Superlega, Marotta e Paratici in coro: “Volevamo solo aiutare il calcio”. Al-Khelaifi nuovo presidente dell’Eca

Redazione RN
21/04/2021 - 22:02

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Superlega, Marotta e Paratici in coro: “Volevamo solo aiutare il calcio”. Al-Khelaifi nuovo presidente dell’Eca

SUPERLEGA CALCIO NEWS – Il progetto Superlega si sta lentamente sgretolando. Nella notte, dopo il dietrofront del Manchester City, è diventato ufficiale anche il ritiro di Arsenal, Manchester United, Liverpool, Chelsea e Tottenham dalla neonata competizione europea. Tutti i 6 club inglesi si sono quindi tirati fuori. Anche l’Inter sarebbe sul punto di dire definitivamente addio. Ecco le news con gli aggiornamenti più importanti riguardante il tema che ha movimentato il mondo del calcio.

Gli aggiornamenti

Al–Khelaifi è il nuovo presidente dell’ECA

Il successore di Andrea Agnelli alla presidenza dell’Eca porta il nome di Nasser Al-Khelaifi, numero uno del PSG. A comunicarlo è stata la stessa organizzazione con un tweet sulla sua pagina ufficiale.

Paratici: “La Superlega era un aiuto, rispettiamo le idee degli altri”

Ore 21:00
Fabio Paratici è intervenuto ai microfoni di Sky Sport nel pre di Juventus-Parma. Il direttore sportivo ha voluto chiarire il principale scopo per cui era sorta la Superlega: “Sono state 72 ore uniche. Pensiamo e rimaniamo convinti della bontà del progetto. È stata un’occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio. Era un aiuto. Tutti i cambiamenti necessitano di essere metabolizzati. Mi ricordo quando era cambiata la Champions, o quando abbiamo cambiato il nostro logo. Serviva un po’ di tempo per metabolizzare e capire. Rispettiamo le opinioni di tutti, ma hanno parlato davvero tutti. Per parlare di un argomento si deve essere preparati, io non parlo di medicina con un professore che opera. Rispettiamo le opinioni di tutti e dei tifosi che ci mancano, ma non posso considerare tutte le interviste o le opinioni. Ora ci sono i social, 15-20 anni fa questa cosa avrebbe avuto meno risalto. Meritocrazia e valori non sono stati mai messi in dubbio”.

Marotta: “Con la Superlega si voleva aiutare il calcio che è a rischio default”

Ore 20:41
Pochi minuti prima del match contro lo Spezia, ai microfoni di Sky Sport è intervenuto Beppe Marotta, al quale è stato chiesto di chiarire la posizione dell‘Inter nella vicenda. Queste le sue parole: “La premessa è che questa iniziativa è stata portata avanti direttamente dai 12 proprietari dei club, alla luce della situazione di difficoltà finanziaria attuale legata in particolare alla pandemia, con i costi rimasti certi e i ricavi invece incerti. Alla luce di questo, la valutazione dei proprietari era che questo modello di calcio era superato e bisognava trovare una soluzione inventando qualcosa. Ed è stato fatto, con un sistema calcio a rischio default. E non mi riferisco solo ai 12 club, ma all’intero mondo del calcio. Nessun azienda potrebbe continuare a vivere con un monte ingaggi pari a al 60-70% del fatturato caratteristico. Giocoforza, il modello attuale non garantisce futuro, per cui era doveroso andare alla ricerca di un qualcosa per tentare di cambiare. I fondi con la Super League non c’entrano nulla. Peraltro dentro c’era anche il Milan che era favorevole ai fondi. Per quanto riguarda la mia carica personale, premesso che la critica è un atto democratico, non concepisco l’attacco violento da Urbano Cairo, con la conseguenza di aver ricevuto minacce pubbliche e private. Non si offende dando del Giuda e traditore. Lui mi conosce e sa quanto sono innamorato di questo sport, cercherò sempre di fare il bene del calcio “.

Gravina: “Nessuna sanzione per Juventus, Inter e Milan. Non si può punire un’idea”

Ore 18.40
Gabriele Gravina, numero uno della nostra FIGC e da ieri anche membro dell’esecutivo UEFA, ha smentito le voci che si erano susseguite su possibili sanzioni per Juventus, Inter e Milan per aver accettato in un primo momento l’invito alla Superlega. A margine di una conferenza stampa a Roma sui prossimi Europei di giugno, il presidente della Federazione Italiana ha specificato: “Non si puo’ sanzionare un’idea. Ad oggi c’e’ un’idea da parte di alcuni soggetti che non si è concretizzata, poi nel momento in cui si dovessero avanzare ipotesi o progetti in contrasto con le norme statutarie ci sono
gli organi di giustizia”.

