MARQUINHO. “Roma, mi farò apprezzare e ti convincerò a tenermi”

16/02/2012 - 16:11

CONFERENZA STAMPA – Il nuovo acquisto della Roma, Marco Antonio De Mattos Filho Marquinho, incontrerà i giornalisti in conferenza stampa al ‘Fulvio Bernardini’ di TrigoriaLe dichiarazioni integrali (parola per parola) del giocatore, trascritte fedelmente dall’audio della conferenza:

Ogni giocatore dice sempre “io gioco dove vuole l’allenatore“. Ma tu che tipo di giocatore sei? Questa squadra gioca 4-3-3. In Brasile dove eri abituato a giocare?
“Nella mia carriera ho giocato come centrocampista interno, ma sono stato anche schierato come laterale di sinistra, come terzino e come attaccante. Non credo di aver problemi d’attamento qui a Roma”.

La Roma dovrà giocare 15 partite da qui alla fine del campionato e tu devi riprendere la condizione. Possono bastare 15 partite per essere riscattato? Avrai tempo a sufficienza?
“La cosa importante non è giocare tutte le partite da qui alla fine del campionato, ma farsi apprezzare nel tempo dall’allenatore e quindi dalla societa’ in modo da convincerli delle mie qualita’. Per essere pronto a scendere in campo ci vorranno alcuni altri giorni, ma potrei essere disponibile anche nelle prossime partite: sara’ poi Luis Enrique a decidere se e quando utilizzarmi”.

Spesso i giocatori vengono presi più giovani dal Brasile. Ti sai dare una spiegazione sul perchè sei arrivato in Italia a 25 anni?
“Penso che ogni giocatore ha il suo cammino. Alcuni vengono molto giovani ma non è necessario arrivare così giovani. Arrivo a 25 anni con un bagaglio d’esperienza maggiore”.

Quando hai saputo che la Roma era interessata a te?
“Il primo contatto della Roma con il mio procuratore c’è stato verso la fine di dicembre. Poi la mia volontà è stata venire il più velocemente qui per parlare da vicino con il direttore e per trovare tutti gli accordi del caso”.

Cosa ti ha detto Luis Enrique? Con la Roma credi di poter conquistare la nazionale brasiliana?
“Luis Enrique ha sempre parlato molto con me per spiegarmi l’organizzazione della squadra e il modo in cui vuole che giochi. La Nazionale è un sogno così come è un sogno giocare in un grande club europeo, lo è per tutti e lo è anche per me”.

Tra quanto tempo credi di essere pronto per giocare? Che idea ti sei fatto del campionato della Roma?
“Per essere pronto ci vorrano alcuni giorni. Già con il Parma potrei esserci, poi dipende ovviamente dalle scelte del mister, è l’allenatore che sceglie non sono soltanto io. La Roma merita di occupare un posto migliore da quello che occupa in questo momento, visto i giocatori e vista la sua condizione in queste ultime 15 farà bene e riuscirà a vincerne molte e a risalire in classifica”.

Che ambiente hai trovato a Roma? Come ti sei ambientato con la squadra?
“Non mi aspettavo niente di meglio, sono stato ricevuto benissimo, mi trovo davvero molto bene. Mi stanno mostrando tutte le strade che devo seguire, sono molto felice e sono sicuro che da qui in avanti continuerà così.”

Luis Enrique ti ha già indirizzato in un ruolo specifico o stai ancora cercando la collocazione migliore all’interno di questa Roma?
“Il mister mi chiede sempre dove io preferisco giocare, però poi è lui che trova la posizione migliore. E’ difficile dirlo in questo momento solo dagli allenamenti. Sicuramente dopo la prima partita lo vedremo insieme e si renderà conto di quale è la mia posizione migliore”.

Ha trovato differenze nelle metodologie di allenamento di Lui Enrique rispetto a quelle a cui eri abituato in Brasile?
“Sia quelli in Brasile che quelli in Italia con Luis Enrique sono allenamenti duri, di alta intensità. Forse l ‘unica differenza che ho trovato è che in Brasile i giocatori si allenano per correre un po’ in tutto il  campo, mentre qui in Italia sono più circoscritti ad una zona di influenza. Poi piccole differenze di tattica e di organizzazione di gioco”.

Hai parlato con qualche brasiliano della Roma, magari Juan. Ti ha detto qualcosa in particolare di questo gruppo, di questa squadra che ti ha convinto ancor di più?
“Io ho incontrato Juan in Brasile, a Rio de Janeiro, a metà dell’anno scorso, quando ancora non avevo idea di poter venire qua a Roma. Sicuramente non abbiamo parlato affatto della squadra. L’impressione che mi sono fatto è che sicuramente mi farò molto amici a Roma, sapendo anche che c’è lui che è un grande amico e che è qui con me. Ma non soltanto ai brasiliani dirigerò le mie attenzioni”.

C’è un giocatore al quale ti ispiri, magari un giocatore della Nazionale brasiliana?
“Sono sempre stato un grande fan di grandi giocatori come Ronaldinho e Zidane, giocatori diversi che con la palla fanno quello che vogliono”.

(fine)

Scrivi il primo commento

Scrivi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


*

Seguici in diretta su Twitch!

Leggi anche...