News della giornata. Fonseca: “Orgoglioso della posizione della Roma sulla Superlega”. Torna Dzeko in attacco, idea Junior Firpo

Redazione RN
21/04/2021 - 22:48

News della giornata. Fonseca: “Orgoglioso della posizione della Roma sulla Superlega”. Torna Dzeko in attacco, idea Junior Firpo

NEWS DELLA GIORNATA – Tutte le news della giornata giallorossa raccolte per voi in un solo articolo: buona lettura!

La vigilia del match contro l’Atalanta e la conferenza di Fonseca

Sarà una partita importante per la stagione di Roma ed Atalanta. Fonseca, anche se il quarto posto sembra andato via, nella conferenza odierna ha voluto mantenere la guardia alta: “L’Atalanta è forte, ma dobbiamo tentare di vincere e dobbiamo giocare con ambizione. Il campionato non è chiuso per noi, dobbiamo vincere le altre partite e giocare per vincere. E’ chiaro che non siamo dove vogliamo, potevamo fare di più. Ma il campionato non è finito. Fino a marzo la squadra è stata sempre dentro i 4 posti, dopo abbiamo perso giocatori importanti, abbiamo l’Europa League, le altre squadre possono allenarsi. Io ho cambiato molti giocatori, ed è successo questo per tutti questi condizionamenti. Vogliamo tornare ad essere forti in Serie A e fare domani una buona partita. Non è tempo di fare bilanci, non è finita la stagione”. Il tecnico portoghese ha voluto anche parlare della Superlega ed esprimere tutto il suo dissenso alla competizione: “Come quasi tutti gli allenatori, sono totalmente contrario. Sono un uomo e allenatore orgoglioso di far parte del calcio, perchè il calcio ha dimostrato una cosa: non è il denaro che conta, ma i tifosi, giocatori e allenatori. Abbiamo dimostrato che sono i tifosi importanti, giocatori e allenatori. Orgoglioso della posizione dei professionisti. E orgoglioso della posizione della Roma. Superlega in futuro? Non sono preoccupato, il calcio ha dimostrato forza con questa reazione. Penso che si può sempre migliorare, in un anno di grande difficoltà però il calcio ha dimostrato di poter sopravvivere. Stiamo giocando, non è la condizione ideale, vorremmo avere i tifosi, ma siamo sopravvissuti bene.”

Verso l’Atalanta, la probabile formazione di Fonseca

Domani, anche se la distanza in classifica è tanta, fra Roma ed Atalanta sarà una partita importante per il futuro delle due squadre. Fonseca è orientato, infatti, a schierare la miglior Roma possibile, cercando di non pensare all’appuntamento di giovedì prossimo contro il Manchester United. Davanti a Pau Lopez pronti ManciniCristante e Ibanez. A centrocampo spazio a KarsdorpVillarVeretout e uno tra Calafiori e Bruno Peres (unico ballottaggio della vigilia). Dietro a Dzeko, agiranno PellegriniMkhitaryan. Questione infortunati: le condizioni di Smalling sono in miglioramento, ma difficilmente farà parte del match di domani, così come Pedro uscito malconcio dal match di domenica. Prosegue il programma di recupero per Spinazzola, El Shaarawy, Smalling, Kumbulla e Zaniolo.

La Superlega è già morte. Maldini prende le distanze, Marotta e Paratici in coro: “Volevamo aiutare il calcio”

Dopo due giorni la Superlega ha cessato di esistere: troppi pareri sfavorevoli in queste ore, manifestati da tifosi ad addetti ai lavori. Nel pre delle rispettive partite di Serie A sono intervenuti Paolo Maldini, Fabio Paratici e Beppe Marotta, i tre dirigenti delle tre squadre, Milan, Juventus ed Inter che avevano aderito alla creazione della nuova competizione. Il primo ad intervenire è stato il dt rossonero che ha voluto sottolineare come il club non lo avesse minimamente informato di questa scelta: “Vorrei precisare che non sono mai stato coinvolto nelle discussioni che riguardavano la Superlega, l’ho saputo domenica sera come tutti gli altri. Si è deciso a livelli più alti nella nostra società ma questo non mi esenta dallo scusarmi nei confronti dei tifosi, non solo quelli del Milan ma in generale. Questo è ciò che voglio dire. È anche normale che un dirigente nel 2021 sappia che i ricavi siano importanti. Ci dobbiamo chiedere cosa possiamo imparare da questa vicenda”.