Maldini: “Non sono stato coinvolto in questa scelta dal club. Chiedo scusa ai tifosi”

Ore 18.27
Un vero e proprio colpo di scena, quello che si è verificato nei minuti precedenti di Milan-Sassuolo. Ad arrivare a Sky Sport è stato Paolo Maldini, direttore tecnico dei rossoneri, che ha sottolineato come non sia stato minimante avvertito dell’adesione data dal club alla Superlega. Queste le sue parole: “Vorrei precisare che non sono mai stato coinvolto nelle discussioni che riguardavano la Superlega, l’ho saputo domenica sera come tutti gli altri. Si è deciso a livelli più alti nella nostra società ma questo non mi esenta dallo scusarmi nei confronti dei tifosi, non solo quelli del Milan ma in generale. Questo è ciò che voglio dire. È anche normale che un dirigente nel 2021 sappia che i ricavi siano importanti. Ci dobbiamo chiedere cosa possiamo imparare da questa vicenda”.

Carnevali( ad. Sassuolo): “Ci siamo sentiti traditi da Juventus, Milan ed Inter”

Ore 18.20
Nel pre match di Milan-Sassuolo, Giovanni Carnevali ai microfoni di Sky Sport, ha continuato sulla strada tracciata da Roberto De Zerbi, tirando una stoccata alle big italiane che avevano aderito alla Superlega. L’amministratore delegato dei nero verdi ha dichiarato infatti: “”De Zerbi ieri più che duro è stato giusto. Era il pensiero suo, dei giocatori e della società. Serve anche buonsenso, era comunque impossibile pensare che potesse finire tutto in 48 ore. Ci siamo sentiti anche traditi dalle società italiane e sapevamo che non sarebbe stato facile portare avanti questo progetto. Agli sportivi piace vincere sul campo, piace la meritocrazia. Noi facciamo poi calcio per i tifosi. Questi sono stati gli aspetti principali che hanno fatto saltare tutto. Noi, come società, non sapevamo nulla, ma adesso andiamo avanti”.

Murales vicino alla Figc: Agnelli che buca un pallone

Ore 16.45
Ieri sera è comparso vicino alla sede FIGC di Roma un murales realizzato dallo Street Artist MCMLIV che raffigura, secondo quanto riferisce Adkronos, il presidente della Juve Andrea Agnelli che buca un pallone con un coltello, ed è un riferimento al progetto Superlega. L’artista spiega: “Il tentativo di creare una competizione a invito riservata ai club più ricchi è la morte dei sogni dei tifosi di tutto il mondo. È la morte del calcio stesso. Lo sport dovrebbe insegnare che con la fantasia, il talento e l’allenamento tutti possono provare a vincere. La Superlega, in nome di un business sempre più monopolizzato,
sconfessa definitivamente questo sogno. Solo l’idea che sia stato pensato fa paura perché tutto ciò non riguarda solo il calcio”.

Il commento dei calciatori dell’Atletico Madrid

Ore 16.31
“Dalla rosa dell’Atletico Madrid vogliamo trasmettere la nostra soddisfazione in merito alla decisione finale della rinuncia al progetto della Superlega presa dal nostro club. Continueremo a lottare per aiutare, dalla nostra posizione, l’Atletico a crescere attraverso i valori dello sforzo e del merito sportivo che ci hanno sempre caratterizzato affinché tutti voi continuiate a riflettervi in tali tratti identificativi. Continueremo a lavorare duramente, pensando alla partita di domani”. Questo il comunicato dei calciatori dei ‘Colchoneros’ condiviso da capitan Koke sui propri profili social dopo la rinuncia alla Superlega.

Cala il titolo in borsa della Juve dopo l’annuncio

Ore 16.09
Calo della Juventus in Borsa, l’uscita dalla SuperLeague ha causato un deficit delle azioni. Il titolo bianconero cede il 13.70% a 0,75 euro alle 15.33 di mercoledì, dopo le parole di Agnelli che hanno praticamente decretato la fine del progetto Superlega.

La resa della Juventus

“Pur rimanendo convinta della fondatezza dei presupposti sportivi, commerciali e legali”, la Juventus ritiene che il progetto Superlega “presenti allo stato attuale ridotte possibilità di essere portato a compimento nella forma in cui è stato inizialmente concepito”. Lo precisa il club, commentando in una nota l’intenzione di alcuni club di abbandonare il progetto. “La Juventus rimane impegnata –
aggiunge la nota – nella ricerca di costruzione di valore a lungo termine per la Società e per l’intero movimento calcistico”.

