Mamma Roma

08/04/2010 - 0:00

Il Messaggero – Sei partite ancora da giocare, quattro di queste all’Olimpico. Anche se una è il derby contro la Lazio che, per il calendario, è considerato in trasferta. Quindi, delle sei rimaste, la Roma in casa affronterà domenica l’Atalanta, poi appunto la Lazio, quindi la Sampdoria, infine il Cagliari, ultimo appuntamento romano, penultima di campionato. Qualche anno fa, i tifosi della Roma scrivevano, «non passa lo straniero». Lo straniero arrivava nella capitale, si impressionava e il più delle volte usciva sconfitto. Succedeva nella coppe, ovviamente. Ma il discorso si allargava anche all’Italia. In casa la Roma ha sempre avuto il suo punto di forza. Raramente l’Olimpico è stato terra di conquista. Anche quest’anno è così: 40 dei 65 punti realizzati fin ora, arrivano dalle vittorie raggiunte alle pendici di Monte Mario. E viene da pensare oggi quando il presidente Sensi si batteva per rendere suo proprio lo stadio Olimpico. Ma questo è un altro discorso. In casa la Roma in questo campionato ha perso soltanto due volte: la seconda giornata contro la Juventus, e la nona contro il Livorno. Tra l’altro contro i bianconeri in panchina c’era Spalletti e non Ranieri. Quindi l’attuale tecnico giallorosso ha solo una macchia casalinga, una macchia che pesa. Per il resto, tutte vittorie, un solo pareggio, recentissimo, 0-0 contro il Milan. E parliamo solo di campionato, visto che in coppa Uefa ha perso col Panathinaikos, mentre in coppa Italia ha sempre vinto (Triestina, Catania e Udinese). Anche Spalletti era uno che aveva costruito la sue forza sul terreno amico. Nella stagione 2007-2008, per intenderci quella dello scudetto perso all’ultima giornata a Catania, la Roma a fine campionato contava 48 punti conquistati all’Olimpico, su 82 complessivi, quindi più della metà. E alla trentaduesima, cioè quella corrispondente all’attuale torneo, la Roma era a quota 41, cioè un punto in più di quella firmata da Ranieri. Che, vincendo le tre gare casalinghe rimaste (in questo caso il derby non può essere compreso) supererebbe la Roma di Spalletti di un punto. Un punto che a fine campionato potrebbe fare la differenza, come la sta facendo quello che l’Inter ha di vantaggio proprio sulla Roma. Tra l’altro in quella stagione, la formazione di Mancini è l’unica ad aver violato l’Olimpico. E pure nettamente, con un sonoro 4-1. La squadra nerazzurra pure sta costruendo la sua classifica a San Siro, dove non ha mai perso (insieme con Palermo e Sampdoria). Dove però ha vinto meno della Roma, dodici volte, mentre i giallorossi tredici, e ha pareggiato di più, tre volte mentre la Roma una sola (con il Milan). Totale 39 punti, uno in meno della squadra di Ranieri. E quella di Leonardo? Al Meazza ha vinto dieci volte, ne ha pareggiate quattro e perse due. Totale, 34 punti, cioè sei in meno. Totti, pur avendo giocato poco, resta il cannoniere dell’Olimpico, sette reti sui dieci totali realizzati in campionato. Sempre Totti re dei gol anche nella stagione 2007-2008: in casa ne ha segnati 7 sui quattordici complessivi di fine anno. Tra l’altro l’Olimpico ultimamente ha ritrovato pure la spinta della gente. Che ha ricominciato a credere in un sogno. La società, in maniera lungimirante, ha abbassato i prezzi e i tifosi hanno ritrovato la spinta: pieno contro il Milan, stracolmo contro l’Inter. Con l’Atalanta, ci saranno comunque molte persone. In trasferta ormai non si può quasi mai andare, tanto vale provare a fare la differenza all’Olimpico.

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