• News della giornata. La Roma torna a Trigoria per le visite mediche, donate 32.000 mascherine ai dipendenti pubblici. Florenzi: “Non so cosa farò tra 4 mesi”

    Redazione RN
    04/05/2020 - 23:00

    News della giornata. La Roma torna a Trigoria per le visite mediche, donate 32.000 mascherine ai dipendenti pubblici. Florenzi: “Non so cosa farò tra 4 mesi”

    NEWS DELLA GIORNATA – Tutte le news della giornata giallorossa raccolte per voi in un articolo: buona lettura!

    Bollettino Protezione Civile

    Anche oggi la Protezione Civile ha diffuso il consueto bollettino contente gli ultimi dati relativi all’emergenza Coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.221 nuovi positivi (ieri +1.389), 195 nuovi decessi (ieri +174) e 1.225 nuovi guariti ieri +1.740). Il numero totale degli attualmente positivi scende anche oggi (-199, totale di 99.980). I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.479 (-1,46% rispetto a ieri).

    La Roma riparte: visite mediche a Trigoria

    La Roma prova a ripartire. Dopo ben 53 giorni, infatti, la società giallorossa riapre i cancelli del centro sportivo Fulvio Bernardini. Si comincia con le visite mediche a scaglioni, che andranno avanti fino a mercoledì. Da giovedì riprenderanno gli allenamenti in forma individuale, poi si vedrà se dal 18 sarà possibile lavorare di nuovo in squadra. Il primo ad arrivare al centro sportivo, intorno alle 9, è stato Pau Lopez, seguito da Dzeko, Mirante e Fuzato. Tra i dirigenti presente Manolo Zubiria. Si sottoporranno ai test anche lo staff tecnico e alcuni (pochi) dipendenti. Presenti medici provenienti da Villa Stuart e dal Campus Bio-Medico.

    La Roma dona 32.000 mascherine ai dipendenti pubblici

    La Roma scende in campo, ancora una volta, nella lotta contro il coronavirus. Da quando è iniziata la pandemia, la società giallorossa è stata protagonista di numerose iniziative, volte sia ad aiutare le strutture sanitarie che i tifosi bisognosi. Come fa sapere il club capitolino attraverso il suo profilo Twitter, la società ha donato 32 mila mascherine all’amministrazione capitolina, che le distribuirà agli addetti ai lavori della Capitale.  Ne beneficeranno le forze dell’ordine della Polizia di Roma Capitale, i lavoratori dell’Atac, dell’Assessorato alle Politiche Sociali e della società Zetema, ma verranno sostenuti anche gli ospedali e le ASL Roma 1,2 e 3. Qui potrete leggere le parole della sindaca Virginia Raggi e del CEO giallorosso Guido Fienga.

    Intervista Florenzi

    FLORENZI INTERVISTA ROMA CORONAVIRUS – Intervenuto in una diretta Facebook, in compagnia del noto YouTuber Marco Montemagno, Alessandro Florenzi è tornato a parlare di come sta vivendo questo periodo in prestito secco al Valencia e di alcuni aneddoti della sua carriera alla Roma. Queste alcune delle sue parole: “I prossimi due anni saranno fondamentali per quelli che sono i miei obiettivi. Io entro in un’età dove psicologicamente e mentalmente sarò al top. Poi avremo Europei e Mondiali in due anni. Viene tutto a cecio, e dovrò farmi trovare pronto e giocare il più possibile. Finito questo prestito tornerò alla Roma ma non so cosa farò tra 4 mesi, ma ci saranno questi due appuntamenti fondamentali che sono Europeo e Mondiale e vedremo”.

    Calciomercato

    Al termine di questa stagione c’è un calciatore in particolare che fa gola a molti club italiani e non solo; si tratta di Dries Mertens, che è in scadenza di contratto. La Roma aveva pensato al belga, ma non è l’unica a tentare l’affare. Come riporta todofichajes.com, il Milan sarebbe vicinissimo a raggiungere un accordo con il giocatore del Napoli.

