Numeri e curiosità di Roma-Verona. Dejà vu Dzeko: valigia già pronta come all’andata. E Juric prova a sfatare il ‘tabù dei tabù’…

Redazione RN
31/01/2021 - 7:44

Foto Tedeschi
Numeri e curiosità di Roma-Verona. Dejà vu Dzeko: valigia già pronta come all’andata. E Juric prova a sfatare il ‘tabù dei tabù’…

NUMERI E CURIOSITA’ ROMA VERONA – Si alza il sipario sul girone di ritorno della Serie A. La Roma ospita il Verona di Juric all’Olimpico, nel posticipo serale di domenica (ore 20.45). Tra il caso Dzeko-Fonseca e il calciomercato, con Reynolds ed El Shaarawy pronti ad essere ufficializzati, i giallorossi cercano tre punti fondamentali per dare il calcio definitivo alla ‘solita’ crisi di gennaio e mantenere vive le ambizioni di altissima classifica.

Dove eravamo rimasti

Entrambe le squadre vengono da due vittorie. Ognuna importantissima a suo modo. Quella della Roma perchè arrivata all’ultimo secondo, contro lo Spezia grazie al gol di Pellegrini, dopo una settimana terribile a causa della sconfitta netta nel derby e dell’eliminazione in Coppa Italia pochi giorni dopo. Quella del Verona perchè arrivata contro un avversario prestigioso. Un 3-1 al Napoli convincente e meritato, che lancia il Verona, ormai non più sorpresa dopo stagioni ottime, all’ottavo posto a quattro punti dalla zona Europa League.

Dzeko torna a fare le valigie…con il Verona nel destino

Non sarà della partita, quasi sicuramente, Edin Dzeko. Si può dire che l’esperienza giallorossa del bosniaco abbia sempre avuto nel Verona uno snodo fondamentale. Contro i gialloblù ha esordito, più di cinque anni fa, con la maglia giallorossa. A inizio anno invece è stato lasciato per 90 minuti in panchina nello 0-0, commutato poi in sconfitta a tavolino per il clamoroso caso Diawara. Il motivo era simile a quello che accadrà a un girone di distanza: l’imminente cessione. A inizio stagione Fonseca preferì tenerlo fuori perchè la trattativa con la Juventus era in stato avanzato. Poi il dietrofront e l’ennesima permanenza a Roma, con la fascia da capitano al braccio. Ora, a distanza di oltre 4 mesi, un altro capitolo della saga, con il Verona a fare da attore non protagonista. Il rapporto tra il bosniaco e Fonseca è ai minimi storici e, sebbene manchino pochi giorni alla fine del mercato, Dzeko è nuovamente vicino a lasciare la Roma. Difficile ricucire la frattura esplosa in lite dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, e l’attaccante, ufficialmente out per fastidi muscolari, potrebbe essere ancora uno spettatore non pagante di Roma-Verona. A meno che non faccia i bagagli prima…

Il tabù giallorosso continua

Gli scaligeri devono abbattere un vero e proprio tabù: in Serie A non battono i giallorossi all’Olimpico da ben 47 anni, quando il Verona di Emiliano Mascetti sorprese la Roma allenata dal Mago Helenio Herrera. Nell’era dei tre punti i giallorossi sono imbattuti in casa contro il Verona in Serie A, grazie a 8 vittorie, 7 delle quali con almeno tre gol giallorossi, e un pareggio. In assoluto, la Roma, non perde contro il Verona dal 1996, con Carlos Bianchi in panchina: da allora ha raccolto 12 vittorie e cinque pareggi.

Chi si rivede: Kumbulla e Kalinic incontrano il loro passato

Roma-Verona sarà una partita dalle mille sfaccettature. Raccontate quelle che riguardano il ‘senso di rivincita’ dopo la sconfitta a tavolino e del destino incrociato tra scaligeri ed Edin Dzeko, c’è anche il capitolo ex. Sarà infatti il match di Kalinic e Kumbulla. Il primo, che non ha lasciato ricordi indelebili a Roma, ha segnato 5 gol in 19 apparizioni nella scorsa stagione in giallorosso. Mai realmente al centro dei pensieri di Fonseca ora cerca un rilancio in Veneto a 33 anni. Diverso lo scenario per Kumbulla. L’albanese è cresciuto a Verona e, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, ha prima esordito in B e poi si è reso protagonista di una stagione monumentale in Serie A, conclusa con il sorprendente nono posto per la banda di Juric. In estate il grande salto a soli 20 anni: la Roma ha puntato fortemente su di lui (quasi 30 milioni tra prestito e riscatto al Verona), per completare la difesa. Dunque un match dal sapore dolce per l’albanese e amaro per il croato, che farà di tutto per far male a chi non ha creduto in lui…

Pietro Mecozzi

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...