Roma, i Friedkin pensano a un ex per la dirigenza: Totti è out

Alessandro Tagliaboschi
25/01/2021 - 14:09

Foto Tedeschi
Roma, i Friedkin pensano a un ex per la dirigenza: Totti è out

ROMA DIRIGENZA TOTTI – Oltre alle questioni di mercato le attenzioni della proprietà della Roma si sono spostate anche su un doppio innesto al di fuori del campo. I Friedkin hanno deciso di inserire all’interno dei quadri dirigenziali un club manager, ovvero una figura che faccia da collante tra squadra, allenatore e società.

I Friedkin pensano a una nuova figura

A Trigoria stanno cercando un persona, secondo quanto riporta Il Tempo, che ricopra un ruolo simile a quello di Peruzzi alla Lazio: l’intenzione è di scegliere un personaggio importante e prestigioso, amato dai tifosi giallorossi e dalla piazza. L’identikit si abbina perfettamente a Totti e De Rossi, ma i due hanno intrapreso strade diverse nel mondo del calcio e non sono in lizza.

A breve sarà poi scelto un dirigente che possa riempire la casella lasciata libera da Zubiria e Longo: il candidato numero uno a diventare il nuovo segretario generale è Maurizio Lombardo (ex Juventus), che la scorsa settimana è stato a Trigoria e con il quale è previsto un nuovo contatto in questi giorni.

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  1. L’identikit si abbina perfettamente a Totti e De Rossi, ma i due hanno intrapreso strade diverse nel mondo del calcio e non sono in lizza. ouf meno male!!!!!

  2. L’identikit non si abbina a loro poiché Totti fa il talent scout/procuratore giovani calciatori e de rossi vuole fare solo l’allenatore. Altri nomi credibili e non chimeriche suggestioni, grazie.

  3. Meno male per loro, perchè sanno benissimo quale inferno li aspetterebbe. Il veleno che hanno dovuto ingoiare da calciatori basta e avanza!

    1. Ma ti sei riletto?
      Uno ha preso di “media” 3 milioni di euro per 25 anni più bonus e relativi sponsor per un totale di oltre 100 e rotti milioni con cui si è comprato 3/4 degli immobili di Roma.
      L’altro per 18 anni ha intascato poco meno e si è comprato l’altro 1/4 mancante della città e vive nell’attico che fu di Andreotti pagato cash 7 milioni per dirtene una a caso.
      In cambio de sti “du spicci” cosa hanno dovuto sopportare di così drammatico ed infernale come racconti?
      Le critiche? Ma guarda te poverini…. le critiche.
      Uno ha giocato benino 3 anni su 18 (nei periodi dei 3 rinnovi guardacaso).
      L’altro con la squadra che ha avuto intorno per almeno 15 dei 25 anni di militanza avrebbe dovuto farci alzare 98 trofei, invece ci ha fatto spernacchiare da tutta Europa e si lamenta ancora ad ogni occasione.
      Ha segnato meno di dzeko in carriera che noi per 10 partite mosce vorremmo lapidare gia da 5 anni…….
      Pensate prima di “tifare”…..

      1. Sono pienamente d’accordo. Sempre il loro interesse davanti al l’interesse comune. As Roma. Uno minaccia di far arrivare la Roma 15 con l’arrivo di nzonzi. Ma ci rendiamo conto. L’altro con l’ufficetto personale dentro trigoria. E non ci hanno fatto vincere una benemata ceppa. Però i tifosi so contenti così. Buon per loro. Poi gli auguri tutte le fortune di questo mondo ma per quello che è il mio pensiero non dentro l’As Roma.

      2. Ben pure te di partite ne hai viste poche e soprattutto non ne capisci molto di pallone. Chiedi ai colleghi ex calciatori chi erano Totti e De Rossi in campo.
        Per il resto non me ne frega niente, facciano quel che gli pare.

  4. Io in quel ruolo metterei Giuseppe Giannini…. Senso di appartenenza.. cattiveria giusta… E conosce vita morte e miracoli di Roma.. sotto col Principe..

  5. per un ruolo di questo tipo l’ideale sarebbe Boniek, che ha già la giusta esperienza di politica sportiva, essendo stato per anni presidente della federcalcio polacca

  6. Direi Nedved, o meglio Di Canio. . . hahahaha, appesi al cancello di Trigoria ! No, scherzi a parte, Zibì mi sembra perfetto. Cultura, presenza, esperienza internazionale politico-sportiva, grinta da vendere anche dietro a una scrivania. Marsz, marsz Dabrovski !

  7. Cecilia evita l’alcool il pomeriggio, le due VERE bandiere della Roma potevano andare via per una carriera più gloriosa e renumerativa ma hanno deciso di rimanere e beccarsi spesso gli insulti quindi evita certi discorsi ‘etilici’…

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