Pallotta e tifosi, quando i punti di vista sono differenti

Alessandro Tagliaboschi
16/01/2018 - 10:50

Pallotta e tifosi, quando i punti di vista sono differenti

PALLOTTA TIFOSI ROMA – Dalle parole al convegno londinese a cui ha partecipato James Pallotta alla contestazione dei tifosi, condita da murales e striscioni esposti per la città, il passo è stato breve. Oggi è arrivata la replica del patron giallorosso, motivato anche dalla lettera firmata gruppo ‘Roma’. Ma dal 27 agosto 2012, giorno in cui è diventato il 23esimo presidente giallorosso, il tycoon e una parte della tifoseria romanista hanno spesso dimostrato di avere diversi punti di vista su alcune questioni. Ecco un recap di quanto successo negli ultimi 5 anni e mezzo:

  • Maggio 2013: il 23 maggio, pochi giorni prima della finale di Coppa Italia contro la Lazio, la Roma lancia il nuovo stemma che prevede la scomparsa della storica scritta ‘ASR’. La novità ai tifosi, specie a quelli di curva, non piace. “Sembra quello dei falsi sulle bancarelle”, “Cancellata la nostra storia”, i commenti più ricorrenti nelle radio e sui social network . Con il passare del tempo, ‘No al nuovo stemma’ diventerà una vera e propria battaglia di una parte del tifo giallorosso, che viene portata avanti ancora oggi. Nella stessa giornata, il presidente giallorosso ricevuto dal Papa, porta in dono al Santo Padre la maglia dei Boston Celtics al posto di quella della Roma. Anche in questo caso il gesto non viene apprezzato. Dopo la sconfitta del 26 maggio poi, le polemiche si acutizzano con un clima fervente a Trigoria, con circa 200 supporters giallorossi che intonano cori contro Pallotta, dirigenza e giocatori.
  • 9 luglio 2013: la squadra rientra dalle vacanze, in casa giallorossa l’atmosfera è ancora molto pesante dopo la sconfitta con la Lazio in finale di Coppa Italia ed il patron statunitense viene accolto da uno striscione: “Pallotta prestanome”.
  • 17 agosto 2013: altra mossa insopportabile da parte del presidente per i tifosi giallorossi: la Juventus viene accolta a Trigoria per preparare la sfida di Supercoppa Italiana.
  • 11 maggio 2014: è il giorno di Roma-Juventus. Pochi giorni prima però, l’attenzione era calamitata nelle aule di tribunale dove Daniele De Santis, ultrà giallorosso accusato della morte del tifoso del Napoli Ciro Esposito, viene condannato a 26 anni di reclusione per omicidio. La Sud resta in silenzio durante il match contro i bianconeri, mostrando striscioni di solidarietà nei confronti di ‘Gastone’ e di astio verso la tifoseria partenopea. Il presidente Pallotta non gradisce il comportamento dello zoccolo duro del tifo giallorosso ed in una nota afferma: “‎Vogliamo ringraziare i tifosi che sono stati al nostro fianco oggi. Ci dispiace, invece, che altri abbiano deciso di non supportare la squadra. Ci saremmo attesi che nel corso di questa grande stagione tutti i tifosi volessero onorare gli sforzi e i traguardi dei nostri giocatori e della Società. I tifosi dovrebbero sostenere la squadra piuttosto che altri interessi. Ci auguriamo di continuare a costruire una grande Roma e invitiamo tutti ad unirsi a noi” . Nota ovviamente non condivisa dagli ultrà.
  • 7 ottobre 2014: ancora Juventus-Roma e stavolta però le polemiche si spostano sul rettangolo da gioco. L’arbitraggio di Rocchi non piace ai giallorossi, con Garcia che esibirà l’ormai famoso gesto del violino e che a fine gara affermerà: “A mente fredda questa partita fa veramente male al calcio italiano”. Di avviso diverso il fondatore della Raptors Group: “Dovremmo fare tutti un respiro profondo e calmarci un po’. Il calcio è un gioco che va a mille all’ora e a volte emergono errori e controversie: questo è un discorso valido per tutti”. I tifosi non gradiscono, convinti che il presidente non sia in linea con gli umori ed i pensieri della piazza giallorossa.
  • 24 febbraio 2015: la Roma di Garcia è in difficoltà di gioco e risultati e più di qualche tifoso storce il naso, caldeggiando un cambio di panchina. Pallotta non ci sta e sbotta: “I veri tifosi non criticano, Rudi è quello giusto”. In questo caso sui social e sulle radio, i supporters capitolini criticano la visione del tycoon, secondo cui essere tifosi vuol dire non poter contestare l’andamento della squadra.
  • Aprile 2015: Gli striscioni per la morte di Ciro Esposito? Non è giusto per tutti i nostri tifosi essere infangati da pochifucking idiots and assholes (fottuti idioti e stronzi, ndr) che frequentano la Curva Sud”. Così si esprime James Pallotta ai microfoni di Roma Radio e scoppia un vero e proprio putiferio, con il comunicato della Curva Nord: “Meglio essere fucking idiots, piuttosto che fucked idiots” e striscioni apparsi nei giorni successivi (“This fucking idiot gonna pay you mother Fucker!” e “Idiots”). Il tutto culmina con la Curva lasciata vuota in occasione di Roma-Atalanta.
  • 9 dicembre 2015: prima della partita contro il Bate Borisov i tifosi attaccano la proprietà, in seguito alla notizia di divisione della Curva con barriere: “Noi non siamo americani” uno degli slogan più utilizzati, per poi mostrare durante la partita della Youth League della Primavera di Alberto De Rossi lo striscione ‘Hungry for money’.
  • 17 gennaio 2016: si continua a contestare la decisione di apporre barriere in curva e nella notte appare uno striscione vicino lo stadio Olimpico: Un Presidente assente: Gabrielli divide e nessuno fa niente!”.
  • 11 giugno 2016: Spalletti riporta la Roma in Champions League, ma arriva subito una cessione illustre: Pjanic si trasferisce alla Juventus. L’ira dei tifosi sui social e nelle radio, si divide equamente verso calciatore e proprietà.
  • 14 luglio 2017: un anno di tregua ‘armata’ tra le due parti, fino al ritiro di Pinzolo: sono arrivate le cessioni di Rudiger, Paredes e Salah ed il mercato giallorosso stenta a decollare. Durante il ritiro, a margine della partita tra Roma e Slovacko, tra gli spalti appaiono degli striscioni di protesta: “Curva Sud e Pallotta: mai stati uniti!” “Pallotta: facci un favore… Diventa romanista”.
  • 11 gennaio 2018: Il presidente giallorosso è protagonista a Londra al meeting Leaders in Sport, dove illustra ai presenti il progetto dello Stadio della Roma. “Chi ha mai assistito ad una partita in Italia? Sapete com’è un derby tra Roma e Lazio? Nel Nord Italia non litigano molto, non è così, ma al Sud… come Napoli, Roma… I problemi di sicurezza sono davvero significativi. Abbiamo chiesto se potessimo portare telecamere ad alta definizione all’interno e le abbiamo comprate noi per iniziare a vedere chi è che crea problemi”, le sue parole che scatenano l’ira dei tifosi che il giorno dopo a Tor Di Valle lasciano degli striscioni: “Pallotta spia vattene via” e “PallottaU$A e getta”. Pallotta ha poi provato a smorzare la polemica: “Non ho attaccato i tifosi della Roma e non accetto manipolazioni da parte dei media”.

