Numeri e curiosità. Riecco il Brasile d’Ucraina che spaventa la Roma. Ma ora un ex ‘brasiliano’ è giallorosso…

Redazione RN
11/03/2021 - 18:17

Numeri e curiosità. Riecco il Brasile d’Ucraina che spaventa la Roma. Ma ora un ex ‘brasiliano’ è giallorosso…

NUMERI E CURIOSITA’ ROMA SHAKHTAR – Ci siamo: è tornata l’Europa League. Per la Roma un passo importante per avanzare ai quarti di finale, ma per arrivarci bisogna battere i tosti avversari dello Shakhtar Donetsk. Nuovo scherzo del destino per Fonseca, che dopo il Braga ai sedicesimi si troverà davanti un altro pezzo del suo passato. Con entrambe le squadre il portoghese ha vinto dei trofei. Con la Roma ancora no. E l’unico rimasto a disposizione è proprio l’Europa League. Danzica è ancora lontana, la finale sarà il 26 maggio e le ‘big’ rimaste sono molte. Ma si sa: sognare non costa nulla…

Altra sfida contro gli ucraini: i precedenti

Ancora una volta le strade di Roma e Shakhtar si incrociano. Due club diventati rivali abituali nelle notti europee. I precedenti, infatti, dalla stagione 2006-07 sono ben 6 con 2 vittorie e 4 sconfitte. Si è partiti subito forte con un 4-0 in Champions nell’era Spalletti prima di incappare in 4 sconfitte consecutive. L’ultimo passo falso, però, praticamente 3 anni fa, è stato ininfluente: dopo il 2-1 in Ucraina, infatti, la Roma di Di Francesco agli ottavi di finale di Champions League sconfisse la squadra di Fonseca per 1-0 all’Olimpico con gol di Dzeko staccando il pass per i quarti. Di quel doppio confronto è iconico il ‘piedone’ di Bruno Peres: un salvataggio sulla linea decisivo a Donetsk ad Alisson battuto.

Una corazzata divora-trofei

Lo Shakhtar è diventato ormai famoso sia per i risultati strepitosi in campionato, che per una dimensione europea ormai approvata e certificata. L’apice gli ucraini l’hanno toccato nella stagione 2008/09 quando riuscirono a sollevare l’ultima edizione della Coppa Uefa (l’anno dopo cambiò nome in Europa League), battendo il Werder Brema in finale e guadagnandosi la Supercoppa Europea contro i giganti del Barcellona (poi persa). Il trofeo più prestigioso della storia arancio-nera si aggiunge ai 13 campionati ucraini, tutti conquistati nelle ultime 19 stagioni. A questi si aggiungono altrettante coppe nazionali e 8 supercoppe, che portano il palmares a 35 trofei. Dal ’97 in poi lo Shakhtar figura sempre e costantemente nelle competizioni europee: 15 le partecipazioni all’Europa League e 7 in Champions, in cui hanno centrato gli ottavi ben tre volte, arrivando anche ai quarti in un’occasione. Dunque dei veri e propri esperti in competizioni europee. Un altro dato, che si va ad aggiungere ai precedenti negativi, che dovrebbe bastare alla Roma per non sottovalutare il doppio impegno.

Fernandinho, Willian, Douglas Costa e tanti altri: storia dello Shakhtar verdeoro

Oltre all’ormai solida nomea di ‘avversario tosto’, lo Shakhtar da anni si caratterizza per la forte identità brasiliana dei suoi calciatori. Un vero e proprio Brasile d’Ucraina. Attualmente in rosa ce ne sono ben 11, oltre ai naturalizzati ucraini Marlos e Junior Moraes. Ma se un tempo gli ucraini acquistavano dal Brasile per lo più scommesse, ora il club è diventato una forte attrazione anche per i verdeoro più promettenti, che scelgono l’Ucraina come primo passaggio in Europa per puntare ai campionati più importanti. Lo testimoniano affari come Tete, giovane ala arrivata due stati fa per 15 milioni, e Maycon, acquistato dal Corinthians per 7 milioni. Tantissimi i carioca che hanno vinto con lo Shakhtar per poi essere venduti a peso d’oro alle big d’Europa. Molti di loro sono diventati veri e propri top player. Basta pensare a Fernandinho, ormai bandiera del Manchester City (che lo pagò 40 milioni). Ma anche Douglas Costa, venduto al Bayern per 30 milioni, e Willian, diventato stella nel Chelsea e ora all’Arsenal.

Anche Mkhitaryan nella lunga lista di ‘stelle’ passate da Donetsk

Brasiliano non è, ma gioca come (forse meglio) di loro. Si chiama Henrikh e di cognome fa Mkhitaryan e si, anche lui è passato da Donetsk. 106 presenze, 44 gol, 3 campionati, 3 coppe d’Ucraina e una supercoppa. Stesso identico palmares di Fonseca, ma qualche stagione prima. A testimonianza che lo Shakhtar cambia interpreti, ma rimane dominatore assoluto d’Ucraina.

Pietro Mecozzi

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...