Petrachi: “Ero preparato alle difficoltà, ma non alle calunnie. Certe cose dovrebbero rimanere negli spogliatoi” (VIDEO)

Redazione RN
13/02/2020 - 7:04

Petrachi: “Ero preparato alle difficoltà, ma non alle calunnie. Certe cose dovrebbero rimanere negli spogliatoi” (VIDEO)

PETRACHI ROMA CONFERENZA – Oggi alle 14.15 a Trigoria si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dei 3 nuovi acquisti della Roma: Roger Ibanez, Gonzalo Villar e Carles Perez. Accanto a loro c’era anche il DS Petrachi. Ecco dunque le parole del dirigente giallorosso.

Da Trigoria
Alessandro Tagliaboschi

Petrachi ribadisce che questo per la Roma è l’anno zero in conferenza

“Io alla mia prima conferenza dissi che per la Roma era al famoso anno zero. Sono stato chiamato dalla proprietà per cercare di provare a recuperare quelli che sono stati gli errori fatti negli anni precedenti. La Roma ha fatto una vera e propria rivoluzione. Vorrei ricordare a tutti che la Roma ha fatto uscire 20 giocatori e ne ha presi 14. La Roma non compra giocatori a 70 milioni, io con questi soldi ho comprato 7 giocatori. Quando ci sono le rivoluzioni qualcosa può venire bene e qualcosa male. Oggi chiedo un filino di pazienza, ma credo che questa squadra abbia dei valori. Abbiamo diversi ragazzi del 98′ e del 99′, devono capire e crescere con alti e bassi. Nell’arco di un triennio cerchiamo di ottenere risultati importanti”.

Petrachi parla del momento difficile della Roma in conferenza stampa

“Sono consapevole che questo è un momento difficile, in cui secondo me abbiamo smarrito un po’ di umiltà. Forse la grande prestazione nel derby ci ha fatto volare troppo alti. Questa è una squadra che se gioca con intensità, voglia e cattiveria può mettere in difficoltà chiunque. Abbiamo sbagliato con Torino, Sassuolo e Bologna. Questo è un qualcosa che deve far riflettere tutti quanti noi. Dobbiamo fare di più e credere di più in quello che facciamo mettendoci più cattiveria e umiltà. Ci vuole del tempo, perché è una squadra giovane di ragazzi che si stanno conoscendo. Mi auguravo che le difficoltà non arrivassero mai, ma sono arrivate. Negli ultimi 20 giorni a livello di spirito e carattere questa squadra è venuta meno. Cercherò di far capire loro quanto è importante metterci questa sana passione e cattiveria che vogliono vedere i tifosi”.

Petrachi si lamenta delle calunnie dette dalla stampa

“Sicuramente non accetto le calunnie che a volte sui giornali escono fuori. Io ero preparato alle difficoltà, ma non alle calunnie. Ci sono tanti articoli in cui si dice per esempio: ‘Petrachi bacchettato da Dzeko che chiede più qualità’. Niente di più falso. Se deve dire qualcosa lo fa nello spogliatoio, essendo il capitano e il leader. Si dice che io sia stato convocato per essere messo alla prova dalla nuova proprietà. Io ho dovuto parlare delle possibili nuove spese della Roma. Molti di voi hanno marciato sulla mia possibile squalifica. In 30 anni di calcio ho sempre fatto tutto in modo leale e questo è stato ripagato. Avete detto che la società mi ha vietato di parlare perché parlo male, ho i lapsus… Siete bravi a vedere gli spifferi. Certe cose dovrebbero rimanere nello spogliatoio. Questo non è sano giornalismo. I panni sporchi si lavano in famiglia”.

Petrachi spiega il suo rapporto con i media di Roma in conferenza

“Io non mi sento nella comunicazione. Ma voi siete tanti, non posso fare figli o figliastri: o parlo con tutti o non parlo con nessuno. Credo che chi fa il mio lavoro più lo fa in silenzio più è redditizio. Io preferisco star zitto, non dare notizie, poi come oggi capiterà che sono pronto a confrontarmi con tutti voi e spiegare delle dinamiche. Non ho mai tergiversato o detto di non rispondere su qualcosa. Il mio modo di essere a livello lavorativo è questo. Se di tanto in tanto mi si chiede di fare una conferenza pubblica tutti insieme non mi tiro indietro, per parlare globalmente del circuito Roma. Ma se devo prendermi il caffè con uno per dargli la notizia prima io non lo faccio per tutti voi. Io cerco di essere leale e corretto con tutti, poi posso essere simpatico o antipatico”.

