• Roma, la semestrale: “Diffusione del coronavirus ha effetti imprevedibili, se necessario ci sarà nuovo intervento azionista di riferimento”

    Alessandro Tagliaboschi
    30/04/2020 - 6:50

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    Roma, la semestrale: “Diffusione del coronavirus ha effetti imprevedibili, se necessario ci sarà nuovo intervento azionista di riferimento”

    ROMA SEMESTRALE CORONAVIRUS – Mercoledì si è riunito il cda della Roma che ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2019 aggiornata. Nel documento di oltre 28 pagine viene dedicata una lunga parte anche all’emergenza coronavirus: i dati previsionali, infatti, non considerano i potenziali impatti economici provenienti dalla diffusione del covid-19, ma è innegabile come questo porti senza dubbio una situazione di incertezza. “Nuove incertezze si sono manifestate conseguenti alla diffusione del virus Covid-19 ed alle
    misure di contenimento adottate dalle autorità nazionali ed internazionali, che stanno caratterizzando lo
    scenario nazionale ed internazionale. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, stanno avendo
    ripercussioni sulle attività economiche del Gruppo e hanno creato – si apprende nella nota – un contesto di generale incertezza, la cui evoluzione e relativi effetti non risultano al momento prevedibili. In particolare, tra le misure restrittive adottate nel settore in cui opera la società si evidenzia la sospensione delle competizioni sportive calcistiche organizzate dalla F.I.G.C. e delle competizioni calcistiche internazionali; l’evoluzione di tali misure, e le
    conseguenze che la stessa potrebbe generare, non risultano prevedibili alla data di approvazione del bilancio
    consolidato semestrale abbreviato al 31 dicembre 2019. A tale proposito – aggiunge -, le Istituzioni calcistiche ed i
    rappresentanti del Governo stanno dialogando per verificare le condizioni e definire le modalità per completare
    la stagione 2019-20, anche oltre il 30 giugno 2020, anche considerando il rinvio al 2021 dei campionati Europei
    precedentemente previsti per giugno e luglio 2020, e la F.I.G.C., in data 23 aprile 2020, ha dichiarato di voler
    posticipare al 2 agosto 2020 il termine della stagione sportiva 2019-20. Tuttavia, ad oggi, non vi è certezza
    circa la possibilità di concludere regolarmente la stagione sportiva in corso e, nell’ipotetica circostanza in cui
    la Federcalcio fosse costretta ad annullare la stagione sportiva, un riflesso negativo potrebbe emergere
    principalmente sui proventi residui rivenienti dalla biglietteria, dai Diritti televisivi e delle Sponsorizzazioni e
    dall’attuale posizionamento nella classifica di serie A, che comporterebbe la mancata qualificazione alla UEFA
    Champions League
    “, si legge nel comunicato.

    Le misure per mitigare l’impatto economico

    Tra le misure per mitigare e limitare l’impatto economico dell’emergenza coronavirus viene citato la rinuncia, da parte di tutta la rosa e dello staff tecnico, di quattro mensilità e l’attivazione degli ammortizzatori sociali previsti dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri di marzo 2020 per alcuni dipendenti, e i calciatori della prima squadra, l’allenatore e il suo staff si sono impegnati a compensare la differenza della retribuzione netta che sarà percepita da tali dipendenti. Inoltre, la società prevede di coprire il proprio fabbisogno finanziario e di poter disporre di sufficienti risorse patrimoniali attraverso gli incassi che potrebbero essere conseguiti con l’attuale partecipazione all’Europa League e all’eventuale partecipazione alle coppe europee dei prossimi anni, alla cessione di asset aziendali disponibili – in particolare dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori -. Inoltre, viene fatto notare dal comunicato che qualora ce ne fosse bisogno non mancherà “l’apporto di ulteriori risorse finanziarie e patrimoniali da parte dell’azionista di riferimento, nella misura necessaria per sopperire ai bisogni finanziari e patrimoniali del gruppo”, come fatto ‘sistematicamente’ in passato.

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    1. Equivale a dire che senza l’apporto economico sistematico di Pallotta e venendo a mancare la cessione della società a chicchessia la ASRoma fallirebbe in tempi brevi.

    2. Siamo alle pezze! Non credo al fallimento, perché gli istituti di credito coinvolti lo impediranno, dovendo rientrare dei prestiti. Però si prefigura un significativo ridimensionamento sportivo. Lo si legge nel piano di rientro che peraltro è incoerente perché prevede la cessione dei giocatori di maggior valore sul mercato e, nello stesso tempo, si affida agli introiti della partecipazione alle competizioni europee per i prossimi anni. A voi la parola pallottiani (o forse già ex pallottiani, come i repubblichini diventati partigiani a cavallo della Liberazione).

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