Nove contratti da rinnovare, ** quanto lavoro per Daniele Pradè

13/12/2008 - 0:00

 
I contratti da rinnovare. Un nodo da sciogliere, per la Roma. Spalletti nella conferenza stampa di oggi ha espresso un concetto piuttosto chiaro. Ha quasi indirizzato un messaggio alla società. «Più di una volta l’ho detto, non parlo di durate o di cifre ma sicuramente di contratti da rinnovare. Ci sono stati dei calciatori fondamentali, tutto il gruppo che tre anni fa ha determinato la crescita della Roma e ha permesso che si arrivasse a certi livelli e che si prendessero certi calciatori. Bisogna progettare perché così si sopperisce alle difficoltà dure da colmare se a livello economico si fanno dei paragoni con squadre come il Chelsea, il Milan, l’Inter o altre di questo livello», le parole dell’allenatore toscano.
 
LA PANORAMICA — Le situazioni all’interno della rosa giallorossa sono numerose. E piuttosto diverse. Nel 2009, scadrà il contratto di un giocatore; nel 2010, di otto elementi. Il primo che necessita un rinnovo è Panucci. Il 30 giugno prossimo, il difensore trentacinquenne sarà infatti libero di accordarsi con un’altra società. Panucci guadagna attualmente poco più di due milioni di euro netti. Il suo manager, Oscar Damiani, recentemente ha incontrato Pradè. Il colloquio è durato pochi minuti, però. Le parti si rivedranno a breve. Il prolungamento dell’accordo di Christian non appare un complicato.
 
NEL 2010/1 — Sono otto, come detto, i giocatori in scadenza tra diciotto mesi. Si tratta di Aquilani, Totti, Tonetto, Pizarro, Cassetti, Perrotta, Taddei e Montella. L’entourage di Aquilani ha da tempo intavolato una trattativa con Pradè & Co. E’ stato lo stesso centrocampista a chiarire la propria posizione, ieri. «Le mie priorità rimangono Roma e la Roma, per sempre. Il contratto è un discorso particolare, che stiamo portando avanti e che richiede tempo. Vedremo, io sono fiducioso», ha detto. Se ne riparlerà. Al momento, Alberto percepisce 900mila euro; nel corso della prossima stagione il suo ingaggio toccherà il milione di euro. Poi, Totti. Il capitano – che ha festeggiato 32 anni il 27 settembre – ha ribadito nelle scorse settimane di voler prolungare il legame con la Roma. Alle stesse cifre attuali – 6,32 milioni netti annui, compresi i diritti di immagine -. A Trigoria sono (cautamente) ottimisti. Il contratto del numero dieci con tutta probabilità non rappresenterà un problema, considerando anche la componente relativa al merchandising. Non a caso, all’interno dei negozi ufficiali del club giallorosso le maglie da gioco sono messe in vendite con il nome di Totti sulle spalle oppure – semplicemente – senza nome.
 
NEL 2010/2 —  Tonetto e Pizarro – 29 anni – incassano un milione di euro circa, ogni dodici mesi. La dirigenza romanista metterà in agenda appuntamenti con i procuratori di entrambi. La volontà giallorossa è di mantenere i due giocatori al Fulvio Bernardini. Soprattutto il cileno, però; vista l’età dell’esterno italiano, che ha da poco compiuto 34 anni. Possibilmente senza aumenti di stipendio. Cassetti – classe ’77 – percepisce circa 1,30 milioni a stagione. Anche lui sino al 2010. I contatti con l’agente dell’ex leccese sono stati avviati. Così come accaduto per Perrotta, un altro classe ’77 che riceve quasi 1,70 milioni netti all’anno. Taddei invece guadagna quasi 450mila euro meno del compagno; vale a dire 1,25 milioni. Spalletti ritiene Simone e Rodrigo elementi importanti per il proprio spogliatoio. E per il proprio sistema di gioco. I due sono stati infatti fondamentali nell’economia del 4-2-3-1. Infine, Montella. L’attaccante – l’ultimo in scadenza nel 2010 – percepisce più di 2,5 milioni nella stagione in corso. Ma il suo ingaggio calerà notevolmente da giugno. Scenderà infatti ad un milione e mezzo. Montella desidererebbe chiudere la carriera nella Capitale. Non è da escludere tuttavia che la Roma e lo stesso Aeroplanino rescindano consensualmente l’accordo, nel corso dell’estate prossima. Juan è un caso differente dagli altri. Il brasiliano è legato alla Roma sino al 2011. Ma una clausola inserita nel contratto gli consentirebbe di liberarsi con un anno di anticipo, per una cifra pari a circa 9 milioni. Pradè dovrà dunque lavorare. Senza dubbio. Anche se appare difficile che possa riuscire a rinnovare tutti i contratti. Mai dire mai, però.
 
Benedetto Saccà
 

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