Il comunicato del Milan: “La voce e le preoccupazioni dei tifosi in tutto il mondo sono state forti e chiare”

Ore 12:25
Abbiamo accettato l’invito a partecipare al progetto di Super League con la genuina intenzione di creare la migliore possibile competizione Europea per i fan di tutto il mondo, per tutelare gli interessi del Club e della nostra tifoseria. Il cambiamento non è facile, ma l’evoluzione è necessaria per progredire, e anche la struttura del calcio Europeo si è evoluta e modificata negli anni. Ma la voce e le preoccupazioni dei tifosi in tutto il mondo rispetto al progetto di Super League sono state forti e chiare, e il nostro Club deve rimanere sensibile e attento all’opinione di chi ama questo meraviglioso sport. Continueremo comunque ad impegnarci attivamente per definire un modello sostenibile per il mondo del calcio.

Simeone parla del dietrofront dell’Atletico

Ore 12.59
L’allenatore dell’Atletico Madrid Diego Simeone in conferenza stampa ha commentato la decisione del club di ritirarsi dal progetto Superlega: “Di fronte a dei terremoti come questo, qualcosa dovrà cambiare sicuramente. In meglio. A un certo punto le parti dovranno venirsi incontro. Il passo indietro del club è una cosa buona per i tifosi e la famiglia dell’Atletico. Ho capito subito che il club avrebbe deciso la cosa che credeva migliore per la società. L’altro giorno sono stato consultato e ho detto subito che mi sarei fidato del club. Adesso questa situazione penso che farà bene a tutti”.

Il commento di Schinas, vicepresidente Commissione Europea

Ore 12.53
Margaritas Schinas
, vicepresidente della Commissione Europea ha commentato la situazione con un tweet: “La vittoria del buon senso. Il calcio Europeo non è per pochi privilegiati”

Dall’Inghilterra: il Chelsea si prepara a salutare la SuperLeague

Ore 12.24
Potrebbe a breve arrivare anche l’addio del Chelsea alla Superlega, secondo un’indiscrezione della testata inglese The Sun. Sarebbe stata decisiva in tal senso la protesta dei tifosi ‘Blues’ poco prima della partita di Premier League contro il Brighton. Sembra che la dirigenza stia quindi riflettendo.

Ufficiale anche il ritiro dell’Inter

Ore 12.17
Come già preannunciato, l’Inter si chiama fuori dal torneo. Lo rende noto la società nerazzurra con un comunicato ufficiale, eccone un estratto: “FC Internazionale Milano conferma che il Club non fa più parte del progetto Super League. Siamo sempre impegnati a dare ai tifosi la migliore esperienza calcistica”

L’Atletico si chiama fuori dalla competizione

Ore 12.08
Dopo le inglesi, anche l’Atletico Madrid si è formalmente ritirato dalla Superlega. Lo ha annunciato lo stesso club spagnolo tramite un comunicato ufficiale.

Agnelli dice stop alla Superlega

Ore 11.10
Anche i bianconeri sono pronti a gettare la spugna per la Superlega. Andrea Agnelli, presidente della Juventus, interpellato dall’agenzia Reuters, alla domanda se il progetto potrà ancora andare avanti ha replicato: “Per essere franco e onesto no, evidentemente non è il caso”.

Piqué contro la Superlega: “Il calcio appartiene ai tifosi”

Ore 10.50
“Il calcio appartiene ai tifosi, oggi più che mai”, queste le parole condivise su Twitter da Gerard Piqué, giocatore simbolo del Barcellona, contro la Superlega.

Uefa, Ceferin: “Ammirabile ammettere di aver sbagliato”

Ore 10.40
“È ammirabile ammettere di aver sbagliato e questi club hanno fatto un grande errore. Ma adesso sono tornati in gruppo e so che hanno tanto da offrire, non solo alle nostre competizioni, ma all’intero calcio europeo. La cosa importante adesso è andare avanti insieme e ricostruire l’unità di cui godeva prima questo sport”, queste le parole di Aleksander Ceferin, presidente della Uefa, in un comunicato ufficiale.

