• LUIS ENRIQUE: “Totti? La societá viene prima di tutto. Noi vogliamo vincere”

    03/12/2011 - 12:45

    CONFERENZA STAMPA – Luis Enrique incontra i giornalisti nella sala stampa di Trigoria. Queste le dichiarazioni integrali (parola per parola) trascritte fedelmente dall’audio della conferenza.

    La conferenza viene preceduta da una comunicazione dell’accordo raggiunto tra l’A.S.Roma e Getty Images, un’azienda leader nella creazione e nella distribuzione di contenuti digitali. La Roma è la prima società italiana a stipulare un simile accordo. A livello internazionale, Getty Images ha partner quali il Manchester United e il Real Madrid. Segue una presentazione di 1’30”.

    Inevitabile partire dalla vicenda Osvaldo. Come mai non ha ritenuto che potesse bastare soltanto una multa?
    La cosa più facile sarebbe fare quello che tu hai detto. Noi facciamo una multa, prendiamo i soldi dai giocatori e verifichiamo. Ma quando abbiamo un gruppo, facciamo una scelta di andare verso la strada di essere una squadra, una squadra davvero. Una squadra che soffre quando perde, una squadra che si diverte quando vince e una squadra che rispetta sempre. Quella è la mia scelta, perchè io non voglio che si ripeta questo. Il primo passo per essere una squadra è avere rispetto, non solo per il tuo compagno, rispetto per tutti quelli che formano questa società, dal primo che è alla porta quando arriviamo qui a Trigoria e apre la porta per andare a lavorare. Questo non significa che Osvaldo non abbia questo rispetto. Osvaldo è un bravissimo ragazzo, una persona con un cuore così, ma deve avere una punizione. Mi dispiace perchè è una scelta che punisce anche la squadra in questa partita di Firenze, ma io penso che una squadra che deve andare avanti tutta la stagione e penso che sia così. Sicuramente ci sono altre maniere di pensare però questa è la mia. Io lo so che era meglio arrivare a Firenze con Osvaldo ma non sarà, non sarà…

    Manca anche Borini, potrebbe essere rilanciato Borriello? Perchè lo ha utilizzato così poco?
    Non c’è nessun problema con Borriello. Borriello non giocherà a Firenze, perchè si è allenato due giorni con la squadra. Non è a disposizione ancora per me, per essere nella lista. Però non c’è nessuno problema con Borriello…nè tattico, nè fisico, nè tecnico. Non c’è nessun problema. Il problema è che giocano solo in undici, undici sempre e io come sempre faccio la mia scelta. Non ho un problema con Marco Borriello o con nessun altro calciatore…davvero.

    Emergenza in difesa, considerando anche gli infortunati. Sta valutando l’ipotesi di schierare De Rossi dietro in difesa?
    Spero di no, spero di no…ma non lo so. Se continua questa serie di infortuni e questa serie di problemi non lo so. Abbiamo questo problema difensivo, ma spero di no. Vediamo, ci sono anche giocatori che possono fare il difensore centrale. Marco Cassetti è uno di questi. Penso anche De Rossi…se non siamo in più faremo qualcosa. E’ questo il mio lavoro. Io non parlo mai dei calciatori che non ci sono perchè è un peccato che non siano con noi. Ma quando non sono con no, devono recupare e allora chi può essere della partita? Chi può essere in questa prossima giornata? Queste non sono cose importanti per me, è così. Però spero che recuperino velocemente ma adesso non sono importanti per vincere contro la Fiorentina.

    Cassetti è pronto?
    Cassetti si è allenato tutta la settimana. Ieri a metà allenamento è andato fuori per un problema piccolo che credo non sia importante, ma non lo so perchè ancora non ho parlato con il dottore. Vediamo, spero di contare su lui.

