News della giornata. Fine della partnership tra Roma e Nike, Fienga ascoltato in Procura per presunta violazione del protocollo

Redazione RN
16/07/2020 - 22:55

News della giornata. Fine della partnership tra Roma e Nike, Fienga ascoltato in Procura per presunta violazione del protocollo

NEWS DELLA GIORNATA – Tutte le news della giornata giallorossa raccolte per voi in un articolo: buona lettura!

Napoli-Roma, Fienga in procura federale per il presunto mancato ‘distanziamento sociale’

È avvenuto nel pomeriggio il confronto tra la Roma e la Procura Federale nella sede di Via Campania per chiarire la vicenda legata al deferimento rimediato in seguito all’esposto del Napoli sul mancato distanziamento dei calciatori giallorossi in panchina al San Paolo. Tra i giallorossi, accompagnati dal segretario Longo e l’avvocato Conte, sono stati ascoltati il dottor Manara e il CEO Guido Fienga. Il club aveva chiesto anche di interpellare Baldissoni e Gombar, ma la loro versione non sarà sentita nella giornata di oggi.

La posizione della Roma è chiara: la società ritiene di aver rispettato tutti i parametri di sicurezza e di isolamento del gruppo squadra. Oltre questo, prima della gara con la Sampdoria, il club si era interfacciato con Lega e Procura chiedendo di poter portare i convocati in panchina, ed è stato concesso in quanto i calciatori fanno tutti parte del Gruppo Squadra quotidianamente sottoposto a controlli medici.

Termina la partnership tra Roma e Nike: i motivi dietro la rottura

La notizia era nell’aria da settimane, da questa mattina è diventata ufficiale: la Roma ha risolto il contratto con lo sponsor tecnico Nike. Il brand continuerà a vestire la squadra giallorossa anche la prossima stagione, poi, però, le strade si divideranno. In pole per il futuro c’è Under Armour, ma ci sono contatti in corso anche con altri marchi.

Roma e Nike erano insieme dal 2013, anche se l’accordo (da circa 4 milioni a stagione più bonus) ma, come racconta Gazzetta.it, non aveva mai soddisfatto in pieno il presidente Pallotta. Non tanto per il materiale in sé, ma per la diffusione dello stesso nel mondo. Non solo: nell’accordo era inserita anche una percentuale variabile (tra il 7,5% e il 12% in funzione dell’effettivo fatturato netto) sulle vendite effettuate nel corso di ciascun anno di contratto oltre al 50% dei proventi netti di qualunque prodotto commercializzato ed erano presenti alcuni bonus legati al raggiungimento degli obiettivi sportivi raggiunti, con un malus specifico in caso di mancato ingresso in Champions League. Accordi poco graditi che hanno portato alla rescissione del contratto.

Francesco Calvo, Chief Operating Officer della Roma, ha parlato della risoluzione anticipata dell’accordo con Nike. Queste le sue parole: “La risoluzione anticipata di questo accordo commerciale consentirà all’AS Roma di esplorare nuove opportunità nel mondo dei materiali tecnici e del licensing”.

Il motivo dietro la rottura tra la Roma e la Nike potrebbe essere anche un altro: il futuro passaggio di proprietà del club giallorosso. Nell’accordo siglato tra le parti nel 2014 si legge infatti: “Nike ha diritto di terminare il contratto in caso di cambio di controllo del club o della persona o entità che direttamente o indirettamente lo controlla, di fusione o di altro trasferimento che coinvolga o riguardi il club o tutti i beni del club ad una persona o entità che non ne avevano il controllo alla data di stipula del contratto”. L’addio potrebbe quindi essere stato causato da un imminente cambio di proprietà.

Giudice sportivo, squalifica e multa per Juric. Dodicesima sanzione per Mancini

Il Giudice Sportivo ha reso note le sue decisioni dopo le partite di ieri di Serie A. Un turno di squalifica, oltre a 15.000 euro di multa, al tecnico dell’Hellas Verona Ivan Juric, espulso dopo aver rivolto espressioni irriguardose ed esclamato frasi offensive nei confronti della terna arbitrale. Un turno anche a Berardi, Bourabia, Magnanelli, (Sassuolo), Bernardeschi (Juventus), Darmian, Grassi (Parma), Di Lorenzo (Napoli), Ionita (Cagliari) e Okaka (Udinese). Mancini arriva alla dodicesima sanzione, Zaniolo alla settima, Cristante alla sesta e Villar alla terza

Roma in vendita: Baldini si occupa della cordata sudamericana, Baldissoni a lavoro sulla pista araba

Grandi manovre intorno alla Roma. Il club, non è una novità, è stato messo in vendita da James Pallotta: i risultati non arrivano, lo stadio fa fatica a diventare realtà e i suoi soci spingono per smarcarsi dall’investimento. Nelle ultime ore stanno uscendo diverse manifestazioni di interesse, che non arrivano solo dagli Stati Uniti.