Il proprietario del Liverpool si scusa con i tifosi

Ore 10.15
John W. Henry
, proprietario del Liverpool, si scusa con i tifosi con un videomessaggio condiviso sui social. Queste le sue parole:

“Voglio scusarmi con tutti i tifosi del Liverpool Football Club per il disagio che ho causato nelle ultime 48 ore. Inutile dirlo, il progetto presentato non sarebbe mai durato senza il supporto dei fan, nessuno la pensava diversamente in Inghilterra. In queste 48 ore è stato chiaro che non sarebbe rimasto in piedi, vi abbiamo sentito. E voglio scusarmi con Jürgen, Billy, i giocatori e tutti coloro che lavorano così duramente al LFC per rendere orgogliosi i nostri fan. Non hanno assolutamente alcuna responsabilità per questa cosa. Erano i più sconvolti, ingiustamente. Questo è ciò che fa più male. Amano il club e lavorano per renderti orgoglioso ogni singolo giorno. So che l’intero LFC ha l’esperienza, la leadership e la passione necessarie per ricostruire la fiducia e aiutarci ad andare avanti. Il nostro lavoro non è finito. E spero che capirete che anche quando commettiamo errori, è perché stiamo cercando di lavorare nel migliore interesse del tuo club. In questo sforzo vi abbiamo deluso. Ancora una volta, mi dispiace e solo io sono responsabile della negatività inutile portata avanti negli ultimi due giorni. È qualcosa che non dimenticherò. E mostra il potere che i tifosi hanno oggi e giustamente continueranno ad avere”.

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Protesta dei tifosi della Juventus

Ore 09.05
I tifosi della Juventus scendono in campo contro la Superlega. “La nostra storia non va infangata, barattata e commercializzata”, si legge su uno striscione del Viking, gruppo ultrà bianconero, comparso sui cancelli dell’Allianz Stadium nella notte. “Noi siamo la Juventus Fc. No alla Superlega… Vergognati!”, si legge ancora sullo striscione, che sembra riferito ad Agnelli, presidente del club.

La Uefa dietro l’addio dei club inglesi?

Ore 09.00
I sei club inglesi si sono ufficialmente tirati fuori dalla Superlega. Secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, la Uefa ha avuto un ruolo fondamentale in questa decisione. Non per le minacce di sanzioni, ma perché avrebbe offerto una notevole somma di denaro ai ‘big six’ per lasciare la Super League. Questa offerta, però, non sarebbe arrivata ai club spagnoli, visti come il principale nemico dalla confederazione guidata da Ceferin.

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L’intervista di Agnelli a La Repubblica

Ore 08.55
Andrea Agnelli
, presidente della Juventus e fondatore della Superlega, è stato intervistato da La Repubblica. L’imprenditore italiano ha parlato al quotidiano del progetto della nuova competizione europea prima dell’addio ufficiale dei 6 club inglesi e della riunione d’urgenza andata in scena ieri sera. Queste alcune delle sue dichiarazioni.

“Fra i nostri club c’è un patto di sangue, il progetto della Superleague ha il 100% di possibilità di successo, andiamo avanti. Vogliamo creare la competizione più bella al mondo capace di portare benefici all’intera piramide del calcio, aumentando la distribuzione delle risorse agli altri club e rimanendo aperta con cinque posti disponibili ogni anno per gli altri da definire attraverso il dialogo con le istituzioni del calcio. Campionati nazionali? Nessuna minaccia, c’è piena volontà di continuare a partecipare a campionato e coppe nazionali. Perchè è una competizione aperta? Perché ci sono 5 posti disponibili e perché la Superleague affronta il maggior problema dell’industria del calcio che è la carenza di stabilità. Le riforme delle competizioni, nazionali e internazionali, sono temi costanti dell’elezione dei presidenti delle istituzioni del calcio. È il momento di agire”.

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Il comunicato della Superlega

Ore 08.00
Questo il comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Superlega dopo l’uscita dei 6 club inglesi:

“La Super League Europea è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo debba cambiare.

Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta è finalizzata a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l’intera piramide calcistica, aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall’intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà materialmente migliorati a tutte le parti interessate del calcio.

Nonostante l’annunciata partenza dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa della pressione esercitata su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente allineata alla legge e ai regolamenti europei come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale per proteggere la Super League da terze parti. Azioni.

Date le circostanze attuali, riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l’intera comunità calcistica”.

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Inter pronta a dire addio alla Superlega

Ore 07.55
Anche l’Inter sarebbe sul punto di dire definitivamente addio: “Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di interesse dall’Inter”, lo riporta l’Ansa da fonti nerazzurre al termine della riunione d’urgenza dei 12 club fondatori.

