisce correttamente ammonendo gli stessi Destro e Mexes decisamente nervosi. Scintille promesse tra i due, meglio spegnerle sempre sul nascere. 

IL VOTO – Nel complesso la prestazione della sestina arbitrale è più che positiva, bene negli offsides i guardalinee, match tenuto con autorità senza grossa fatica dal direttore di gara. A una direzione senza cartellini nel primo tempo, ha risposto una seconda parte decisamente più ‘gialla’. A macchiare però questa prestazione ci ha pensato l’episodio al 31′ del primo tempo, con De Jong che devia il pallone con la mano in area: il rigore c’era e su questo non si può discutere. Una mancanza che pesa senza dubbio molto di più delle altre decisioni invece corrette. Rizzoli finisce l’anno con un 5,5 striminzito, anche perché l’azione del fallo di mano dell’olandese non era per niente semplice da vedere e il modenese viene aiutato neanche dal giudice di porta. 

Francesco Iucca

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