    Per vincere non serve essere simpatici ma bravi. Si sono fatti sondaggi, lei non è simpatico a una parte dei tifosi. Questa aria ostile la preoccupa?
    Questo di essere simpatici o antipatici…ancora non ho ricevuto nessuna parola brutta da parte dei tifosi. Che cosa succede sui giornali per parlare di Luis Enrique? Quella è una cosa che se va bene, va bene, mentre se è un crack possiamo parlare di un autentico matto. Ma io non capisco questo che mi sta dicendo. Io non lo vedo, mi dispiace. Non cerco di essere simpatico, antipatico… cerco di essere me stesso e fare il mio lavoro. E’ questo quello di cui mi preoccupo.

    Crede che sia legato al fatto che questo progetto non decolla?
    Ci sono tante interpretazioni. Ognuno può fare la sua. Siamo alla 12° giornata,no? Che posto abbiamo? Che posto avevamo lo scorso anno dopo 12 giornate? Due punti in più? siamo vicini. Io sono ottimista, lo sono sempre. Io penso sempre che la mia squadra può andare veloce e va a migliorare la sua classifica.

    Totti è un giocatore amatissimo. Quando non è in campo sembra che la Roma sia sfilacciata. Forse perchè lui sa come guidare la squadra?
    Siamo sempre nella stessa condizione di parlare di un calciatore individuale, di Francesco, di Marco Borriello…

    Però ogni squadra ha un leader, può esserlo Totti?
    Nessuno ha dubbio su che cosa è Francesco Totti per tutti noi, e per la società e per la squadra. Ma qui cerchiamo di fare una squadra che sia al di sopra di tutti i calciatori. Passeranno i giocatori, passeranno gli allenatori, passeranno i presidenti. La società rimarrà, i tifosi rimarrano, quello è l’importante. Sempre parliamo di un calciatore, se gioca, se non gioca, se si è infortunato, se è arrabbiato. E’ un discorso che è stancante. Non ho nessun problema nè con Francesco ne con nessun calciatore. Il problema è che io devo fare la mia scelta. Giocano undici, il resto che cosa devo fare quando non giocano? Lavorare di più. Non c’è altro modo. Io lo so, essere allenatore della Roma, essere allenatore di qualsiasi altra squadra a questo livello non è facile, perchè tutti hanno il loro pensiero. Però penso che le uniche persone sane che si sono qui, che vedono quello che succede in allenamento ogni giorno, negli spogliatoglio cosa succede ogni giorno, alla partita, quando giochiamo in trasferta, cerchiamo di fare la scelta più giusta per vincere. Perchè noi vogliamo vincere, questo è chiaro.

    Baldini fa capire che a volte sono necessari dei giusti compromessi, quello che lei reputa un punto fermo immobile per Baldini si potrebbe cambiare. In futuro sarebbe disposto a scendere a compromessi? Essere meno duro, meno severo?
    Ripeto, per me sarebbe più facile togliere lo stipendio. Ma guarda, quando c’è una situazione che colpisce il gruppo nessun calciatore, che sia il migliore, il più bello e ti fa tanti gol. Non credo che funzioni così. Questo è il mio pensiero, mi posso anche sbagliare, ma è il mio. Sai chi devi prendere in questa situazione. Devono capire che qualcuno deve portare la nave e questa non è una dittatura, ci sono tre regole di comportamento normali. Tre regole di comportamento che ci sono in qualsiasi gruppo. Non è che io ora dico: “Vestiamoci tutti di nero”. No, guarda sono regole di comportamento normali in gruppo. Per me era più facile fare l’altra scelta.

    Regole che lei continuerà a far rispettare?
    Come possiamo controllare un gruppo se non ci sono delle regole? Se lo fa Barusso non è importante, se lo fa Osvaldo si. Barusso viene punito e lo mettiamo su un’albero? Se lo fa Totti gli stendiamo un tappeto rosso? No ragazzi, sono giocatori di calcio e un vero gruppo a livello umano. Sono tre regole, non ti credere che sono dieci regole incredibili. Sono regole di comportamento. Rappresentiamo un club. Non credo che sia troppo. Ma non discuto che può essere una cosa che non piace, lo so. E per me è un peccato. Per Dani Osvaldo, perchè io so che per lui è una partita importantissima a Firenze, per quello che rappresenta a livello sentimentale. Ma ci sono cose che non si possono fare. Non posso dare un colpo di testa ad un arbitro perchè ci sarà una punizione. E lo stesso per tutti E’ una regola normale di comportamento. Il prossimo che farà quello saprà che è in gruppo. Diventerà una soluzione che sarà la migliore per il gruppo. Sempre il gruppo prima di tutto.

