• News della giornata. Ecco Gould: sceglierà il ds insieme ai Friedkin. Petrachi: “Tornerei alla Roma”, Spinazzola e Perez ancora a parte

    Redazione RN
    17/11/2020 - 22:35

    News della giornata. Ecco Gould: sceglierà il ds insieme ai Friedkin. Petrachi: “Tornerei alla Roma”, Spinazzola e Perez ancora a parte

    NEWS DELLA GIORNATA – Tutte le news della giornata giallorossa raccolte per voi in un articolo: buona lettura!

    Roma-Parma: le probabili formazioni

    Dopo la pausa di due settimane, dovuto agli impegni delle nazionali, si rialza il sipario sulla Serie A. La Roma, domenica alle 15 allo Stadio Olimpico, sfida il Parma nel match valido per l’8° giornata di campionato. Gli uomini di Fonseca vogliono riprendere da dove si sono fermati: tre vittorie consecutive, terzo posto a 14 punti con il Napoli e ancora imbattuti (sul campo). Il tecnico portoghese, però, dovrà fare i conti con tante assenze: dopo la partita con il Genoa, infatti, sono risultati positivi al Covid FazioSantonLorenzo Pellegrini e Kumbulla con Dzeko già in isolamento dal post-Cluj. La speranza dei giallorossi è di poter recuperare almeno il bosniaco.

    ROMA (3-4-2-1): 83 Mirante; 23 Mancini, 6 Smalling, 3 Ibanez; 33 Bruno Peres, 4 Cristante, 17 Veretout, 37 Spinazzola; 77 Mkhitaryan, 11 Pedro; 21 Borja Mayoral.
    A disp: 13 Pau Lopez, 12 Farelli, 61 Calafiori, 5 Jesus, 2 Karsdorp, 42 Diawara, 14 Villar, 31 Carles Perez.
    All. Paulo Fonseca

    PARMA (4-3-1-2): 1 Sepe; 2 Iacoponi, 7 Gagliolo, 22 Bruno Alves, 3 Pezzella; 18 Cyprien, 23 Hernani, 14 Kurtic; 33 Kucka; 45 Inglese, 27 Gervinho.
    A disp.: 34 Colombi, 77 Rinaldi, 30 Valenti, 24 Osorio, 4 Balogh, 15 Brugman, 19 Sohm, 8 Grassi, 10 Karamoh, 32 Brunetta, 93 Sprocati, 99 Adorante.
    All.: Fabio Liverani

    Petrachi torna a parlare della Roma

    Gianluca Petrachi torna a parlare della sua esperienza alla Roma dopo la separazione andata in scena la scorsa estate. Il ds, che ha fatto causa al club giallorosso dopo il licenziamento, si è raccontato in una lunga intervista al Corriere dello Sport. Queste alcune delle sue parole.

    “Cos’è successo nel mio allontanamento? Succede che non sono un diplomatico. Non ci so fare nelle relazioni. Non telefono ai direttore, non mi concedo. Non è nelle mie corde. Così scrivono che attaccavo Zaniolo perché avevo già deciso di venderlo. Se non era così? Non lo era al punto che Zaniolo è ancora con la Roma ed è un patrimonio della società. Ho avuto tutti i giornali contro. Sono uno che non dà la notizia, sono più da storta che da dritta. Non ce la faccio a essere finto. Brusco con Zaniolo? Gli ho detto che doveva tirare fuori la sua anima guerriera, non quella mondana. Uno come me si odia o si ama. Avrei potuto essere più morbido nei modi, cercare di farmi conoscere meglio. La verità è che provai ad allontanare qualche gola profonda da Trigoria e fu subito la guerra. A cominciare da certi giornalisti”.

    “Pallotta è un uomo intelligente. Un visionario. Ma il calcio è un mondo a sé. Si è fidato troppo di persone sbagliate. Pallotta oggi si è forse reso conto di quante menzogne gli hanno detto su Petrachi. Pallotta, in un’intervista, cita e ringrazia tutti tranne me. Una provocazione. Da lì, il mio messaggio: una protesta, ma anche un grido d’aiuto. Volevo un chiarimento da uomo a uomo. Sono molto orgoglioso, non ho più sentito nessuno. Mi dissero anche che, se fosse cambiata proprietà, sarei tornato. Non è andata così. L’assenza di Pallotta? Mi chiese una volta: cosa posso fare per aiutarti? Si faccia vedere più spesso dai ragazzi, gli risposi”.

