Roma Femminile, Bavagnoli: “Fiera di rappresentare il club, ora vogliamo puntare in alto”
ROMA FEMMINILE BAVAGNOLI – Arrivata alla terza stagione alla guida della Roma femminile, l’allenatrice Betty Bavagnoli sembra sempre più integrata all’interno dell’ambiente giallorosso. L’attuale tecnico delle capitoline oggi ha partecipato al programma Slideshow sul canale tematico Roma Tv ed ha rilasciato queste dichiarazioni:
La presentazione della squadra.
“Un bellissimo ricordo, un momento storico, un momento incredibile. La
presentazione a Piazza di Spagna, in un contesto meraviglioso. C’era
tutta la gratitudine delle donne che giocano a calcio per una
presentazione unica, in grande stile”.
L’inizio difficile.
“Abbiamo iniziato la nostra storia con un progetto incredibile, volevamo
creare qualcosa che rimarrà nel tempo. All’inizio il precampionato ci
ha regalato emozioni, tante cose nuove, avevamo voglia di costruire una
squadra che potesse dire la propria. Per arrivare alla prima partita,
siamo arrivate con aspettative altissime, non è stato l’esordio migliore
ma siamo state brave a mettere in pratica i sacrifici fatti in
preparazione”.
La sfida alla Juventus.
“La gara d’andata contro la Juventus è stata una delle prime partite della nostra stagione, ci ha messo di fronte alla prima della classe e alla fine la vincitrice del campionato. Nonostante la sconfitta ricordo una squadra che ha lottato, che ha avuto modo di rendersi conto di chi stesse affrontando e di capire cosa bisognava cambiare dal punto di vista mentale. Per quanto riguarda il futuro, tutto quello che abbiamo fatto in questa stagione è stato tanto ma vogliamo alzare l’asticella, la vuole alzare la società, io, i tifosi e le nostre ragazze. Servirà una mentalità ancora più determinata, la voglia di lavorare su ogni dettaglio”.
La prima vittoria.
“Contro il Florentia, la prima vittoria ci ha permesso di mettere a frutto i cambiamenti e i miglioramenti sui quali avevamo lavorato dopo le prime battute d’arresto. Una bella vittoria fuori casa”.
Il match contro il Chievo al Tre Fontane.
“Il calore dei nostri tifosi che non sono mai mancati, nella foto del
nostro gol contro il Chievo. Era il girone d’andata, momenti bellissimi
di quello che abbiamo iniziato a costruire e macinare vittorie. C’è
stato uno sblocco, arrivato prima di tutto dal punto di vista mentale.
Era evidente che servisse un momento di amalgama, stiamo parlando di una
squadra nuova, appena costruita, fatta di tante giovani. Non era
facile. Non significa che le battute d’arresto fossero scontate ma ci
potevano stare. Quando abbiamo cominciato a lavorare sui dettagli, sono
arrivate le vittorie”.
Su Elisa Bartoli.
“Il nostro capitano Elisa Bartoli, la nostra trascinatrice. Una giocatrice fondamentale per le compagne e per il gruppo. Una gladiatrice, è sempre stata affianco a me e al gruppo, c’è sempre stata nei momenti di difficoltà”.
Il primo gol di Giada Greggi.
“È una giocatrice giovane che sta facendo un bellissimo percorso.
Giocava bene con la palla tra i piedi ma in fase di non possesso andava
in difficoltà, era indisciplinata. Quando le ho chiesto di parlare
abbiamo avuto una bellissima conversazione, ho provato a farle capire
cosa potesse dare di più e lei è stata bravissima. Ora è considerata una
delle migliori in italia nel recupero palla”.
Su Annamaria Serturini.
“Una giocatrice alla quale non devi mai dire di dare di più, lei mette sempre il 100% e a volte devi persino frenarla. Ha una mentalità da giocatrice già affermata nonostante sia giovane e non a caso è stata chiamata in nazionale maggiore, credo si terrà stretto il posto sia in nazionale che con la Roma“.
Foto da giovane con il Modena.
“Una foto che mi piace tanto, anche per lo stile. Mi ricorda la mia carriera da calciatrice, lo scudetto vinto a Modena, un bellissimo ricordo”.