    Nell’intervista si faceva riferimento che in alcuni casi, ci sono dei modi per andare a dei compromessi.
    Non ho letto l’intervista, ma parlo con Franco Baldini ogni giorno e so cosa pensa, cosa pensa la società, cosa pensa Walter. Non ho bisogno di sentire la radio, so già cosa pensano.

    Giorni delicati: nei sondaggi alle radio non tutti danno più la massima fiducia al Luis Enrique. Ci si chiede se non sarà lo stesso Luis Enrique a non essere all’altezza? Cosa ne pensa? Il suo punto di vista? Si sente allenatore in grado di allenare questa Roma?
    Due settimane fa contro il Lecce eravamo una squadra incredibile e dopo una settimana non lo siamo più. Io arrivo a capire che cosa succede con i giornalisti ma non sento quello che tu hau detto. Io sento i tifosi che continuano a urlare per strada “Forza!”, “Non mollare!”, “Fuori le Palle!”. Questo è quello che io sento. E sono un allenatore, non ti dico un grande allenatore perchè sono un buon allenatore. Io sento questa fiducia e la vedo quando parlo ai miei calciatori. Un’altra cosa è cosa faremo riguardo ai risultati, quello non lo so. Ma farò tutto il possibile per intraprendere la strada che io credo abbiamo bisogno. Io mi considero un buon allenatore, sennò non sarei qui.

    De Rossi e Baldini hanno detto che il progetto è incentrato su di lei. Sente il peso di questa responsabilità?
    Non sento nessuno peso. Che peso devo sentire io? E’ un progetto meraviglioso.

    Quindi non sente il peso di questo progetto?
    Come il primo giorno! Sono un pò più vecchio, ho qualche capello bianco in più! Sento fiducia della società. Vedo come la squadra lavora, vedo dei miglioramenti. Non so se è sufficiente per il resto dei tifosi, ma il lavoro c’è.

    Non si sente sovraccaricato di responsabilità?
    Come il primo giorno! Con la stessa convinzione.

    Se dovesse scegliere tra creare gruppo forte e vincere delle partite, cosa sceglierebbe?
    Tutti e due! Farà una squadra forte e vincente, questo è l’obiettivo di questo progetto.

    Sulla partita di domani, chi delle due squadre rischia di piu?
    Come sempre credo che la cosa più importante è che loro stanno in una situazione con obiettivi diversi. Non è un obiettivo forte come può esserlo il nostro. Secondo allenatore della stagione per loro, ci sono dei giocatori infortunati, ci sono diversi problemi ma ho visto la Fiorentina e mi piace. E’ un posto che mi ritorna in mente, quando ho giocato lì. Mi piace, penso che dovrebbe essere una partita bella perchè loro hanno dei calciatori importanti. E noi cercheremo di fare come sempre. La nostra proposta è di essere il più propositivi e offensivi possibili. Ma non lo so chi sarà più punito dopo la partita. Spero loro!

    Rossi sembra tenerci molto alla partita, perchè lei da giorno riposo mentre la Fiorentina è andata addirittura in ritiro anticipato?
    Perchè io sono l’allenatore della Roma e Delio della Fiorentina. Lui avrà pensato che era la cosa migliore per i suoi calciatori. Io ho pensato, che per la testa dei miei calciatori, non servisse un lavoro fisico. Il giorno prima avevamo fatto una partita, ho visto un ritmo molto interessante e ho pensato di fare riposo. Ogni allenatore arriva alla partita a suo modo. E ho visto che ci sono squadre che fanno due allenamenti al giorno. Ognugno ha il suo modo, non c’è una formula magica. Se ci fosse la utilizzeremmo tutti.