    Ancora non sono chiare le date del prossimo calciomercato, ma Gianluca Petrachi ha già cominciato a sondare il terreno per la prossima stagione. La Roma starebbe cercando infatti l’erede di Kolarov. Secondo quanto riporta Gianluigi Longari di Sportitalia, i giallorossi starebbero pensando ad Acuna, il terzino sinistro dello Sporting Lisbona. Non sono i capitolini sul classe ’91: anche l’Inter sarebbe interessata all’affare.

    Non sono ancora chiare le date per la prossima sessione del calciomercato, ma i club cominciano già a muoversi per non farsi trovare impreparati. La Roma, dal canto suo, è alla ricerca di un attaccante. Dopo aver posato gli occhi su Pedro, i giallorossi continuano ancora ad avere un filo conduttore con il Chelsea. Come riporta Goal.com, il club capitolino sarebbe interessato a Jeremie Boga, ora al Sassuolo ma sul quale i Blues hanno un diritto di recompra a 15 milioni. Sull’ivoriano rimane vivo l’interesse di NapoliBrighton ed Everton.

    FIGC, riunione del Consiglio Federale venerdì 8 maggio

    “Si svolgerà venerdì 8 maggio la prossima riunione del Consiglio Federale. I lavori inizieranno alle ore 12.00 e si svolgeranno in conference call. All’ordine del giorno, oltre all’approvazione dei verbali delle riunioni del 24 febbraio e 10 marzo 2020 e alle comunicazioni del Presidente, i seguenti argomenti: informativa del Segretario Generale; modifiche regolamentari; nomine di competenza; decreto Presidente Consiglio dei Ministri del 26 aprile 2020: provvedimenti conseguenti; circolare UEFA n. 24 del 24 aprile 2020: determinazioni conseguenti; Licenze Nazionali stagione sportiva 2020/2021; termini tesseramento in ambito professionistico stagione sportiva 2020/2021; ratifica delibere di urgenza del Presidente Federale; varie ed eventuali”, questo è quanto ha comunicato la Federcalcio attraverso un comunicato pubblicato sul suo sito ufficiale.

    AIC, Calcagno: “Spero che Spadafora non sia avverso allo sport più importante in Italia”

    “Non voglio immaginare che ci sia avversione verso lo sport più importante in Italia, credo sia mancata un po’ di compattezza riguardo alla ripartenza. Questo ha creato confusione. Adesso Leghe e Figc sono compatte e il Ministro lo sa. La nostra Associazione si è affidata ai medici, il nostro sistema deve farsi trovare pronto quando ci sarà uno spiraglio. Per ora stanno ripartendo gli allenamenti singoli. Stiamo ripartendo lentamente così come il nostro Paese. Queste le parole di Umberto Calcagno a Radio Kiss Kiss Napoli. Il vicepresidente dell’AIC ha commentato le parole del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora sugli allenamenti: “Mi preoccupa il fatto che la comunità scientifica parli di convivenza con il virus, dovremo capire come potrà farlo il calcio anche nelle sue dimensioni più piccole. Se la ripartenza sarà con il virus questa cosa mi spaventa. Le società di Lega Pro sento che non sono pronte per applicare il protocollo. Questo mondo cambierà anche a livello di costi, mi dispiacerebbe avere una ripartenza a più velocità, anche se sarebbe comunque importante una ripartenza. Chiediamo di prepararci per la ripresa. Innanzitutto con gli allenamenti singoli, poi con il protocollo. Abbiamo la responsabilità di provarci, non voglio giocare a tutti i costi ma se il calcio riparte sarebbe un bel segnale per il Paese“.