Alessandro Tagliaboschi

 

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    1. Ti voglio sentire se tra 5 anni, la Roma vince lo scudetto nel nuovo stadio. Poi, dirai, ‘Grazie, Presidé!’ Gente come te non merita.

      1. dove prendi le certezze che senza Pallotta stavamo peggio? Unicredit ha deciso di darla a lui ma se non era governata dalla Lega stavamo in mano a qualche arabo coi soldi veri (sono parole di Sawiris non le mie)

      2. tu stai male, intanto ne so passati 8 guardando gli altri vincere, vendiamo i migliori e non abbiamo un soldo per fare mercato. La cosa che fa più male è che a lui non frega nulla della Roma calcio e tu gli vai pure dietro. Ci vediamo tra 5 anni al circo massimo

      3. Quanto hai vinto con gli altri? ed in quanto tempo? e che fine stava a fare la Roma? A Roma siamo buoni solo a fare i piagnoni, piuttosto sosteniamo la squadra e diamoci da fare che Roma sta diventando sempre più quartiere malfamato altro che città, e questo anche grazie ai piagnioni buoni solo a blablablare

  1. ….l’importante è diventare proprietario dello stadio altrimenti lascio 😉 Dichiarazioni agghiaccianti, si vede che è attaccato alla maglia ahahah!