    Lei ha sempre detto di essere molto autocritico. Secondo lei, finora dove ha sbagliato?
    In tutto! Devo migliorare in tutto, questo è il mio peccato. Per questo mi costa dormire, perchè devo migliorare in tutto. Quando ero al Barcellona e facevo risultati meravigliosi, pensavo lo stesso. E’ quella la mia infermità, è per questo che il calcio mi logora perchè non faccio che pensare a come migliorare e mi arrabbio quando non lo vedo. Tante volte sbaglio ma penso che quando lavori, devo essere più convinto e più tranquillo.

    Come valuta cio che accaduto tra Lamela e Osvaldo? Che segnale è?
    Mai parlare di una cosa che succede nello spogliatoglio perchè è una cosa particolare, ma quando l’energia, quando uno finisce la partita ed è arrabbiato perchè ha perso la partita, succede a volte che uno litiga. E’ una situazione particolare che è capitata in un momento e che non succederà più, perchè non credo che sia un comportamento da giocatore della Roma. Si può vincere, si può perdere, si può fare tutto. Ma tu devi sapere che rappresenti una società. Ma non voglio ritornare su questo tema. E’ chiuso. Ha sbagliato un calciatore importante che fa parte della squadra, ma è come se avesse sbagliato l’ultimo.

    Non ci sono Osvaldo e Borini,quanto è  importante il rientro di Totti? Chi giocherà tra lui e Lamela nel ruolo di trequartista?
    Domani lo vedremo, tutti sono importanti. Francesco pure.

    Un tridente Bojan-Lamela-Pjanic può essere ben assortito?
    Bojan-Lamela-Pjanic o Bojan-Totti-Lamela, Totti-Lamela-Pjanic, Caprari-Bojan-Lamela…Voi che sapete tanto di calcio, ancora non sapete la formazione? La formazione di domani è molto difficile.

    Dopo la partita di Udine ci sono state dichiarazioni diverse tra lei e Sabatini. Ne avete parlato?
    Walter Sabatini, Franco, tutti possono parlare ai giornali, di quello che loro sentono. Ma io quando io parlo con loro lo facciamo in modo costruttivo. Lo facciamo per migliorare. E’ il mio pensiero, io posso parlare con te di calcio magari mi convinci della tua posizione, ma io non sto pensando cosa ha detto uno o cosa ha detto l’altro. Quando una partita finisce e perdiamo, cosa ti aspetti? Che io dica “Questo ha fatto una cosa increbidile, ha sbagliato, ha fatto una cosa orribile”? No, non faccio così. E’ mia la responsabilità se la squadra non gioca bene. Io cerco sempre di capire che non si può giocare sempre allo stesso modo. Due settimane fa a Lecce sentivo altri discorsi qui, questa settimana non possiamo essere dei disastri. Abbiamo affrontato una delle squadre più importanti d’Italia e fino al minuto 80 io pensavo che andamo a vincere. Peccato che alla fine non abbiamo vinto. Io non sono preoccupato di cosa ha detto Walter. Lui quando vuole dirmi qualcosa me lo dice in faccia e io gli dico se sono d’accordo o no.

    Contro l’Udinese sembrava che Juan non potesse giocare, poi ha detto che Juan poteva. Con Borriello è pre-tattica allora?
    E’ il mio pensiero, ha fatto pochi allenamenti. Non ci sono giocatori, ma si è allenato due volte in questa settimana con noi. Per quanto riguarda Juan, nella 4-5 partite precedenti, ogni volta che giocava, al minuto 70 si infortunava a causa della sua condizione fisica. E’ un peccato. Ho deciso di farlo giocare, prendendomi una responsabilità e lui è stato in grado di sostenere tutti i 90 minuti. Ma dobbiamo controllare sempre il suo stato fisico, non è al 100% lo sappiamo.