Con la Nazionale.
“Un tuffo nel passato, il primo mondiale del ’91 in Cina. Oltre che una
foto di repertorio è anche storica nel vero senso della parola, essendo
il primo mondiale femminile in assoluto. Noi c’eravamo, arrivammo nelle
prime cinque facendo un percorso importante. Quello che sta facendo ora
l’Italia femminile ricorda quello che fece la mia generazione, siamo
state delle pioniere per le generazioni successive”.
Con Carolina Morace.
“Qui è quando vincemmo con il Canada. Io e Carolina abbiamo vissuto
tantissime battaglie da compagne prima e da colleghe poi. Abbiamo
raccolto una soddisfazione immensa in questa occasione”.
Con Mia Hann.
“Lei è un’icona, un esempio, una fuoriclasse. Credo sia state una delle tre o quattro giocatrici più forti al mondo. Quando giocai contro di lei ero terzino in nazionale, dovetti marcarla ma non ci riuscii mai. Rivederla in età diversa all’interno della Roma, in due ruoli importantissimi, mi ha permesso di dirle tutto ciò che avrei voluto dirle da giovani”.
Momento di studio alla lavagna.
“Dimostra la nostra cura dei dettagli, mettendosi a tavolino con le giocatrici per delle spiegazioni uno a uno”.
Foto in treno.
“Torniamo da una trasferta, ci si ritrova a parlare anche in momenti
dove non è programmata una riunione tecnica, ci si può trovare in
qualsiasi momento. Si vede quanto le nostre giocatrici siano sempre
state disponibili, qualcosa che mi permette di ringraziare tutte le mie
ragazze che sono state incredibili e lo hanno dimostrato in qualunque
momento, facendo sacrifici e dando il tutto per tutto. Ci sono sempre
state”.
Gol di Agnese Bonfantini contro il Sassuolo.
“Qui ci troviamo al Tre Fontane, un momento bellissimo, Agnese è una
delle nostre giovani forti, incredibili. Ha segnato due gol in quella
partita, c’è stato un momento incredibile di condivisione con il nostro
pubblico. Abbiamo fatto un ulteriore step in avanti, una bellissima
emozione”.
Bernauer e Bartoli salutano i tifosi
“Dimostra l’unione della squadra nel non lasciare indietro mai nessuno. Sono state bravissime”.
La sconfitta in Coppa Italia.
“Siamo uscite a testa alta, non si vedono atteggiamenti negativi o clima
pesante, le ragazze sono state fantastiche e siamo state eliminate da
una grandissima squadra. Un’esperienza che ci è servita tanto”.
L’esultanza della squadra.
“L’immagine di quello che siamo riusciti tutti insieme a costruire,
un’unione che è andata oltre le difficoltà del campo, tecniche,
tattiche, fisiche. Questo rappresenta l’AS Roma femminile”.
Allo Stadio Olimpico.
“Una grande emozione, abbiamo sfilato sotto la Curva. Posso soltanto
essere fiera e onorata di rappresentare una società così importante e
con una tradizione del genere”.
Con Baldissoni.
“Colgo l’occasione per ringraziare il presidente Pallotta, il
vicepresidente Baldissoni, tutta la dirigenza della Roma che ci ha
seguito, supportato e sostenuto. Non potevo desiderare di rappresentare
una società migliore, quello che è stato fatto come primo anno è
incredibile e nel futuro c’è questa voglia di diventare ancora più
determinanti in campo e nel panorama nazionale ma anche di voler essere
importanti in campo internazionale. Abbiamo tanta ambizione di poter
migliorare il nostro posizionamento ma anche di migliorare e di
costruire il nostro settore giovanile, la scuola calcio e la nostra
primavera. Dobbiamo far crescere tutto il movimento”.
Foto di squadra.
“La prima emozione, ho visto le ragazze calpestare l’erba di Trigoria
per la prima volta. C’è tutto lo staff, devo ringraziare tutti dal
magazziniere ai dottori, dai collaboratori tecnici ai fisioterapisti.
Senza di loro non sarei stata nessuno, non avrei potuto fare niente.
Tutto quello che abbiamo raggiunto è merito di un lavoro di squadra”.