• Roma, i gol della Bestia per **tornare ad essere la più bella

    01/11/2008 - 0:00

     
    Lo avevamo lasciato a Siena, sudato, stanco, dolorante. Lo avevamo lasciato a Siena nel pantano di una Roma che sembrava aver toccato il fondo, e invece era solo all’inizio. Altri tre K.O. dopo la gita toscana, tutti dolorosi, tutti senza di lui. Lui è Julio Baptista, 27 anni, il colpo estivo della Roma, voluto, atteso, pagato. Tanto. Ora la squadra si aggrappa a lui per uscire dalla crisi, così come aveva fatto a Bordeaux, quando sotto di un gol e con un piede fuori dalla Champions, tornò a vincere e brillare grazie ad una doppietta della Bestia.
     
    DALL’ESORDIO AL BORDEAUX – Domani si va a casa della Juventus, terza trasferta consecutiva contro squadre a tinte bianconere dopo le débacle di Siena e Udine. Julio non partirà dall’inizio, proprio come a Bordeaux. Ma proprio come in Francia troverà spazio nel corso della gara. Sperando di poter mostrare ai tifosi ancora una volta il suo sorriso, di tornare a battere la mano sul petto, ad indicare quel cuore brasileiro che da agosto batte per i colori giallorossi. Fin dal suo arrivo Julio non è stato un giocatore come tutti gli altri, ultimo colpo sotto la guida del Presidente Sensi. Al Verano a salutare l’uomo che ha regalato alla Roma tutti i suoi successi più recenti c’era anche lui, con la bara sulla spalla per accompagnare quell’uomo nel suo ultimo viaggio. Poi, l’avvio in salita, le difficoltà d’inserimento, ma sempre una grande generosità, come in occasione della Supercoppa, giocata con due allenamenti nelle gambe e l’emozione dell’esordio ancora in gola. Ne è passato di tempo da quel giorno. Julio, che sembrava d’acciaio, ha dovuto alzare bandiera bianca, piegandosi ad un problema muscolare che lo ha fermato una prima volta, poi una seconda. Una rottura fibrillare lo ha escluso per un mese dalle competizioni, restituendolo in tempo per la notte di gloria dello Chaban-Délmas, per poi rispedirlo in infermeria.
     
    TRE RETI, TRE PUNTI – Fino a oggi sono tre le reti del centrocampista brasiliano con i piedi da fantasista e il fisico da centravanti, tre reti come Christian Panucci, che lo accompagna al comando dei marcatori del gruppo. Tre reti sì, ma che sono valse tre punti. La media è di tutto rispetto, considerando che tra campionato e coppe la squadra di Spalletti ne ha collezionati dieci. Alla Roma serviranno altri gol, proprio a cominciare da Torino, per mettersi alle spalle il vento di crisi e i problemi di classifica, la paura e le contestazioni. Le serviranno, per tornare ad essere la più bella, i gol e il sorriso della sua Bestia.
     
    Matteo Pinci

    Scrivi il primo commento

    Scrivi un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


    *

    Seguici in diretta su Twitch!

  • Leggi anche...