News della giornata. Coronavirus, oggi in Italia 969 decessi: mai così tanti. Zaniolo: “Club e tifosi uniti come una famiglia”, Mkhitaryan-Roma più vicini

Redazione RN
27/03/2020 - 22:45

News della giornata. Coronavirus, oggi in Italia 969 decessi: mai così tanti. Zaniolo: “Club e tifosi uniti come una famiglia”, Mkhitaryan-Roma più vicini

Coronavirus, il bollettino odierno della Protezione Civile

Con mezz’ora di anticipo rispetto al solito (alle 17.30 e non alle 18), è arrivato il consueto bollettino della Protezione Civile per fare il punto sui numeri dell’emergenza Coronavirus in Italia. I nuovi contagiati sono 4.401 (ieri erano stati 4.492), i morti sono 969 (50 relativi a ieri che non erano stati contati) per un totale di 9.134, 589 i guariti. Il numero dei morti è il più alto di sempre.

Il piano ‘taglia stipendi’ per i calciatori

Entro lunedì vi faremo avere il piano collettivo per gli stipendi”. E’ questo – apprende l’ANSA da fonti vicine al dossier – quello che il presidente e l’ad della Lega Serie A, Paolo Dal Pino e Luigi De Siervo, hanno detto al presidente dell’Aic, Damiano Tommasi in un colloquio in conference call. Il piano prevederebbe una sospensione degli stipendi per i calciatori di Serie A, una misura transitoria per gestire in maniera coordinata e condivisa la situazione in attesa di capire quando si ricomincerà a giocare.

L’intervista a Zaniolo

Nicolò Zaniolo  è intervenuto in diretta sull’account ufficiale Instagram della Roma per rispondere alle domande della tifoseria. Ecco alcune delle sue parole: “Sto bene, dopo questa diretta vado ad allenarmi. Quello che sta facendo la Roma è una grandissima cosa, aiutare lo Spallanzani anche grazie ai tifosi è stato bello. Bisogna ringraziare la società e i tifosi, uniti come una famiglia”.

Come va il tuo recupero?
“Molto bene, mi sento sempre meglio. Faccio gli allenamenti con le videochiamate, faccio ghiaccio, le solite cose che facevo a Trigoria le faccio qui”.

Come si svolge la tua giornata?
“Non è cambiato molto. Prima andavo al campo e poi tornavo a casa, dove rimanevo tutto il giorno. Ora rimango a casa, ho visto tutti i film di Netflix, gioco a FIFA, Call od Duty, aspettando questo periodo finisca”.

Il gol più bello?
“Contro il Napoli”.

Te li riguardi i tuoi gol?
“Sì, soprattutto in questo periodo. Li vedo su Youtube, a volte mi emoziono pure”.

Come si fa a diventare forti come te?
“Basta allenarsi sempre bene, non perdere mai la passione. Se le doti le hai, le dimostri giorno dopo giorno in campo”.

Hai sentito la vicinanza dei tifosi in un momento così difficile?
“Sì, ho ricevuto molti messaggi, mi si è riempito il cuore e voglio ringraziarli tutti”.

Ti senti con i tuoi compagni in questo periodo?
“Sì, nel gruppo whatsapp ci scambiamo qualche battuta. Quelli più attivi sono Jesus e Spinazzola”.

Cosa si prova a segnare e correre sotto la Sud?
“Il sogno di tutti. Un’emozione unica, quando segni ti viene automatico andare sotto la Sud e quando stai lì sei in un mondo tutto tuo”.

Come ti sentivi la sera prima dell’esordio contro il Real?
“La sera tutto normale. Il mister mi ha detto alle 11 della mattina che avrei giocato e fino alle 21 ho guardato il soffitto. Stavo in camera con Fuzato, stava al pc e io lo invidiavo un po’ perché non aveva pressioni (ride ndr) ma è stato bellissimo”.

Quando sei in campo pensi che stai giocando al Bernabeu contro il Real?
“Quando sali le scale e vedi 80000 persone vestite di bianco non è facile. Poi in campo devi essere bravo a non pensare a niente se non a giocare. Io non sento troppo la pressione”.

Il numero 22 ha un significato particolare?
“La data di nascita di mia madre, poi è il numero del mio idolo, Kakà”.

Com’è giocare e allenarsi con Mkhitaryan?
“Lui è un grande, dentro e fuori dal campo. Gli chiedo com’è Ibra o Pogba, gli chiedo consigli, in campo è un fenomeno”.

Hai mai pensato di non essere all’altezza?
“No, se ci sei significa che ci puoi stare. Ci sono periodi in cui sei meno lucido o meno forte ma poi tiri fuori il meglio e ne vieni fuori. L’anno scorso ho avuto un calo ma poi ne esci bene”

Un consiglio per superare i momenti di difficoltà?
“Mollare il telefono, non guardare gli articoli e pensare solo al campo”.

L’infortunio?
“All’inizio è una bella mazzata. Il primo mese non riesci a fare le cose che facevi prima, da quando levi i punti inizia la discesa e vedi miglioramenti giorno dopo giorno”.

L’emozione più forte alla Roma?
“L’esordio al Bernabeu e la doppietta con il Porto”.

