News della giornata. Il 2020 giallorosso inizia al Tre Fontane, Fonseca: “Allenare la Roma era una mia ambizione”. Friedkin-Pallotta: trattativa ai dettagli

Redazione RN
01/01/2020 - 22:00

News della giornata. Il 2020 giallorosso inizia al Tre Fontane, Fonseca: “Allenare la Roma era una mia ambizione”. Friedkin-Pallotta: trattativa ai dettagli

NEWS DELLA GIORNATA – Tutte le news della giornata giallorossa raccolte per voi in un articolo: buona lettura!

Il primo allenamento del 2020

Primo allenamento dell’anno per la Roma. I giallorossi hanno aperto il 2020 con una seduta a porte aperte al Tre Fontane: una vera e propria festa che ha visto 2600 tifosi romanisti riempire e colorare gli spalti. La seduta ha visto la squadra svolgere prima un lavoro atletico e poi esercizi sul possesso palla e gli schemi offensivi per poi concludere con la partitella finale. Assenti PastoreCristante Kluivert che hanno svolto lavoro differenziato a Trigoria. Alla fine dell’allenamento, c’è stato anche tempo per un discorso di Fonseca: “Siamo molti contenti di fare gli auguri in questo momento e in questo stadio a nome della società e della squadra. Vi ringrazio di cuore per il vostro calore e supporto. Siete sempre fantastici con la squadra e con il club, ci date coraggio e forza. Speriamo che voi siate orgogliosi di noi come noi siamo orgogliosi di voi. Tutti insieme siamo più forti, insieme possiamo vincere. Buon anno e forza Roma”.

Slideshow dedicato a Fonseca: le risposte del tecnico giallorosso

Paulo Fonseca ha commentato lo slideshow a lui dedicato da Roma Tv per ripercorrere i primi sei mesi nella capitale dell’allenatore giallorosso. Queste alcune sue risposte.

Sull’arrivo a Roma…
“Questa è la foto di quando sono arrivato a Roma. La prima volta con Gianni. C’erano molti giornalisti in aeroporto, una gran confusione ma io so che qui a Roma tutti sono molto appassionati della squadra e mi aspettavo una sensazione come questa. Devo dire che comunque c’era una grande confusione”.

La prima foto a Trigoria…
“Qui è stato il primo momento a Trigoria. In questo momento io pensavo solo ad arrivare a Roma e iniziare il lavoro con i giocatori. Devo dire che la mia ambizione di venire a Roma era molto grande come è adesso. È stato un giorno molto importante per me”.

Roma-Genoa?
“La prima partita, difficile. È una partita che per me dovevamo vincere perché per me abbiamo meritato ma è sempre la prima partita, è difficile. Non penso molto al passato, abbiamo cambiato molte cose, molti giocatori. È stata la prima volta che abbiamo giocato davanti ai nostri tifosi ma devo dire che non penso molto al passato. Dopo questa partita ho pensato di dover lavorare molto per migliorare la squadra e l’abbiamo fatto”.

Il derby?
“Una partita difficile, abbiamo affrontato una squadra molto forte ed era il mio primo derby. È stata una partita difficile, non abbiamo giocato bene. È stata una delle partite più difficili del primo momento della stagione. Io capisco che c’è una grande rivalità ma quello che mi ricordo di questa partita è che non mi è piaciuto come abbiamo giocato. Penso però sia stata importante perché dopo abbiamo cambiato molte cose come squadra. Qui il calcio è diverso, devo dire che è difficile vincere qui una partita. Io come tutti gli allenatori dobbiamo capire che abbiamo un calcio diverso qui. L’adattamento è molto importante, capire come giocano le altre squadre e come pensano ogni partita. Non c’è nessun problema nel dire che è stato importante questo derby per il mio adattamento”.

Kolarov?
“Kolarov ha un carattere fortissimo. È uno dei giocatori più forti dello spogliatoio. Per me è un gran professionista e un grande uomo. Ha una grande mentalità, parla sempre con i più giovani e per me è un giocatore importantissimo nello spogliatoio”.

La sconfitta con l’Atalanta?
“Questo è stato un momento difficile. La prima sconfitta in casa e nel campionato, contro una squadra molto difficile da affrontare. L’Atalanta è una squadra fortissima. Non abbiamo meritato di perdere ma è stata una partita con una squadra contro la quale è difficile giocare, con caratteristiche molto proprie. È un momento che non mi piace ricordare perché è stata la prima sconfitta”.

La partita contro il Cagliari?
“Questa è la partita con il Cagliari. Per me abbiamo fatto una bellissima partita. Non abbiamo segnato molti gol ma meritavamo di vincere. Abbiamo attaccato di più e creato molte occasioni per vincerla, dovevamo vincerla e avere due punti in più adesso”.