    “Friedkin? Un pranzo di cortesia a dicembre, niente più. Mi sembrarono entusiasti di comprarsi la Roma. Trovo molto positiva la loro presenza. Per un calciatore conta molto vedere il capo che ti ha scelto e ti paga. Se mi richiamassero? Non mi piace essere finito, mio malgrado, in tribunale. Non avevo scelta. Leggo messaggi scorretti in proposito. I cinque milioni che chiedo sono lordi e sono il corrispettivo dei due anni di contratto che ancora mi restavano alla Roma. Non un centesimo in più. Se mi richiamassero? Spiegherei alla nuova proprietà le mie ragioni. Dovessi rientrare sarei felice ma, devo essere sincero, non lo farei a qualunque condizione. Io non cambio. Petrachi deve fare Petrachi”.

    Casting ds: ecco il profilo ideale per i Friedkin

    Continua il casting per il nuovo ds della Roma. I Friedkin hanno le idee chiare: sarà giovane, dovrà essere in grado di lavorare in squadra e non dovrà avere l’esclusiva sulle scelte giallorosse. Dovrà seguire il profilo del talent scout ma anche quello da ‘manager’. Questo l’identikit che, come scrive gazzetta.it, hanno tracciato i nuovi proprietari americani. L’annuncio è vicino (potrebbe arrivare a giorni), ma per ora la società giallorossa non vuole esporsi. Quello che però filtra è che Dan e Ryan Friedkin non hanno intenzione di lasciare tutto in mano ad un uomo solo al comando ma vogliono partecipare in prima persona a tutte le trattative. Dalla Germania segnalano il profilo di Markus Krösche, 40enne del Lipsia. Dalla Spagna invece arriva il nome di Orta del Leeds, che piace molto, ma non è così vicino alla Roma. Entrambi parlano bene inglese, e anche questa caratteristica è molto importante per i Friedkin, che vogliono parlare in modo diretto con il ds, senza intermediari.

    Ecco Gould, il nuovo consulente dei Friedkin

    C’è una novità nella ricerca del direttore sportivo da parte della Roma. Secondo quanto riporta Sky Sport, infatti, la proprietà giallorossa si affiderà alla consulenza di Charles Gould per coprire il ruolo vacante nell’organigramma societario. Il Fondatore e CEO della compagnia Retexo Intelligence, compagnia specializzata nella creazione di strategie e analisi per conto di società sportive, lavorerà con i Friedkin per sondare e valutare le varie candidature. Dopo settimane di colloqui, quindi, a Trigoria si decide di cambiare strategia: il nuovo direttore sportivo verrà scelto anche grazie alla consulenza di Gould.

    Trigoria: Spinazzola e Carles Perez ancora a parte

    La Roma si prepara per il ritorno in campo di domenica contro il Parma. Nel secondo giorno settimanale di lavoro, la squadra si è divisa tra lavoro atletico e tattico. Diminuiscono le chance di rivedere in campo contro il Parma per Spinazzola e Perez, visto che ancora oggi hanno continuato a lavorare a parte. Mirante, invece, ha svolto una seduta di lavoro specifico individuale. Attesa per l’esito del tampone di Dzeko.

    Senti chi parla…alle radio

    Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino: “Dzeko e Diawara che fine hanno fatto? Ogni società ha i suoi problemi e non può fare la conta di chi ha e chi non ha. Ci sono delle assenze, ma fanno parte del momento. Davanti abbiamo visto che Mayoral non è pronto. Gli ho dato delle chance, ma anche in Coppa… Quando l’ha tolto la squadra ha cambiato marcia. L’assenza di Dzeko è un problema momentaneo, ma in emergenza serve una soluzione diversa. Per il resto la Roma sembra una squadra in salute, ma quando torni dalle nazionali non sai mai come butta“. Marione a Centro Suono Sport: “Non augurerei mai del male a Pallotta, ma a qualcun altro sì… Volevamo dire alla Raggi una cosa, che magari si è dimenticata: è autunno. Petrachi? Forse sta bene in un calcio di Serie C, più vero e spontaneo. Ormai in questo calcio è inattuale. E’ un presuntuoso, non ci piove, ma una cosa me la prendo dall’intervista: tutti dicono prima di andare via che a Pallotta hanno raccontato un’altra Roma”.

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