    Castellacci: “Allenamenti? Protocolli difficili da attuare anche in Serie A”

    “L’auspicio di tutti sarebbe quello di rivedere il campionato, cosa difficile. Questo è un periodo drammatico, sotto vari punti di vista. C’è voglia da parte della FIGC di vedere completato il campionato, anche per i problemi economici che comporterebbe un’eventuale interruzione. Questo, però, lo deciderà il Governo. Bisogna anche dire che un calciatore professionista non può stare quattro mesi senza allenarsi. Dovremmo studiare un metodo per farli allenare in sicurezza, magari con protocolli diversi rispetto a quelli messi sul tavolo finora. Il protocollo della Commissione FIGC non ha soddisfatto il Comitato tecnico-scientifico. Noi medici del calcio non siamo stati invitati al tavolo, nonostante fossimo un punto importante in questo progetto. Avremmo gradito portare le nostre idee”. Queste le parole di Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale e oggi presidente di LAMICA, la Libera Associazione Medici Italiani del Calcio. Castellacci ha parlato della situazione coronavirus in Serie A a SportLab.it: “In alcune categorie, come Serie B e Lega Pro, si vivono momenti diversi. L’applicazione dei protocolli in Serie C è fuori dalla realtà, perché ci sono più carenze rispetto alla massima serie. Noi l’avevamo detto subito, sostenendo dal principio che questi protocolli escludono molte categorie, oltre al fatto che sono difficili anche da applicare in A. I punti oscuri dei protocolli vanno chiariti. La FIGC ha detto che li avrebbe ripresi. Nel protocollo si dice che, qualora si dovesse trovare un giocatore positivo al Covid-19, l’atleta sarebbe messo in quarantena, gli altri invece sono limitati a semplici accertamenti, senza quarantena. Questo contrasterebbe col Dpcm governativo. Bisogna chiarire questo punto, prendendo spunto dal protocollo tedesco: in Germania si mette il giocatore in quarantena e si fanno più tamponi agli altri. Se sono tutti negativi si continua. Capisco le cautele, perfettamente giustificate. Quand’ero in Cina ho vissuto una situazione analoga. Gridavo alla prudenza, ma capisco che un Governo possa essere cauto nella ripresa. Non capisco il motivo per cui i giocatori di calcio non possano allenarsi, quando invece è stato dato il via libera per gli sport individuali. Non è comprensibile, visto che ci sono club con più campi per gestire gli allenamenti”.

    Senti chi parla…

    Sulle principali frequenze radiofoniche della capitale si continua a parlare dell’eventuale ripresa del campionato e dell’emergenza Covid-19. Queste le parole di Daniele Lo Monaco a Tele Radio Stereo: “In questa Fase 2 serve ancor più responsabilità. Se non è necessario, è meglio non uscire di casa. Capisco il Governo che sta pensando di bloccare sul nascere la ripartenza del calcio. Purtroppo alcuni presidenti di Serie A non hanno mezze misure, già parlano di ripresa del campionato. Non possiamo permetterci rischi inutili riguardo alla salute. Meglio fare come Francia e Olanda allora. Lì gli interessi economici e sportivi sono stati messi giustamente in secondo piano per tutelare un bene più grande. Bisogna ripartire solo se ci sono davvero le condizioni per farlo in sicurezza”. Questo invece l’intervento di Roberto Renga a Radio Radio Mattino: “Se tornano ad allenarsi il 18, perché dovrebbero poi non far ripartire il campionato? Sarebbe un controsenso. Se ora però Spagna, Germania e Inghilterra prenderanno strade diverse, secondo me anche Spadafora prenderà quella strada. Io penso che alla base ci siano questioni politiche, non solo tecnico-scientifiche, perché da una parte c’è chi vuole ripartire come Italia Viva, e dall’altra i 5 Stelle, che dicono di no perché pensano erroneamente che il calcio non sia un’industria così importante”.

    Martina Cianni

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    1. Attualmente AS ROMA allo sbando. giocatori mediocri o bidoni, allenatore immaturo, presidente fuggente, mercato con voci da icubo, da tanti anni nessuna vittoria, fuori dall’ eE.-L. tra poco, fuori dalla champions: petrachi vattene !

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