• ROMA-CSKA SOFIA: LE PAGELLE **Burdisso una sicurezza **Juan e Vucinic non al top

    01/10/2009 - 0:00

    dallo Stadio Olimpico di RomaFederico Scarponi
    Due gol in 4 minuti nella prima frazione di gioco per archiviare la pratica bulgara e guadagnare i primi tre punti di questa fase a gironi dell’Europa League. Sostituito il direttore d’orchestra, inizia finalmente a cambiare anche la musica suonata da una squadra finora in evidente crisi d’identità. Bene la linea verde Motta-Cerci-Okaka, con il perugino autore della  rete che sblocca il risultato. Burdisso la solita sicurezza. Juan e Vucinic un po’ appannati e non al top della condizione. 
    JULIO SERGIO 6: passa una serata abbastanza tranquilla. Si guadagna la pagnotta al 27’ con un tempestivo intervento in uscita bassa su Stoyanov che consente a Riise di spazzare la palla sulla riga di porta ed evitare l’1-1 dei bulgari. 
    MOTTA 6,5: con Cicinho e Cassetti fermi ai box la scelta sulla corsia di destra è obbligata. Ma è una scelta fortunata. Si rivede il Motta degli esordi in giallorosso: attento quanto basta in fase difensiva, prezioso con i suoi anticipi per rilanciare i contropiedi giallorossi. Dai suoi piedi parte l’assist per il gol di Okaka e il pallone dal quale scaturisce l’azione che porta alla seconda rete della Roma targata Perrotta.
    BURDISSO 7: c’è chi lo definiva un bidone, niente di più che uno scarto dell’Inter. Partita dopo partita si sta dimostrando giocatore vero. Fondamentale il suo recupero al 55’ su Stoyanov che mette in mezzo una palla insidiosissima. Maradona probabilmente non l’ha mai visto giocare perché lasciare fuori Nicolas in questo momento è un vero delitto soprattutto alla luce delle ultime sconcertanti prestazioni della retroguardia della Selecciòn.
    JUAN 6: Ranieri e l’indisponibilità di Mexes lo costringono a fare gli straordinari: quarta gara in 12 giorni. E se non è un record per lui, poco ci manca. Un po’ sottotono, va troppo facilmente in difficoltà sui tagli in verticale degli attaccanti bulgari. Ha un evidente bisogno di rifiatare.
    RIISE 6,5: polmoni d’acciaio e tanto cuore. Lavora bene il boscaiolo norvegese sulla fascia sinistra, che percorre centinaia di volte. Ha la colpa di mettere in difficoltà in un paio di occasioni la retroguardia capitolina, scattando in ritardo sul fuorigioco chiamato dai compagni. Si fa perdonare al 28’ salvando sulla linea di porta un gol praticamente incassato.
    CERCI 6: la buona prestazione individuale nella deludente prova collettiva di Catania, gli vale la conferma in Europa. Si presenta subito al 2’ con un sinistro al volo dal limite dell’area – su imbeccata di Okaka – che termina di poco a lato. Reattivo, voglioso avrebbe meritato il gol. Gioia di cui si priva da solo al 67’ fallendo un facile colpo di testa nell’area piccola su splendido cross vellutato di Riise. Nella ripresa cala vistosamente e commette qualche errore di troppo.
    DE ROSSI 6: gioca e recupera tanti palloni. Qualcuno ne sbaglia. Dirige il traffico nella metà campo affiollatissima della prima frazione, trovando spesso il cambio di gioco che consente alla Roma di far respirare la manovra. Fa filtro quanto può. Durante i primi quarantacinque minuti cancella letteralmente dal campo Ianev. Manchev gli gira a largo e riesce così a trovare il modo di rendersi pericoloso. I ritmi non sono ancora  quelli cui ci ha abituato. Ma sta tornando Capitan Futuro.
    PIZARRO 6: troppo spesso impreciso, sbaglia passaggi elementari. Ogni tanto si ricorda di avere piedi buoni. Pennella due palle deliziose nel cuore dell’area: la prima manda a segno Perrotta, la seconda smarca Vucinic che non concretizza scaricando un violento destro sulla parte esterna della rete. Prestazione altalenante come la Roma di questo inizio stagione.  
    PERROTTA 6,5: spostato sulla fascia sinistra, conferma ancora una volta quelle che sono le sue qualità migliori: tanta corsa, duttilità tattica e la capacità di proporsi in velocità con estrema efficacia. Gioca a tutto campo recuperando palloni. e dando dinamismo  alla manovra giallorossa. Corona una buona prestazione capitalizzando l’assist di Pizarro. Dà il colpo del K.O. al CSKA. 
    OKAKA 6,5: schierato dal primo minuto per far rifiatare il capitano, l’ariete giallorosso corre lotta per tutta la gara riuscendo persino a trovare la sua prima rete all’Olimpico, che mette in discesa la partita. Non delude Ranieri che sembra voler puntare molto su di lui.
    VUCINIC 5,5: orfano di Totti, sembra spaesato. Gioca – male – solo un tempo, non riuscendo mai ad incidere. Pochi isolati sprazzi di gioco. Vorrei ma stasera proprio non posso. Certamente lontano dalla forma migliore, rischia che il suo digiuno iniziato lo scorso 30 luglio si prolunghi ad oltranza. 
    MENEZ 5: tanto talentuoso quanto irritante. Quando Ranieri parlava di “mancanza di esperienza per giocare in un campionato come il nostro” sicuramente si riferiva proprio a questo. Troppo spesso spreca le sue immense qualità in uno sterile sfoggio di tecnica. Riesce oltretutto a beccarsi un’ammonizione incomprensibile per proteste a 30 secondi dal termine. Immaturo.
    TONETTO SV: si rivede dopo molto tempo. Qualche minuto per il terzino sinistro per riassaporare il sapore del campo.
    ANDREOLLI SV: prestazione non giudicabile. Prima con Spalletti ora con Ranieri, non sembra esserci molto spazio per il giovane difensore ex Inter. Il suo nome già figura sulla lista dei partenti…RANIERI 6,5:  La Roma inizia a somigliare al suo allenatore. Meno fumo, più arrosto. Squadra solida e arcicna, che non molla mai e pressa a tutto campo. Ora, per completare la metamorfosi, bisogna trovare anche un briciolo di continuità. Per la prima volta dall’inizio della stagione chiude senza subire gol. Qualcosa sta cambiando. Forse la cura è quella giusta.

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