Mkhitaryan, una difficile infanzia prima della definitiva consacrazione
ROMA MKHITARYAN – Questa sera alle 18:00 ci sarà il fischio iniziale di Armenia–Italia. Partita che per il neo acquisto giallorosso Henrikh Mkhitaryan, sicuramente conta di più. Un pò per il suo legame con la nostra terra: dal suo matrimonio a Venezia con tanto di duetto con Al Bano fino alla firma con la Roma, ma anche per poter dimostrare di raggiungere un traguardo così importante come l’Europeo, specie dopo quello che ha passato.
LA LUNGA STRADA PER IL SUCCESSO – Come raccontato dal Corriere della Sera, l’armeno fin da piccolo ha dovuto sopportare prima gli incessanti spostamenti e poi la morte del proprio padre. All’età di 13 anni, passò 4 mesi in Brasile per affinare la propria tecnica, per poi tornare in patria fino a 20 anni. Poi ci fu la svolta. Entrò in punta di piedi tra le file dello Shakhtar per poi diventare protagonista assoluto con il Borussia Dortmund. Successivamente lo sbarco nel grande calcio inglese, con Manchester United e Arsenal, con rendimenti discontinui. Ora gli aspetta l’avventura italiana con addosso la maglia della Roma, consapevole di poter regalare ancora diversi anni di buon calcio.
Scrivi il primo commento