• PAGELLE di Roma-Manchester United: Pedro sente aria di Mourinho, Dzeko in Europa c’è. Darboe, che personalità

    Alessandro Tagliaboschi
    07/05/2021 - 7:10

    Foto Tedeschi
    PAGELLE di Roma-Manchester United: Pedro sente aria di Mourinho, Dzeko in Europa c’è. Darboe, che personalità

    PAGELLE ROMA MANCHESTER UNITED – La Roma non riesce nell’impresa di ribaltare il 6-2 di Old Trafford, ma vince 3-2 allo Stadio Olimpico contro il Manchester United nel ritorno della semifinale di Europa League. Una buona prestazione per i giallorossi che probabilmente avrebbero meritato anche qualche gol in più, considerate le tante occasioni avute e sciupate o parate da De Gea. Per i ‘Red Devils’ doppietta di Cavani, mentre per la squadra di Fonseca a segno Dzeko, Cristante e Zalewski. Ecco le pagelle della sfida.

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    Le pagelle di Roma-Manchester United

    MIRANTE 6. Un buon intervento per tempo e poco più. Sicuramente meglio di Old Trafford. Non che ci volesse tanto…

    KARSDORP 6,5. Può essere più lucido e servire Pellegrini nel primo tempo quando ruba, in modo astuto, la palla a Shaw dentro l’area. Vince a mani basse il confronto con il collega dello United, nonostante oggi avesse più compiti difensivi considerata la presenza di Bruno Peres a sinistra. Il migliore a Old Trafford, uno dei più positivi oggi. In costante miglioramento.

    SMALLING 6. Qualche difficoltà quando si ritrova palla al piede a dover impostare, ma nel complesso gioca una buona mezz’ora. Poi i soliti problemi fisici e alza bandiera bianca. Chissà che non sia la fine di questa maledetta stagione.

    IBANEZ 5. Fa arrabbiare e non poco Mancini per gli errori di marcatura su Cavani. E poi, non può essere una casualità, se è lui a tenerlo in gioco in occasione del gol che chiude ogni tipo di velleità di impresa per la Roma. Involuzione continua.

    PERES 6. Non riesce a far male quando va in avanti, e con Karsdorp spesso bloccato è un problema, ma regge bene il confronto con Wan-Bissaka e difficilmente va in difficoltà.

    MANCINI 5,5. Il paradosso: meglio a centrocampo che in difesa. Torna a fare il mediano, ruolo interpretato splendidamente a metà della scorsa stagione, e lo interpreta divinamente: tempi giusti di pressione, ricerca costante del recupero palla in zona offensiva e buone intuizioni in fase di impostazione. Smalling lo costringe a tornare in difesa e fatica, anche perché Ibanez non lo aiuta affatto. E, infatti, si arrabbia, lo sgrida, ma serve a poco.

    CRISTANTE 7. Se contro la Sampdoria il ritorno a centrocampo si era rivelato al fallimento, oggi Cristante ricorda a tutti perché quello è il ruolo con cui aveva convinto la Roma a puntare su di lui. Il secondo tempo di oggi è uno dei migliori disputati da quando è nella Capitale. Segna il gol che per qualche secondo regala una flebile speranza di impresa ed è uno degli ultimi a mollare.

    MKHITARYAN 6,5. Tanto volume di gioco creato, ma merita mezzo voto in meno per le tante occasioni avute e non sfruttate. Peccato, perché la prima di testa dopo pochi minuti poteva aprire scenari inaspettati.

    PELLEGRINI 6,5. Come Mkhitaryan, crea tanto gioco ed è sempre presente nella manovra offensiva giallorossa. Tante giocate pulite e intelligenti: una bella prestazione per dimostrare e confermare di essere un perno per la Roma del futuro. Anche quella di Mourinho.

    PEDRO 7. Un sussulto in una stagione difficile. Sempre nel vivo del gioco, vivace, guida tutto il reparto offensivo e trova l’assist per il gol del pareggio di Dzeko. Sarà l’aria di Mourinho, l’allenatore che tanto lo volle al Chelsea per poi allenarlo solo pochi mesi.

    DZEKO 7. Al di là di come andrà il futuro, di Dzeko si ricorderà la costante presenza decisiva nelle notti europee. Anche oggi mette in campo tutto il repertorio tra duelli aerei vinti (3 su 4), tante sponde utili e anche il gol. Prova anche a riaprirla con un grande colpo di testa, ma De Gea si salva in modo clamoroso. Poteva riaprire un sogno, come spesso ha fatto in 5 anni di Roma.

    DAL 30′ DARBOE 7. Il giovane che entra con la personalità da veterano. Una storia già sentita molte volte, ma sicuramente più rara quando si gioca contro il Manchester United. La partita di Darboe è un manifesto di personalità e ragionata sfrontatezza e i numeri non mentono: 94% di passaggi riusciti e ben 7 duelli vinti su 9. Se il buongiorno di vede dal mattino…

    DAL 70′ SANTON 5,5. Fa peggio di Bruno Peres, il ritardo di condizione rispetto ai compagni è evidente.

    DAL 77′ ZALEWSKI 6,5. Ha meno tempo per farsi vedere rispetto a Darboe, ma si regala il primo gol tra i professionisti, aiutato dalla deviazione di Telles.

    DAL 77′ MAYORAL SV. Si vede poco, anzi, quasi per niente.