    Molti giocatori della Roma subiscono infortuni muscolari. La causa è degli allenamenti troppo pesanti?
    No non sono troppo pesanti. Saranno più pesanti. Non sono pesanti, ti dico davvero. Noi dal primo giorno che siamo qui stiamo cercando di adattarci a quello che noi vogliamo. Noi vogliamo ancora più intensità. Guarda, io vedo la Juventus che tiene l’intensità al 1000% . Non parlo del fatto se giocano bene o male, perchè giocano bene. Ma giocano ad un’intensità incredibile. Quello non succede perchè ti metti a posto 30 minuti prima della partita. No, non è per questo. Andatevi a vedere l’allenamento della Juventus. E io penso che si può fare anche qui. Noi non molliamo. Quello che io cerco ancora non c’è, devono essere ancora più intensi, intenssissimi, perchè la partita è intensità e quando lo riusciremo a farlo capire ai tifosi sarà un altro discorso.

    Cicinho, cos’è successo? Domani sarà a Firenze?
    Siamo tanti, non sò. Non so se sarà nella lista, dipende dal numero. Ma Cicinho si sta allenando bene, ad un livello che gli può permettere di essere in lista. All’inizio della stagione io pensavo che poteva essere un calciatore molto interessante, ma lui si è infortunato due volte di seguito. Lui non ha giocato l’anno scorso, non ha giocato due anni fa…un calciatore ha bisogno di avere un fisico per poter mantenere un livello di competizione. Ma lui sta facendo il suo lavoro e magari può essere una soluzione.

    Cambiare formazione ogni domenica sarà una costante oppure si troverà una formazione base?
    Avete pensato quante volte ho potuto la formazione perchè erano tutti? Ho fatto la domanda a Rafael, il preparatore fisico: in 14 partite, credo che 8-9 partite non potevo fare la stessa formazione. Per infortuni, per cartellini. Guarda, siamo professionisti. Questa è una domanda per la prossima conferenza stampa, dopo la partita, perchè se vinciamo sarò meravigliose mentre se perdiamo sarà una m…! No davvero è così. Se vinciamo è una conferenza corta, se perdiamo è lunga. Io faccio le mie risposte però alla prossima conferenza stampa vediamo delle 15 giornate, in quante l’allenatore ha potuto ripetere la formazione e vediamo che succede.

    La Fiorentina non segna dal 30 ottobre, che gara si aspetta?
    Che brutto commentare il fatto, eh?…Io guardo la sua rosa e vedo calciatori come Montolivo, Jovetic, che non so se potrà giocare, vedi Gilardino, vedo Cerci che credo che è infortunato ma non lo so. Sono in ritiro e vedo tantissime possibilità di fare gol. E’ una squadra che sta soffrendo e per quello ha cambiato il suo allenatore, perchè i risultati non sono quelli che dovrebbero essere. Ho capito che l’allenatore è un allenatore bravo. Ho sentito che Delio Rossi le sue parole. Come sempre non sarà facile. Non siamo una squadra che può giocare ad un livello di intensità normale. Andiamo al 100% e vediamo se riusciamo a fare qualcosa di buono o sarà difficile.

    Lei si è detto soddisfatto di essere a un punto rispetto alla classifica dello scorso anno?
    Chi ha detto che sono soddisfatto? Ho fatto una domanda di come andasse la Roma l’anno scorso, non lo sapevo. Non ho detto che sono soddisfatto. Non sono soddisfatto. Non sarò soddisfatto fino a quando non saremo primi. Non sono mai soddisfatto. Penso sempre che dobbiamo fare di più. Una cosa è che faccio una domanda, un’altra cosa è che tu dici che sono soddisfatto…Soddisfatto?? Mamma mia…

    Lei ha detto che non si deve parlare di ciò che accade nello spogliatoio, come mai voi e la società avete deciso di rendere pubblica la vicenda Osvaldo?
    Da me sicuramente no. Non credo che nessuno di voi abbia il mio cellulare o se lo avete non avete chiamato, perchè io non parlo con i giornalisti. Credo che sia importante che i tifosi sappiano cosa succede nel club. Perchè il giocatore gioca o no. Io non ho parlato di cosa è successo nello spogliatoio, però non solo da 4 mesi ma da 15 anni. Da quando sono giocatore. Mai ho parlato di una cosa che succede nello spogliatoglio. Succede lì, rimane lì.

    A cura di D. Gargiulo -L. Lukacs

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