Pradè torna a Roma tra dubbi e certezze

25/06/2008 - 0:00

 
La spedizione milanese di Pradè e Baldini si è conclusa con qualche dubbio e parecchie certezze. I due hanno ripreso l’aereo alla volta di Fiumicino nel pomeriggio, soddisfatti per aver portato a termine la gran parte degli obiettivi prefissati. Su tutti l’acquisto a titolo definitivo di Loria, deputato a raccogliere il vuoto lasciato da Ferrari, per una cifra di due milioni ed ottocentomila euro. Oltre al 32enne difensore, è stato ingaggiato Arthur quale nuovo vice Doni, per 750 mila euro. Di contro, al Siena andranno Curci in compartecipazione, per un valore di 1,75 milioni, e Barusso in prestito gratuito. Separatamente è stato riscattato dal club toscano il restante 50% di Galloppa, quantificabile in 1,75 milioni. Al saldo di tutte le operazioni, la Roma dovrà versare nella casse di Lombardi Stronati 50 mila euro. Non male. Loria ha firmato un triennale da 600mila euro netti a stagione; Arthur un biennale da circa 170 mila netti all’anno. Con l’Inter, nel frattempo, è stata rinnovata per un altro anno la comproprietà di Andreolli, così come è stato fatto con il Castel di Sangro per Seppani e con la Samb per Pistillo. Roma e Grosseto non hanno trovato un’intesa per Freddi: si andrà alle buste che verranno aperte domani a mezzogiorno. Greco è stato riscattato dalla società giallorossa per 150 mila euro dal Verona. Esposito è diventato a tutti gli effetti calciatore del club di Trigoria, che corrisponderà 350 mila euro al Cagliari e manderà il giovane Magliocchetti oltre il Tirreno in comproprietà per 516 euro.
 
Pur avendo archiviato in bello stile le problematiche relative al futuro di tanti ragazzi legati alla Roma, Pradè avrebbe voluto dare quantomeno una scossa ad un’altra trattativa vitale per il prosieguo del calciomercato in casa romanista. Quella finalizzata al trasferimento di Mancini alle dipendenze di Mourinho. La negoziazione avanza a piccoli, impercettibili passi. Talvolta appare ferma. Oggi è saltato l’appuntamento tra i dirigenti delle due società. Impossibile che sia stato aggiornato a domani. Se ne riparlerà, ma la questione scotta perché la cessione del brasiliano è la chiave per arrivare all’attaccante tanto voluto da Spalletti. La Roma per l’esterno di Belo Horizonte chiede 15 milioni in contanti, l’Inter è disposta a staccare un assegno al massimo da 10/13. Le parti sono distanti. E non poco, ha confermato l’ad nerazzurro Paolillo. Anche perché non è un segreto che al nuovo tecnico interista piaccia il suo connazionale Quaresma. Non è da escludere quindi che il club di via Durini possa acquistare l’esterno del Porto rinunciando così a Mancini, col il quale peraltro è stato già raggiunto un accordo. Pradè e Branca si rivedranno con tutta probabilità tra all’inizio della prossima settimana.
 
Come si diceva, la Roma ha bisogno dei proventi della vendita di Mancini. Con quei soldi andrà alla ricerca di un centravanti o di una punta esterna. Oppure di entrambi. Huntelaar è il preferito da Spalletti. In seconda fila partono Gomez, Gomis e Saha. Mutu è il sogno, capace di giostrare anche sulla fascia. Il tecnico di Certaldo, però, si accontenterebbe di Iaquinta e/o di Di Natale, suoi pupilli ad Udine. Ma anche di Kewell. Intanto, la Juventus – scrive l’Ansa – sarebbe pronta a mettere sul piatto della bilancia proprio il campione del Mondo ed un conguaglio in denaro per arrivare ad Aquilani. Ma da Trigoria fanno sapere di non avere alcuna intenzione di cedere la mezzala (sinistra) di Talenti. Una certezza per tutti. Anche e soprattutto per Pradè. Reduce da un Milano-Roma che in fin dei conti ha portato con sé più certezze che dubbi. O no?

 
Benedetto Saccà

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...