News della giornata. Coronavirus, aumentano i guariti in Italia, Serie A pronta a ripartire a fine maggio. Roma-Friedkin: discorsi ancora aperti

Redazione RN
17/04/2020 - 22:50

News della giornata. Coronavirus, aumentano i guariti in Italia, Serie A pronta a ripartire a fine maggio. Roma-Friedkin: discorsi ancora aperti

Coronavirus, l’aggiornamento della Protezione Civile

Arriva il consueto aggiornamento giornaliero della Protezione Civile con i dati della pandemia a livello nazionale. Il totale delle persone attualmente positive è 106.962 con un incremento di 355 rispetto a ieri. Prosegue il calo della pressione sulle strutture ospedaliere, ad oggi sono infatti 2.812 i pazienti in terapia intensiva con una diminuzione di 124 pazienti nella giornata di oggi. 25.786 sono i ricoverati con sintomi, 1.107 in meno rispetto ai dati di ieri. E’ il dato più basso registrato dal 27 marzo. La maggior parte dei pazienti sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi (il 73% dei positivi totali). Oggi si registrano 575 nuovi deceduti mentre il numero dei guariti sale a 42.7272.563 dei quali solo oggi (numero più alto dall’inizio dell’emergenza). Sono quasi 76.000 i tamponi effettuati. Ecco la tabella aggiornata regione per regione.

Serie A, le date possibili per ripartire

La Serie A si prepara a ripartire. A confermarlo è Gabriele Gravina, presidente della FIGC a Radio 1. Ecco le sue parole: “Sono previste tre settimane di allenamento e quindi, ad oggi, si potrebbe riprendere a giocare tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Riprendere con le semifinali di Coppa Italia? Riguarda la Lega di Serie A, aspettiamo indicazioni rispettosi di ruoli. Siamo in attesa dei calendari”.

Le parole di un collaboratore del Friedkin Group sulla trattativa con la Roma

Dan Friedkin sembrava veramente ad un passo dal diventare il nuovo proprietario della Roma, ma l’emergenza Coronavirus ha messo in stand-by la trattativa con Pallotta. Un rappresentante legale del ‘Friedkin Group‘ ha parlato della situazione a Romapress.net: “Il COVID-19 ha cambiato tutto per noi. I nostri analisti ritengono che potrebbero essere necessari alcuni anni per il recupero dell’intero portafoglio. L’interesse nell’acquisizione della Roma rimane, questo non è in discussione. Ma dobbiamo ancora avere un’idea chiara di cosa riserva il futuro non solo qui negli Stati Uniti ma anche all’estero”. Il dirigente conclude affermando che la trattativa non è stata abbandonata definitivamente: “Ovviamente alcune decisioni importanti dovranno essere prese a breve e questo sarà fatto, ma dire che l’accordo è ‘morto’ è sbagliato. Ryan (Friedkin, ndr) è particolarmente entusiasta della prospettiva di acquisire la Roma. Le valutazioni sono ancora in corso”.

L’intervista a Perotti

Continuano le interviste della Roma ai propri giocatori su Instagram. Dopo quelle che hanno coinvolto calciatori come ZanioloMancini Santon, oggi alle 15:00 è il turno di Diego Perotti che risponde alle domande dei tifosi giallorossi. Queste alcune delle sue parole.

Ti stai godendo la famiglia?
“Abbastanza, più di quanto ci serve (ride, ndr)”.

Che cosa hai provato a pensare che la cavalcata in Champions è partita dal tuo gol contro il Genoa?
“La sensazione del gol al Genoa non l’ho mai provata prima. Anche se l’anno dopo siamo arrivati in semifinale di Champions, è un po’ egoista. Quel gol l’ho fatto io, l’ho sentito molto in maniera personale. Anche se l’anno dopo abbiamo giocato ed ho segnato in semifinale, mi sentivo importante perché era grazie a quel gol. Spero di provare a sentire quella gioia, ma sarà difficile per quello che era quella partita, il contesto. Era un sogno, sono molto orgoglioso”.

Quel gol è il più bello?
“A livello di importanza sì, ma di bellezza no. Mi tengo il primo che ho fatto contro la Sampdoria al volo. Anche quello al Chelsea in casa. A livello di importanza sicuramente quello è insuperabile, non c’è paragone con nessun altro”.

Hai un rigore preferito?
“Quello nel derby. Per quello che rappresenta a Roma, per i tifosi e la città. Stavamo pareggiando 0-0, l’ho calciato camminando e quando lo rivedo non so come ho fatto. E’ andata bene, poi ho fatto l’assist a Nainggolan per il secondo gol. Quel derby era quello più emotivo, più importante e dove ero più nervoso nel calciare il rigore”.

Primi tamponi per i calciatori della Roma

La Roma prepara il rientro in campo. Come riporta gazzetta.it, la società giallorossa ha iniziato a far effettuare i primi tamponi ai propri calciatori e ai loro familiari. Il club sta studiando anche le modalità della ripresa degli allenamenti. Se il Governo lo permetterà, le sedute riprenderanno il 4 maggio, a gruppi di cinque o sei persone. La base sarà naturalmente il centro sportivo di Trigoria, ma non è detto che la squadra resti in ritiro per almeno tre settimane. Se saranno testati anche i loro familiari più stretti, i calciatori potranno tornare a casa, altrimenti nelle camere del Bernardini c’è la possibilità di poter restare isolati e in condizioni di massima sicurezza.

Senti chi parla…alle radio

L’emergenza Coronavirus continua a essere il tema più discusso anche sulle frequenze radio giallorosse. Ecco alcuni interventi di opinionisti e speaker. Questo quello di Daniele Lo Monaco a Tele Radio Stereo: “In questo momento l’unico mondo che resta in conflitto è quello del calcio, si veda la lite di ieri tra la Lega e il Coni, tra Dal Pino e Malagò. Il calcio non si metterà mai d’accordo, in questo senso ha ragione Gravina. Non c’è una soluzione che metta tutti d’accordo, soprattutto se i presidenti sono intenzionati a far causa se non vengono rispettati i punti di vista dei propri club. Conoscendo quello che sta facendo Lotito, pensa se Juve-Inter fosse finita in parità e la Lazio fosse diventata prima, figurati cosa poteva succedere con uno come Lotito. Anche la Roma sapeva che deve arrivare quarta per i conti e non solo, ma neppure la Roma sarà contenta perché chi dice che non poteva davvero arrivare quarta? Se il campionato finisse così la Roma sarebbe sfavorita, ma non ho mai sentito giornali, giocatori, dirigenti né nessun altro lamentarsi. Non tutti i presidenti di Serie A hanno la stessa decenza. Quello che stona però è che il paese è fermo e qui si pensa solo al calcio”. Questo invece il pensiero di Alessandro Vocalelli a Radio Radio Pomeriggio: “Giustamente ci preoccupiamo di come far ripartire fabbriche, cantieri, ristoranti e quando si parla di calcio ascolto gente infastidita che dice di chiudere tutto e non pensarci più, pensando che il calcio siano solo quelle venti persone in campo, dei ricchi, ma non ci si rende conto che il calcio è un mondo che produce e dà stipendi a tanta gente. Non è solo un grande fenomeno economico, ha anche una grande funzione sociale. Friedkin? Hanno detto cose sensate, il figlio è entusiasta, ma è evidente che debbano tener conto della situazione in America e in Italia. Non considerano chiusa l’operazione, vogliono capire quali saranno le condizioni economiche per capire quanti anni ci vogliono per rendere l’investimento redditizio, si tratta di interessi”.

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