I 6 club inglesi fanno dietrofront: ufficiale l’uscita dalla Superlega

Ore 07.50
I sei club inglesi dicono addio alla Superlega e il progetto inizia a sgretolarsi. L’Arsenal chiedere addirittura scusa ai suoi tifosi e ammette di “avere sbagliato”. Dalla riunione dei 12 club fondatori per il momento non trapela altro, se non che la posizione della Juventus sul progetto al momento resta la stessa. “Come risultato dell’ascolto e della comunità calcistica in generale negli ultimi giorni – il tweet dei Gunners – ci stiamo ritirando dalla proposta di Super League. Abbiamo commesso un errore e ce ne scusiamo”.

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  1. Ridicoli..ma che pensavano de fa come je pare tanto nessuno avrebbe detto niente..spero solo che è stata tutta na mossa per rivedere accordi e sistemi gestionali del mondo calcio veramente autodistruttivi…se gestito ancora così in stile far west se implode…

  2. Ora se rimangiano tutti la parola che pagliacci …..compresa l’Uefa . Tra poco ricominciano a parlare di mercato e tutto sparisce. l’Uefa ha perso l’occasione per ripulire il calcio da società che hanno speso e rispeso soldi che non avevano perché dovevano vincere sempre non potevano perdere. Ma sti pagliacci non sanno che è bello anche saper perdere perché poi tornare a vincere lealmente è più gustoso e magari senza debiti.

  3. E’ solo un rimando… Sono comunque riusciti a creare una grossa breccia nel sistema e probabilmente questo era il vero obiettivo.
    Si riorganizzeranno, si metteranno d’accordo e via così…
    L’unica vera soluzione per spegnere sul nascere quest’ennesima “depravazione” dello sport calcistico (ammesso che so’ anni che il calcio non sia più uno sport ma uno spettacolo a pagamento) e’ quella di una legge “super partes” (che non faranno), che limita a tutte le organizzazioni calcistiche, istituzionali e private, la circolazione del denaro sotto una certa soglia (il ffp e’ un palliativo e i grossi club ci giocano a “palletta”). A cominciare dagli stipendi dei calciatori.
    Atrimenti non se ne uscirà… (e non ne usciremo).

    1. Sacrosanto. Per esempio… Serie A? Perfetto, dai 50 milioni a tutte le società iscritte, e quello è il monte ingagi da rispettare. Fine della storia.

  4. E comunque è una vergogna … Se davvero queste squadre di superlega hanno progettato questa competizione perché non riesco a gestire i debiti fin qui accumulati, qualcuno deve intervenire.
    Non si possono comprare i Messi e i Ronaldo per vincere e poi non hanno soldi per gestire le società.
    Cominciassero a vendere i giocatori per ripianare i debiti.
    Sempre forza Roma

  5. Ma infatti invece di fare i buffoni e pagare ingaggi da 10 mln netti a Cristiano Ronaldo per esempio, basterebbe imporre un tetto salariale ed un tetto agli ingaggi. Vogliono buttare soldi in questa maniera? Fallissero.. come succede nel mercato reale che se investi troppo in una azienda senza avere un ritorno economico adeguato, chiudi. Il bello è che ora si beccheranno anche aiuti ed aiutini per non aver aderito alla superlega

  6. solo una parola………
    PAURA!!!!!!!!!!
    Si sono solamente c****i sotto!!!
    scusate il francesismo ma quando ci vuole ci vuole!!!!

  7. Penso che sia diverso il caso delle squadre che hanno fatto dietrofront chiedendo innanzitutto scusa ai loro tifosi e quello di chi, come la Juventus lascia il progetto Superlega solo perché sono rimasti in pochi, continuando comunque a rivendicarselo. LA JUVENTUS DEVE ESSERE SANZIONATA DURAMENTE così come il Real Madrid, devono essere escluse dal campionato in corso e retrocesse in serie B. Agnelli e Perez radiati a vita.

  8. Taralucci e vino ecco come è finita dovevano estromettere dalle coppe tutte le partecipate a questa pagliacciata sia questo che il prossimo anno.Speriamo di spazzare via il Manchester sul campo squadra che come la juve deve fallire.Per essere credibile il calcio in italia devono dividere in parti uguali i diritti televisivi e togliere queste plusvalenze false come rovella juve.

  9. Egr.Sigg.Le cose si fanno alla luce del sole e non come i “carbonari”.Se invece di pensare a fare piu soldi vi impegnaste a spendere bene quelli che già avete, forse si, fareste il bene del calcio.

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