• NUMERI E CURIOSITA´ di ROMA-NAPOLI. Attacchi a confronto

    10/02/2011 - 10:21

    NUMERI E CURIOSITA’ ROMA NAPOLI – FOCUS 1 (attacchi a confronto)

    E’ un sabato sera di gala quello che l’Olimpico si appresta a vivere. La Roma (settima a 39 punti ma con una partita da  recuperare) deve trovare il coraggio di reagire dopo i 5 gol rimediati a San Siro e, per farlo, ospiterà il Napoli, seconda forza del Campionato italiano a 46 punti. Un derby del sole (anche se si giocherà quando in cielo sarà spuntata già la luna) che ha tutto il sapore della grandissima sfida, una partita che vale le zone alte della classifica.
    ATTACCO – Roma-Napoli è l’incontro tra sesto e quinto attacco del Campionato. I giallorossi hanno finora realizzato 35 reti (tra queste 2 autoreti) e trovano ispirazione nel detto ‘l’unione fa la forza’.  Sono 11, infatti, i giocatori andati a segno in questo campionato. Ventidue sono i gol centrati dagli attaccanti con Borriello a capo della fila a quota 10. Subito dopo c’è Vucinic a 7, poi Totti a 3 e Menez a 2. Non male nemmeno il centrocampo con Simplicio autore di ben 4 reti, Perrotta di 2 mentre una rete a testa l’hanno realizzata De Rossi e Brighi. La difesa ha trovato un nuovo protagonista in fase realizzativa. Si tratta di Loria che va a fare compagnia, nella classifica goleador, ai compagni di reparto Burdisso e Juan. Ben 38 i gol del Napoli in questo campionato. Trentasette più un’autorete per la precisione. Qui, però, è un affare di pochi. Sono sette, infatti, i calciatori andati a segno. A farla da Papdrone è Cavani, autore di 18 gol. Dietro a lui troviamo un centrocampista, Hamsik, a quota 8. Cinque reti per Lavezzi, 2 per Cannavaro e Maggio, una per Pazienza e Sosa.
    COME SI SEGNA? – Nella Roma, poi, da registrare la prontezza di chi entra dalla panchina. Sono 6, infatti, i gol arrivati da chi non era nell’11 iniziale. Vucinic è andato a segno 3 volte partendo da  riserva, mentre una volta è successo a Perrotta, Menez e Loria. Succede di meno al Napoli. Due volte è accaduto a Cavani, una volta a Sosa. Eppure i partenopei realizzano la maggior parte delle proprie reti nella ripresa, parte del match in cui più spesso avvengno sostituzioni. Ventitre le reti messe a segno nella seconda frazione di gioco con la specialità del recupero. Sono 4 i centri realizzati dopo il 90′. Da questo punto di vista azzurri e giallorossi sembrano essere gemelli. Anche il team capitolino ha realizzato 4 reti dopo l’esposizione del cartellone luminoso al termine del match. Con ben 22 reti realizzate nella ripresa. La differenza più grande la fa soprattutto il modo in cui si segna. Il Napoli ha pescato 3 volte il jolly della rete da fuori area (la Roma mai) e in 8 occasioni ha realizzato di testa, il doppio della squadra di Ranieri. E se i giallorossi hanno usufruito di 5 calci di rigore (di cui 4 trasformati), gli azzurri si sono presentati sul dischetto 3 volte: 2 realizzazioni ed un errore. Il piede preferito? Per la Roma è il sinistro (17 i centri con il mancino), per il Napoli ventaggio del destro con 14 gol.

    Claudia Fraschetti

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