Per aiutare il presidente, tutti i dirigenti in questo momento sono attivi per la cessione del club. Secondo quanto riporta Il Messaggero, infatti, Franco Baldini, oltre ad aiutare Fienga sul mercato, si starebbe occupando in prima persona del gruppo sudamericano interessato all’acquisto della Roma. L’altro braccio destro di Pallotta, vale a dire Mauro Baldissoni, insieme ad un importante politico di spicco degli anni ’90, starebbe tastando il terreno sul versante arabo. L’unico pronto rimane Friedkin al quale però Pallotta non ha più riaperto la porta dopo il no alla proposta di 575 milioni.

Spadafora: “Ci prepariamo per riaprire gli stadi ai tifosi a settembre”

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha parlato della possibile riapertura degli stadi al pubblico durante il suo intervento al Question Time al Senato: “Con il ministro della Salute e con il Comitato tecnico scientifico riteniamo di dover continuare sulla linea di prudenza che ci ha consentito di far ripartire le attività sportive. Ci prepareremo in modo forte affinché a settembre, alla ripresa del nuovo campionato, ci siano davvero le condizioni per poter riaprire gli stadi e poter permettere ai tifosi di partecipare alle competizioni sportive”. Ha aggiunto: “Se è vero che all’interno degli stadi ci potrebbero essere le condizioni per il distanziamento di un numero ridotto di spettatori, viene però considerato molto rischioso l’afflusso di un numero importante di persone che vanno a dirigersi tutte insieme verso un unico luogo con mezzi autonomi o con il trasporto pubblico. Mancando ormai poco più di due settimane alla fine de campionato, sarebbe difficile per le leghe e per le società organizzare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza. Il mio impegno è che tutto possa essere attuato a partire dal mese di settembre”.

Zaniolo e i peccati di gioventù: ecco perché è intervenuto Fonseca

Il giorno dopo la vittoria con l’Hellas Verona, Roma si sveglia ripensando ai rimproveri di Fonseca a Zaniolo. Nel finale del match di ieri, infatti, il classe ’99 giallorosso è stato rimproverato un po’ da tutti, reo di non aiutare la squadra in fase difensiva. “Nicolò deve pensare che deve giocare per la squadra, il suo atteggiamento stavolta non mi è piaciuto”, ha ammonito il tecnico portoghese ai microfoni di Sky Sport.

Già contro il Brescia c’erano state scintille con gli avversari, specialmente con Dessena: “Hai una carriera davanti. Vai via, fenomeno!”, le parole del centrocampista lombardo. Come riporta Gazzetta.it, Roma, ovviamente, si è stretta intorno al suo gioiello, sia sui social sia via etere. Troppo importante Nicolò per il futuro della squadra, troppo intenso l’amore scoppiato tra lui e la città. E per questo i rimproveri di Fonseca sono apparsi giusti, corretti, anche opportuni. Perché anche in passato Nicolò qualche uscita di strada ce l’ha avuta (in nazionale, con l’Under 21, ma anche a Trigoria) e allora sia nella Roma sia tra i tifosi c’è la convinzione che sia meglio intervenire prima che la curva sia troppo difficile da affrontare a velocità sostenuta. Ecco perché gli errori di gioventù di Zaniolo verranno perdonati, ma i rimproveri di Fonseca sono stati in particolar modo apprezzati.

Dario Silva: “Non credo che Cavani andrà alla Roma, preferisce la Premier”

E’ sempre più un mistero il futuro di Edinson Cavani. L’uruguaiano è ormai svincolato dal PSG e sulla sua prossima squadra si rincorrono sempre più voci: per qualcuno sarà il nuovo attaccante della Roma con l’arrivo di una cordata sudamericana a controllare il club, per altri, invece, queste sono solo speculazioni e il ‘Matador’ troverà presto la sua nuova destinazione. L’ex Cagliari Dario Silva, al programma radiofonico Taca la Marca su Radio Musica Television, ha smentito categoricamente il ritorno del Matador in Serie A. Queste le sue parole: “Non credo che possa arrivare a Roma, Cavani preferirebbe andare in Premier e viene accostato alle società inglesi“.

Senti chi parla…

Sulle principali frequenze radiofoniche della capitale si parla della sfida andata in scena ieri sera all’Olimpico: Roma-Verona. Queste le parole di Alessandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “A me la Roma è sembrata una squadra che ha giocato la partita che doveva giocare e lo ha fatto bene. Mi è sembrata una squadra equilibrata, consapevole delle sue qualità e dei suoi limiti. In questo momento di difficoltà Fonseca sta facendo delle scelte coraggiose, è stato bravo a dare fiducia a Ibanez”. Queste invece le dichiarazioni di Filippo Biafora a Tele Radio Stereo: “La Roma è riuscita a vincere nonostante abbia sbagliato molte occasioni da gol, ma quelle occasioni le devi segnare. Basta che in una mischia il Verona la tocca meglio e fanno pari. Ieri, guardando i numeri della partita, la Roma ha meritato di vincere. Poi ci sono state delle polemiche, il siparietto tra Juric e Maresca. Juric ha fatto il tifoso perché commentava distanza dalla tribuna le scelte dell’arbitro ma da lassù riusciva a guidare la squadra lo stesso. Per me su Pellegrini non c’era rigore, il difensore lo anticipa. Però è uno sport in cui i contatti ci sono. Non era però rigore neanche il mani di Dzeko, se diamo quei rigori è finita perché ne fischiamo 5 a partita”.

Martina Cianni

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...