I compagni con cui ti trovi meglio?
“Siamo tutti uniti, come Florenzi, Pellegrini, Spinazzola o altri ma sono tutti disponibili, pronti ad aiutarti”.

Le parole del presidente della FIGC, Gravina

Ecco alcune delle dichiarazioni del presidente della FIGC Gabriele Gravina in un’intervista a Radio Sportiva: “L’obiettivo primario è riprendere la stagione, abbiamo tracciato uno scenario che prevede la ripresa dei campionati perché credo che sia la scelta più giusta. Questa è un’ipotesi che abbiamo il dovere di portare avanti ma stiamo lavorando anche su ipotesi alternative per dare risposte concrete alle nostre società e ai nostri tifosi“.

Sulle date
“Oggi possiamo elaborare qualunque scenario che poi potrebbe essere smentito dai fatti, ma abbiamo la certezza di cercare in tutti i modi di salvare il campionato attuale e senza compromettere il prossimo. Avremo gli Europei e altri impegni delle nazionali e non possiamo pensare di cominciare il 2020-2021 oltre metà di agosto, quindi dobbiamo andare a ritroso e oltre metà luglio diventa complicato ipotizzare di arrivare con questo campionato”.

Se non si potesse riprendere?
“Il consiglio federale ha potere decisionale e lo eserciterà nella maniera più equilibrata senza sottovalutare rischi di contenziosi che il calcio italiano non può permettersi. Stiamo studiando diverse ipotesi ma non ce ne è una migliore di un’altra. La priorità è finire i campionati”.

Il taglio degli stipendi?
“Diverse iniziative sono state avviate, ci sono delle proposte si sta cercando di trovare una mediazione tra le diverse posizioni. Noi non possiamo far finta che il calcio non stia subendo danni economici così come l’industria di tutto il paese. Il tema del costo del lavoro va posto senza mortificare nessuno ma ricorrendo a delle ipotesi di sospensione o riduzioni degli stipendi”.

Mkhitaryan vuole solo la Roma

Mkhitaryan e la Roma vorrebbero proseguire insieme, la decisione è di entrambe le parti. Come riporta il Corriere dello Sport, infatti, il giocatore armeno sarebbe disposto anche ad abbassarsi lo stipendio. Resta quindi da convincere l’Arsenal a favorire un rinnovo del prestito. Nonostante il contratto del giocatore scada tra un anno, i “Gunners” chiedono 24 milioni di euro. Tuttavia, Mkhitaryan ha già 31 anni e Petrachi non vorrebbe spingersi oltre i 20 milioni. La soluzione potrebbe essere quella di prolungare il prestito, sfruttando anche l’aiuto di Raiola.

Carles Perez: “Voglio dimostrare di essere un grande giocatore, e voglio farlo con la Roma”

L’esterno della Roma ha rilasciato un’intervista all’emittente spagnola Cadena Cope, parlando della situazione attuale dovuta all’emergenza coronavirus e anche dei suoi progetti con la squadra capitolina. Ecco le sue parole: “Sono 17 giorni che non esco di casa, nemmeno per fare la spesa, perché pensa a tutto il club. In Italia la situazione è difficile e si deve rimanere a casa. Sono da solo, ogni tanto gioco alla Playstation e resto in contatto con amici e familiari, mi mancano molto. Mio padre doveva venire qui prima che iniziasse questo problema ma alla fine è rimasto in Spagna. Il club ci ha detto che il 4 aprile è il termine dato per poter uscire e spero davvero che per maggio tutto possa tornare alla normalità e si torni a giocare”.

La sua routine
“Mi alleno un paio di ore la mattina e un paio di ore il pomeriggio, una volta ho usato anche la piscina ma l’acqua è ancora fredda…”

L’addio al Barcellona e il futuro con la Roma
“Mi sono sempre chiesto se andare via dal Barcellona sarebbe stato facile o difficile. Adesso posso dire che venire alla Roma è stata la scelta giusta. Sono davvero molto felice per il clima, per la gente che ho trovato e per il club. Voglia di rivalsa verso qualcuno? No, piuttosto voglio dimostrare di essere un grande giocatore e lo voglio fare con la maglia della Roma. Hanno già riscattato il mio cartellino, ho quattro anni di contratto e spero di fare bene. Clausola? Non so ma spero che sia alta…”.

Senti chi parla…alle radio

Questi alcuni interventi di speaker e opinionisti sulle frequenze radio giallorosse. Inevitabilmente il tema principale è l’emergenza coronavirus legata al calcio e al suo futuro. Ecco il pensiero di Xavier Jacobelli a Radio Radio Mattino: “Credo sia importante che comincino ad arrivare segnali positivi dai calciatori per quanto riguarda la riduzione degli ingaggi. Le priorità sono altre, ma ai calciatori professionisti che percepiscono stipendi molto elevati, verrà richiesto un sacrificio maggiore. Il calcio dovrà ridimensionarsi” . Questo invece l’intervento di Roberto Pruzzo a Radio Radio Mattino: “Che i club principali aiutino in questi casi mi sembra una cosa normale. Ci saranno Federazioni che troveranno soluzioni prima dell’Italia. . Se tutti gli altri tornei sospendono, bisognerebbe prendere un tempo limite. Se ci sono le condizioni bene, altrimenti nulla. Io penso che questa vicenda possa servire affinché l’Europa diventi un’unica entità”.

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