Il suo rapporto con Fonseca

“Volevo spiegare i problemi che abbiamo e che stiamo cercando di risolvere, tutti insieme con l’allenatore. Questa è un’altra cazzata, che c’è qualcosa tra me e Fonseca. Certamente Petrachi è fatto in questo modo, se c’è qualcosa che non va lo devo dire. Se non vedo la sana cattiveria e il senso di appartenenza, il sottoscritto entra nello spogliatoio e lo dice. Senza scavalcare Fonseca, ma a garanzia della società e dei tifosi che vogliono vedere una squadra che li rappresenti”.

Cosa è successo con il Sassuolo

“Dopo un 3-0 maturato in appena 45 minuti, mi è sorto spontaneo entrare nello spogliatoio e far capire che si stava facendo una prestazione penosa e che c’era da vergognarsi. Non vedevo la squadra che aveva messo 5 giorni prima sotto la Lazio. Io dopo aver detto ciò che pensavo mi sono messo da parte e ascoltato la ramanzina del mister alla squadra. Sono sempre nello spogliatoio e a contatto con i ragazzi. E’ legittimo che se c’è qualcosa, come ad esempio un 3-0 dopo 45 minuti, faccia sentire la mia voce e quella della società. Non c’è nessuna discrepanza. L’allenatore è il gestore di questo gruppo di ragazzi, ma se qualcosa va storto, essendo il responsabile dell’area tecnica, ho il dovere di dire ciò che penso”.

Le parole del ds giallorosso riguardo ai 3 nuovi acquisti

“Ai nuovi giocatori ho fatto capire dove sono arrivati. Perez l’ho chiamato il giorno dopo Sassuolo: ‘Sei arrivato alla Roma, una piazza passionale ma il giocatore deve metterci l’anima. Puoi essere mediocre tecnicamente, ma se ci metti l’anima li conquisti’. E gli ho detto che il suo ingresso in campo non mi è piaciuto. Credo in questi tre ragazzi e credo che ci possono dare grandi soddisfazioni e possono essere il futuro della Roma. Sabatini ha detto delle inesattezze su Ibanez. Ha detto che è venuto qui per più soldi. Non ha avuto un contratto al doppio rispetto a quello che garantiva il Bologna, il ragazzo prende gli stessi soldi. La sua è stata una scelta, voleva la Roma. Poi il futuro dirà chi aveva ragione”.

Petrachi sul mercato di gennaio

“Io credo che i giovani siano linfa per l’immediato e per il futuro. Le difficoltà nel lavorare nel mercato di gennaio sono state importanti, lo sanno anche i muri che un cambio di proprietà crea scompensi e problematiche, perché non sei padrone di fare come vuoi. Gennaio è complicatissimo, non è facile sostituire Zaniolo e Diawara e su questo siamo stati sfortunati. La mia idea allora è di prendere due ragazzi giovani su cui credo tanto come Villar e Perez, che credo daranno tante soddisfazioni. Ci sono operazioni che sono impossibili da fare a gennaio. Ho spiegato bene ai miei giocatori dopo Natale: ‘Signori miei può succedere qualcosa o no, voi dovete pensare a pedalare e far calcio. Non pensate che viene paperon de paperoni che ti dà il mondo per comprare chissà che’. Il mercato di gennaio non è stato quello di giugno, perché ci sono state delle criticità”.

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  1. Eccellente conferenza stampa. Complimenti a petrachi per la schiettezza leale con cui ha risposto a questi pennivondoli. Lo ho già scritto chiudete i cancelli di trigoria a questi sciacalli ed apriteli solo per noi tifosi. Semore e solo F. R.

    1. “La Roma ha giocato (nei mesi scorsi) il miglior calcio d’Italia…” No vabbè dai, questo sta facendo satira, che sagoma!

  2. Parole imbarazzanti di chi evidentemente non riesce a gestire la pressione.
    Dopo il mercato fatto a giugno e a gennaio sarebbe meglio non presentarsi davanti alle telecamere,
    ma la cosa più vergognosa è il reiterare questo termine: “omertoso”, uno schifo.
    Nota di merito Biafora che si scusa non si capisce per cosa: se fai il tuo lavoro bene non c’è mai bisogno di scusarsi.

  3. Conferenza nel complesso abbastanza ridicola, con vette esilaranti: “la Roma ha giocato il miglior calcio d’Italia” ha detto, ma che partite vede costui? 7 acquisti da 10 mln. l’uno e ne avresse preso uno buono…

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