Il litigio con l’arbitro?
“È stato un momento difficile per me. Non mi è piaciuto come l’arbitro ha diretto la partita, non solo per l’episodio finale ma per tutta la partita. Io ho perso un po’ il controllo e l’equilibrio. Succede, ma per me è stato un momento importante per capire che devo sempre mantenere l’equilibrio che non ho mantenuto qui”.

Su Dzeko
“Dzeko è un gran professionista, ha sempre lavorato molto per la squadra. Non era nelle migliori condizioni ma ha giocato, ha segnato, ha corso molto per la squadra. Ha un carattere molto forte, come Kolarov è molto importante nello spogliatoio. Ho parlato molto con Dzeko all’inizio ed è stato molto importante il fatto che sia rimasto qui a Roma”.

Mancini a centrocampo?
“Mi ricordo che non avevamo centrocampisti e ho pensato a Mancini perché ha qualità tecnica. Penso che la squadra si sia adattata molto bene, Mancini si è adattato molto bene alla posizione di centrocampista. In un momento difficile hanno dimostrato grande spirito di squadra e abbiamo vinto una partita molto importante contro una squadra molto forte, soprattutto per l’atteggiamento e lo spirito della squadra. Mancini è un giovane che mi ha sorpreso per il suo carattere molto forte. È giovane ma per me in questo momento è un leader, nello spogliatoio e in campo. È un giovane che per me può essere uno dei più forti centrali difensivi d’Italia e d’Europa”.

La vittoria contro la Fiorentina?
“È stato difficle giocare contro la Fiorentina, che ha fatto risultato contro le grandi squadre in casa. Abbiamo fatto una grandissima partita, era importante vincere prima del Natale. La squadra ha giocato con grande coraggio e ambizione. Pellegrini è un bravo ragazzo, è un giocatore molto intelligente, con forte carattere. Per me è uno dei miglior giocatori italiani in questo momento”.

Sul rapporto con Petrachi
“Su Petrachi prima devo dire che mi piace molto il cappello. L’ho usato contro la Fiorentina, ma la mia ispirazione è stato lui, non Peaky Blinders. Devo dire che è un grande uomo. Ho una grande fiducia in lui, è un grande direttore e un grande leader. Sta sempre con me e con la squadra, mi piace molto parlare con lui. È una persona con grande ambizione e questo è molto importante per la Roma in questo momento. Penso che il mio obiettivo è uguale a quello di Petrachi. Parliamo molto di come dobbiamo imparare a migliorare la squadra e siamo sempre d’accordo”.

Calciomercato: i nomi sul taccuino di Petrachi

A poche ore dall’apertura della finestra invernale di calciomercato, sono tanti i nomi sulla lista del ds Petrachi. L’obiettivo è provare a rinforzare tutti i reparti. Da monitorare anche le uscite, vista la necessità di ulteriori fondi da investire per gennaio. Come riporta il Corriere dello Sport, per Nandez del Cagliari, che Conte considera un’ottima alternativa a Vidal e che Petrachi vorrebbe portare a Trigoria tra gennaio e giugno. Per il ruolo di terzino destro piace Faraoni del Verona, scuola Lazio. Intanto, il direttore sportivo si concentra sulle uscite. Oltre a Ünder, cerca estimatori per KalinicPerottiPastore e Juan Jesus. I giovani Cetin e Antonucci si avviano invece a trascorrere un semestre altrove, per fare esperienza.

Cambio di proprietà a un passo: Friedkin già al lavoro per il futuro della Roma

Dan Friedkin sta per diventare il nuovo proprietario della Roma. L’accordo ormai è stato trovato su una valutazione vicina agli 800 milioni. Manca davvero soltanto la formalizzazione di un affare che cambia completamente gli scenari della società giallorossa. Nessuna scalata graduale. Friedkin entrerà nella Roma come azionista di maggioranza, rilevando tutta la quota di Pallotta: 82,1%. Altro che scalata graduale. Il nuovo americano ha voluto tutto e subito. E presto lancerà l’Opa sul resto delle azioni disponibili sul mercato: il prezzo, ancora da definire, oscillerà tra gli 0,60 e gli 0,65 cent per pezzo. Ovviamente se nessuno dei piccoli azionisti venderà, Friedkin resterà con la percentuale di partenza mantenendo comunque il controllo totale del club. Senza altri soci che possano influenzare le sue decisioni, uno dei problemi che aveva Pallotta con la propria cordata.

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  1. Era ora che Pallotta se ne andava.Benvenuto nuovo presidente!Si,però daje…
    Dopo 50 anni di prese in giro è ora che qualcuno cambi le cose.Noi tifosi ce lo meritiamo.

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