  2. Secondo te come pensa di riempire lo stadio che vuole costruire? Se invece ti riferisci ai mascalzoni che gettano petardi, fanno cose che originano multe e divieti per la Roma, credo che interessino molto a questa Società, come si evince dall’intervento di Pallotta a Londra.

    1. gettano petardi? hai sentito Agnelli dopo Juve – Toro in cui sono rimasti feriti 10 tifosi granata? Hai sentito Moratti dire Idiots agli interisti dopo aver lanciato uno scooter dal 2° anello? Ovunque c’è delinquenza ma si vince comunque. Le multe le pagano tutti, è un pò come parcheggiare in seconda fila, ti capita mai? Perchè solo nel calcio vogliamo essere puri? Questo è un buon finanziere che sta gestendo male il brand Roma, tutto qui. La storia di un club la fanno i calciatori e i presidenti che investono per fare una grande squadra. Tra qualche anno lui sarà ricordato come il presidente sceriffo che non ha vinto nulla e si è riempito di mezze figure
      che non hanno prodotto alcun risultato.

      1. Se lo stadio si costruisce, Pallotta sará ricordato come il piú grande presidente della storia e gli faranno un monumento. Altro che sceriffo perdente. Ma ti rendi conto che non siamo la Juve??? Che vinciamo uno scudetto ogni 30 anni??

      2. I piu’ grandi presidenti per ora sono stati Sensi e Viola,perche’ ci hanno fatto vincere gli ultimi 2 scudetti.Per essere il piu’ grande deve vincerne almeno 2.Se riuscira’a fare lo stadio e non vincera’ nulla,come io credo,sara’ il piu’ grande paraculo della storia della Roma.Io non sono tra quelli che dicono che se ne deve andare,perche’ non c’è nessuno disposto a comprare e comunque ora non venderebbe. Ora che la possibilita’di fare lo stadio è reale,ed essendo questo l’unico motivo(legittimamente)per cui ha comprato la Magggica,non ha nessuna intenzione di vendere.Lo ringrazio perche’ ci ha salvato dal fallimento,ma farlo diventare il piu’ grande della storia,mi sembra davvero troppo.Come ripeto spesso,il tempo è galantuomo,chi vivra’ vedra’.

      3. Classico ragionamento italiano : Se rubano tutti posso rubà pure io no ? e che male c’è …

      4. allora meglio essere ipocriti e dire che solo a Roma non si gettano petardi, non capisco perchè vi siete fissati che essere romani o italiani ormai sia passato di moda. Per fortuna non siamo tutti così

  3. C’era un presidente che ci chiamava i “suoi ragazzi”.

    Questo mette solo telecamere e ci sberleffa. Speriamo se ne vada presto lui e tutta la sua combriccola di ciarlatani

  4. Non capisco quale sia il problema a mettere le telecamere… O avete qualcosa da nascondere, oppure non se spiega.
    Lanciate petardi? Ve fate le strisce de coca? Andate a fa cintate con le altre tifoserie?
    Per me questo non è sostenere una squadra di calcio…

  5. IL SIGNOR PALLOTTA (PURTROPPO PRESIDENTE DELLA A.S ROMA) per me rimane un grandissimo manipolatore disonesto e approfittatore a prescindere dallímpianto.se si fara´o meno……anzi preferisco di NO pur di non far godere queL pagliaccio di BOSTON e farmi 40 minuti a piedi come ai tempi dei sensi e alzare magari ogni tanto qualche trofeo, invece che farmi prendere per i fondelli caro metrostars

  6. Non è vero a che Roma non è mai vinto niente, semmai si è vinto poco.
    Tra la gestione Viola e Sensi ad esempio abbiamo vinto ben 11 trofei: 2 scudetti, 7 coppe Italia e 2 supercoppe italiane, per un totale appunto di 11 trofei. Con Pallotta siamo invece fermi a 0. Perchè non poterlo criticare per questo aspetto e chiedergli di piu? Penso sia interesse di tutti noi sperare che le cose vadano meglio, senza fare partiti. Forza Roma!

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