    FONSECA 6,5. Una Roma generosa, vogliosa di riscatto e con le idee chiare gioca una bella gara di ritorno contro il Manchester United, dopo lo scempio del secondo tempo di Old Trafford. C’è, però, la fotografia di un’intera stagione: troppo facile prendere gol ed estremamente difficile farli. La scelta di puntare su Darboe e Zalewski a partita iniziata viene premiata con un ingresso più che positivo dei due giovanotti.

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    1. Di più da questa partita non si poteva chiedere.
      La qualificazione era stata compromessa nel secondo tempo di Manchester.
      Duole dire che anche oggi Fonseca abbia inciso in negativo ritardando la sostituzione di Peres e favorendo in questo modo il 2-2 che ha chiuso i giochi.
      Però tutti sono usciti con la maglia sudata e dopo aver dato tutto.
      Ora voltare definitivamente pagina

    2. I migliori per i RED DEVILS De Gea e Cavani. Per la ROMA ZALEWSKI e DARBOE. Quest’ ultimo ha rilasciato una magnifica intervista: ragazzo d’ Oro generosamente aiutato dal Mondo Scout. Entrambi meritano la Prima Squadra e quindi confido nel Mou anche per altri Primavera. Sempre valido DZEKO e difesa Giallorossa quasi sempre ferma su Cavani. 13 GOL IN DUE PARTITE: IL CALCIO MIGLIORE !

    3. Voglio dare 10 a Fonseca dopo lo 0 per le partite con Torino e Cagliari. Mai una parola fuori posto e grande stile anche ora. Si è visto che le parole usate dai Friedkin nell’annuncio della conclusione del contratto a fine stagione avevano una sostanza. È un allenatore che ha leadership ma credo possa portarsi dietro da questa esperienza che il coraggio si basa sull’addestramento e su allenamenti ad alta intensità, e su un gioco più rapido. La Roma non ha mai tenuto il gioco in tutte le partite con le squadre migliori e si è sempre smarrita in situazione di svantaggio. Sono certo che la prossima esperienza sarà molto positiva per lui e che JM partirà dalle cose viste stasera come in altre sette-otto partite ben giocate che ci avevano fatto sperare.

      1. Alla luce di quello che dici, come fai a sostenere che Fonseca abbia leadership!?!?
        Come allenatore si è dimostrato pessimo, impossibile sostenere il contrario.
        Parla bene, è garbato ed è equilibrato?
        Bene, allora il suo posto è l’ufficio stampa, non la panchina!!! ?

    4. La fase difensiva di questa squadra, anche in una partita amichevole, fa orrore. Pensarci davvero bene prima di confermarla in blocco perché quello è forte, quell’altro è un prospetto, uno ricorda Aldair e l’altro Sergio Ramos…Per parte mia comprerei uno ma anche due centrali nuovi di zecca…

    5. un allenatore presuntuoso e narciso, della serie “il calcio sono io”
      Se si fosse messo a fare le barricate il secondo tempo a Manchester forse ce lo saremmo potuto giocare.
      se non avesse fatto il sergente di ferro con dzeko Probabilmente avremmo avuto da parte sua un campionato In linea con gli altri e ci avrebbe portato qualche punto in più per la corsa per la Champions.
      Purtroppo Con il portoghese sono stati due anni persi ,E non mi si venga a parlare che ci ha portato in semifinale di Europa league, come al solito sugli annali non vengono scritti quelli che arrivano in semifinale , ma quelli che le finali le vincono, il resto è fuffa

    6. 6.5 al Ns meraviglioso capitano ?????
      Ma che partita avete visto ?
      Ancora una volta ha dimostrato di essere un giocatore di serie c ma secondo me manco in serie c potrebbe giocare. Il primo gol di cavani parte da un suo errore che come al solito vuole fare il fenomeno, non si fa mai vedere tra le linee perché è uno che non ha personalità ( basta vedere il ragazzino Darboe ) entra verticalizza gioca semplice.
      Il grande capitano ancora una volta in una partita che non sia con Crotone e sparita completamente dal gioco , lo vedi solo quando deve tirare le punizioni e calci d’angoli ( qualcuno ci deve primo o poi spiegare come mai sempre lui, rimane un mistero calcistico ). Per il resto senza i 45 min di follia pura a Manchester saremo oggi a parlare di una finale.

      Via con tutti questi così detti giocatori e torniamo a tifare la Roma che corre e che emoziona ma vogliamo
      Un CAPITANO VERO. BASTA CON STA PIPPA.

    7. Mancini merita la sufficienza, ha svolto due ruoli e si è dannato l’anima con compagni come Bruno Peres e Ibanez costantemente a vuoto nelle marcature… Fonseca doveva subito togliere Peres al primo accenno di infortunio, il secondo gol è imperdonabile. Complessivamente buona prestazione d’orgoglio che dimostra come la mentalità sia la vera variabile decisiva. Avessimo giocato così a Manchester, avremmo magari perso 3-2, ma ce la saremmo comunque giocata fino alla fine.

    8. Secondo me il prossimo anno se Mou vorrà giocare col 4231 avremo Mancini in mediana, mentre i centrali saranno due tra Ibanez, Smalling, Kumbulla. Così risolviamo una serie di problemi, tra cui quello di avere in pianta stabile Pellegrini sulla trequarti (i due davanti alla difesa potranno essere Diawara, Cristante, Veretout, Mancini – direi che siamo coperti nel ruolo)

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