Poco peso all’ambiente, lavoro quotidiano e colloqui con i leader: il metodo Mou sbarca a Roma
METODO MOURINHO – Passano i giorni dall’annuncio ufficiale, l’arrivo nella capitale si avvicina e la curiosità sulla nuova Roma di Mourinho aumenta sempre di più. Per lo Special One l’ambiente, la città, la quotidianità sono il contorno. Per lui il metodo di lavoro è incentrato soltanto sui giocatori e sull’allenamento.
Al Tottenham il leader erano Kane e Sissoko. Alla Roma Pellegrini e Dzeko?
Come sempre accaduto nella sua carriera, una volta arrivato individua i suoi leader. Al Tottenham, come scrive La Gazzetta dello Sport, ne aveva quattro. Tra questi c’è il capitano Harry Kane che dà l’esempio “anche solo per come si comporta e lavora. Inevitabile pensare con chi farà il primo colloquio con la Roma: Lorenzo Pellegrini. Un leader dello spogliatoio inglese, poi, era Moussa Sissoko, giocatore di esperienza e personalità, guida carismatica del gruppo. Alla Roma sa già dell’importanza di Dzeko e gli sarà bastato vedere gli applausi del gruppo al derby. Discorso identico per uno dei più talentuosi che aveva il Tottenham: Dele Alli. Mourinho davanti a tutta la squadra gli disse di aver capito che non ama allenarsi bene ma poi cerca di spronarlo. Per età e talento un parallelo può essere fatto con Zaniolo, sempre al centro dell’attenzione dei media. Il portoghese lo ripete sempre: non vuole bravi ragazzi, ma una squadra di “bastardi. Le brave persone non vincono i trofei e nella storia ci si resta solo se si vincono i trofei“…
Leggi anche:
CALCIOMERCATO ROMA: PIACCIONO DIMARCO E AKE’ PER LA DIFESA
Tutti i commenti
Liedholm comunque era tutto fuorché un bastardo, e così la sua squadra. Serveno personalità e qualità, questo sicuro
Pellegrini e Dzeko leader? AHAHAH! Ma dove? Ma quando? Sono solo due conigli bagnati…
Vai sergè, facce te na bella lezione de leadership!
FORZA ROMA!