In quel di La Spezia Beppe Marotta è intervenuto, spiegando la scelta di aderire alla Superlega: “La premessa è che questa iniziativa è stata portata avanti direttamente dai 12 proprietari dei club, alla luce della situazione di difficoltà finanziaria attuale legata in particolare alla pandemia, con i costi rimasti certi e i ricavi invece incerti. Alla luce di questo, la valutazione dei proprietari era che questo modello di calcio era superato e bisognava trovare una soluzione inventando qualcosa. Ed è stato fatto, con un sistema calcio a rischio default. E non mi riferisco solo ai 12 club, ma all’intero mondo del calcio. Nessun azienda potrebbe continuare a vivere con un monte ingaggi pari a al 60-70% del fatturato caratteristico. Giocoforza, il modello attuale non garantisce futuro, per cui era doveroso andare alla ricerca di un qualcosa per tentare di cambiare. I fondi con la Super League non c’entrano nulla. Peraltro dentro c’era anche il Milan che era favorevole ai fondi. Per quanto riguarda la mia carica personale, premesso che la critica è un atto democratico, non concepisco l’attacco violento da Urbano Cairo, con la conseguenza di aver ricevuto minacce pubbliche e private. Non si offende dando del Giuda e traditore. Lui mi conosce e sa quanto sono innamorato di questo sport, cercherò sempre di fare il bene del calcio”.

Da ultimo, è toccato a Fabio Paratici intervenire e difendere la scelta della società bianconera non solo di aderire, ma di essere stata la promotrice numero uno della Superlega. Così il direttore bianconero: “Sono state 72 ore uniche. Pensiamo e rimaniamo convinti della bontà del progetto. È stata un’occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio. Era un aiuto. Tutti i cambiamenti necessitano di essere metabolizzati. Mi ricordo quando era cambiata la Champions, o quando abbiamo cambiato il nostro logo. Serviva un po’ di tempo per metabolizzare e capire. Rispettiamo le opinioni di tutti, ma hanno parlato davvero tutti”

Roma, su Sarri anche il Tottenham

Il Tottenham il prossimo anno potrebbe puntare su Maurizio Sarri in panchina. Il toscano preferirebbe l’Italia, ma la suggestione di poter sostituire Mourinho a Londra potrebbe alla lunga fare la differenza. Con la Roma Sarri avrebbe un pre-accordo e i giallorossi sarebbero davanti rispetto alle altre pretendenti italiane. Tiago Pinto e dirigenza prima però dovranno decidere se chiudere il rapporto con Paulo Fonseca: tanto potrebbe dipendere dall’Europa League.

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Calciomercato Roma, Pedro vuole restare. Si valuta Junior Firpo

La stagione della Roma ancora non è terminata, ma Tiago Pinto sta già proiettandosi al futuro, indipendentemente dalla guida tecnica che ci sarà. Una risposta positiva arriva da Pedro, con lo spagnolo che vorrebbe rispettare l’impegno contrattuale con i giallorossi e quindi rimanere nella Capitale per i prossimi tre anni. In entrata un nome molto gettonato in queste ore è quello legato a Junior Firpo del Barcellona che dovrebbe liberare il terzino in estate. Il prezzo del cartellino si aggirerebbe intorno ai 10 milioni di euro, ma per i Friedkin non mancherebbe la concorrenza: sullo spagnolo ci sarebbero anche Everton, Napoli e Lazio.

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Roma, è Vlahovic il preferito per l’attacco

La Roma punta Dusan Vlahovic per la prossima stagione. La richiesta della Fiorentina è di 40 milioni, ma è destinata ad alzarsi per la volontà di più squadre di accaparrarsi il giovane attaccante. Il serbo è il principale obiettivo di Tiago Pinto, che ha incontrato il suo entourage: la richiesta d’ingaggio è 2,5 milioni di euro a stagione per quattro anni. Sul giocatore c’è anche il Milan che ritiene la valutazione di Commisso fuori mercato. Sullo sfondo c’è anche la Juventus che al momento è più defilata.

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