Maradona, si aggrava la posizione del medico Luque. L’infermiera: “Era caduto e aveva battuto la testa una settimana fa, ma non è stato portato in ospedale”

MADARONA LUQUE – Si continua a cercare di fare chiarezza sulla scomparsa di Maradona. Secondo quanto scrive Repubblica.it, nel quadro generale si sarebbe aggravata la posizione del medico personale Leopoldo Luque, indagato per omicidio colposo dalla procura di San Isidro. Dagli atti sarebbe emerso che la psichiatra che curava ‘El Pibe de Oro’, Agustina Cosachov, aveva chiesto per l’argentino assistenza specialistica e infermieristica 24 ore su 24. Ma Luque non avrebbe ottemperato alla richiesta. Inoltre, l’infermiera che si occupava della leggenda del calcio avrebbe dichiarato che Maradona era stato vittima di una caduta e battuto la testa una settimana prima del decesso (avvenuto il 25 novembre). A parlare è l’avvocato dell’infermiera, Baquè, citato dai media argentini. Questo quanto dichiarato:

Parla l’avvocato dell’infermiera di Maradona

“Maradona è caduto il mercoledì (della settimana precedente) prima della sua morte. E’ caduto e ha battuto la testa, ma non l’hanno portato in ospedale per una risonanza magnetica o una Tac …Maradona non era in grado di decidere. Dopo la caduta è rimasto da solo tre giorni nella sua stanza, senza essere visto da nessuno e senza essere aiutato”. Baquè ha specificato che Maradona ha battuto il lato destro della testa, la parte opposta a quella interessata dall’operazione. L’infermiera avrebbe inoltre rivelato di aver avuto contatti con l’ex calciatore una volta, venerdì prima della morte, prima di essere licenziata. In tale occasione avrebbe però solo consegnato farmaci, assicurandosi che venissero somministrati.