Roma, Carles Pérez è il tuo super-sub: è il miglior giallorosso per dribbling nell’ultima mezz’ora di gioco

Redazione RN
28/05/2020 - 17:50

Foto Getty
Roma, Carles Pérez è il tuo super-sub: è il miglior giallorosso per dribbling nell’ultima mezz’ora di gioco

CARLES PEREZ SUPERSUB – Manca sempre meno alla possibile ripartenza della Serie A che, dopo lo stop causato dall’emergenza Coronavirus, dovrà essere completata con un rush finale durante l’estate. Il campionato, se ripartirà come sembra, dovrà fare i conti con una serie di limitazioni e norme di sicurezza che permetteranno il regolare svolgimento e la conclusione della competizione. Non ci sarà solo questo però, perché per proteggere maggiormente lo stato fisico dei calciatori l’IFAB (l’ente che può decidere cambiamenti nelle regole del gioco del calcio) ha accettato la richiesta della FIFA di modificare temporaneamente la regola delle sostituzioni, portandole da tre per squadra a cinque. Un cambiamento storico, che avrà solo una limitazione: i cinque cambi, per evitare troppe perdite di tempo, dovranno essere effettuati in tre slot. Un ritocco del regolamento che porterà molti allenatori a sfruttare con più costanza la figura del ‘super-sub’. La Roma anche avrà il suo e, secondo le ultime uscite e le statistiche collezionate dal calciatore, molto probabilmente si affiderà al nuovo arrivato Carles Pérez.

Cos’è un super-sub e come lo utilizzano i club di Serie A

Super-sub, o super sostituto in italiano, è un termine che nasce in Inghilterra e indica un calciatore in grado di essere decisivo una volta entrato in campo a partita in corso. La parola viene spesso utilizzata nel cricket, ma non ha nulla a che vedere con il significato che gli viene assegnato nel mondo del calcio. Uno dei primi calciatori a cui è stata data questa etichetta è stato Ole Gunnar Solskjaer, attuale allenatore del Manchester United, che – proprio con la maglia dei Red Devils – realizzò 28 gol subentrando a Éric Cantona o Andy Cole. Ogni allenatore di un grande club, che solitamente ha la fortuna di avere un’ampia rosa a disposizione, cerca di sfruttare questa figura per stravolgere i ritmi e i piani della squadra avversaria durante l’ultima fase di gioco. Anche la Roma di Capello, con Vincenzo Montella, si serviva di questo aspetto tattico. Osservando più da vicino l’attuale stagione di Serie A, è possibile notare come tutte le prime quattro squadre posizionate in classifica hanno il proprio super-sub che, salvo imprevisti, sfruttano negli ultimi minuti di gioco. La Juventus ha Douglas Costa, che in campionato è entrato a gara in corso 8 volte su 14 partite disputate. Lo stesso vale per la Lazio, che ha fatto subentrare Caicedo per ben 10 volte. Anche l’Inter e l’Atalanta hanno i loro super sostituti e sono rispettivamente Alexis Sanchez (7) e Luis Muriel (13). Il super-sub è, quindi, un calciatore che solitamente svolge un ruolo offensivo e che viene utilizzato per produrre potenziali azioni da rete. Anche per questo Fonseca sembrerebbe aver trovato in Carles Pérez il suo possibile super sostituto.

Cosa aggiunge Carles Pérez alla Roma nell’ultima fase della gara

Carles Pérez ha vissuto questa stagione 2019/20 con le maglie di due club: il Barcellona e la Roma. In Spagna sia Ernesto Valverde che Quique Setién hanno sfruttato il calciatore a gara in corso, ma gli hanno concesso anche qualche partita da titolare. In giallorosso, invece, se non si considerano le due gare di Europa League contro il Gent (in cui ha anche siglato un gol), Paulo Fonseca ha sfruttato il calciatore solo facendolo subentrare nel secondo tempo. In tutte e cinque le partite di Serie A in cui è stato convocato, infatti, Carles Pérez ha giocato solamente nell’ultimo terzo della gara. Nelle partite contro Sassuolo, Bologna, Atalanta, Lecce e Cagliari ha collezionato complessivamente 123 minuti, con l’ultima giocata contro i sardi in cui è sceso in campo per circa un quarto d’ora: quella in cui ha avuto meno spazio in assoluto. Fonseca, non a caso, dalle sue mosse sembrerebbe aver già capito in quale modo potrà sfruttare lo spagnolo da qui fino a fine stagione e i numeri collezionati dal calciatore spiegano il perché: esaminando solo le 5 gare di campionato in cui è sceso in campo, Carles Pérez ha lo stesso numero di xG (quel dato statistico che traduce, sulla base della pericolosità delle azioni prodotte, il numero di gol che ci si sarebbe aspettato che una squadra o un giocatore segnasse) di Mkhitaryan ogni 90 minuti giocati. Il dato assume un valore maggiore se si pensa che in quelle cinque partite l’armeno è andato in gol ben 3 volte collezionando un minutaggio di gran lunga superiore a quello del compagno di squadra (360 minuti rispetto ai 123 dell’ex Barcellona). Il suo apporto alla fase offensiva della squadra è stato quindi importante. Da quando è in giallorosso, infatti, effettua più dribbling a partita (1.6) rispetto a compagni di squadra come Pastore (0.8), Pellegrini (1.3) e Mkhitaryan (1.2). Inoltre, se le partite di calcio contassero qualcosa solo dal minuto 60’ al 90’, Carles Pérez sarebbe uno dei calciatori più pericolosi di tutta la Serie A. Prendendo in considerazione solo quella frazione di tempo, l’ex Barcellona diventa il giocatore che ha tentato più dribbling nella Roma insieme a Zaniolo e il settimo dribblatore di tutta la Serie A, posizionandosi davanti a giocatori come Kulusevski, Ilicic e Douglas Costa. Paulo Fonseca ha così una pericolosa arma a disposizione che può portare imprevedibilità e freschezza nella manovra di gioco dalla mezz’ora in poi, praticamente tutto quello che è accaduto nel 4-0 che i giallorossi hanno rifilato al Lecce allo Stadio Olimpico lo scorso febbraio. In quella partita Carles Pérez fece il suo ingresso al 61’, totalizzando 29 minuti di gioco. In appena mezz’ora riuscì a sfornare un assist per Kolarov, giocando tra le linee contribuì all’azione che portò al gol di Dzeko e, con uno dei due tiri realizzati, andò vicinissimo alla sua prima rete in Serie A. L’esterno giallorosso, come ha dimostrato in Europa League, può comunque far bene partendo dal primo minuto, ma la strategia di Fonseca a questo punto sembra chiara, il suo è un duplice obiettivo: in Italia vuole sfruttare il calciatore a gara in corso per farlo abituare al campionato e, allo stesso tempo, può avere un pericoloso super-sub in grado di ribaltare ogni aspetto tattico della partita.

(Fonte dei dati: Transfermarkt, Whoscored, Understat)

Daniele Furii

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