LIVE Coronavirus, Faty annuncia di essere guarito. Dal 18 maggio riaperture in autonomia per le Regioni

Redazione RN
11/05/2020 - 21:10

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LIVE Coronavirus, Faty annuncia di essere guarito. Dal 18 maggio riaperture in autonomia per le Regioni

CORONAVIRUS LIVE – I principali aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo.

Gli aggiornamenti

Ore 20.30 – Oggi è andato in scena l’incontro tra il Governo e le Regioni per discutere dell’ipotesi relativa alle riaperture anticipate. Al termine del confronto si è deciso che le Regioni potranno riaprire in autonomia le attività a partire da lunedì 18 maggio. L’esecutivo potrà però intervenire tempestivamente nel caso in cui, in base all’andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute, fosse necessario bloccare nuovamente alcune attività per scongiurare una nuova diffusione del Covid-19.

Ore 20.05 – L’ex giallorosso Ricardo Faty, ora all’Ankaragücü, è finalmente guarito dal Coronavirus. Lo ha annunciato lui stesso con un messaggio pubblicato sui social: “Sono stato dimesso, il risultato del mio test è stato negativo. Prima di tutto, vorrei ringraziare le infermiere per i loro straordinari sforzi. Inoltre, ringrazio il mio club per il supporto durante la degenza in ospedale e l’ambasciata francese. Naturalmente grazie anche a voi per il vostro interesse e per i messaggi che mi avete mandato. Abbiate cura di voi”. 

Ore 18.10 – Arrivano novità importanti per il calcio italiano. “Il parere richiesto dal Governo sul protocollo presentato dalla Figc è stato espresso oggi dal Comitato Tecnico Scientifico e conferma la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti. Le indicazioni del Comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del Protocollo in modo da consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio”, questo è quanto si legge in una dichiarazione congiunta del Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e dell ministro della Salute Roberto Speranza.

Ore 18.05 – Questo il comunicato diramato oggi dalla Protezione Civile, contenente gli ultimi dati relativi all’emergenza Coronavirus in Italia:

“A oggi, 11 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 219.814, con un incremento rispetto a ieri di 744 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 82.488, con una decrescita di 836 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 999 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 28 pazienti rispetto a ieri. 13.539 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 79 pazienti rispetto a ieri. 67.950 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 179 e portano il totale a 30.739. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 106.587, con un incremento di 1.401 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 30.411 in Lombardia, 13.338 in Piemonte, 7.040 in Emilia-Romagna, 5.460 in Veneto, 4.073 in Toscana, 2.844 in Liguria, 4.294 nel Lazio, 3.227 nelle Marche, 1.909 in Campania, 735 nella Provincia autonoma di Trento, 2.544 in Puglia, 2.062 in Sicilia, 830 in Friuli Venezia Giulia, 1.609 in Abruzzo, 447 nella Provincia autonoma di Bolzano, 108 in Umbria, 511 in Sardegna, 107 in Valle d’Aosta, 568 in Calabria, 142 in Basilicata e 229 in Molise”.

Ore 18.00 – “È stata individuata una possibile via d’uscita tecnica per la ripresa degli allenamenti del calcio, sostanzialmente quella di una ‘bolla sterile’ nella quale entrano giocatori e staff negativi, un grande ambiente sterile senza presenza di virus: e dovranno tutti restare in isolamento, come una grande famiglia». Lo afferma la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, definendo con un’immagine la possibile soluzione per la ripresa degli allenamenti di squadra. Questa scelta “tutelerà la loro salute, e quella di chi sta con loro, ma chiede un grande sacrificio, quello dell’isolamento assoluto, e un’assunzione di responsabilità da parte della Lega calcio. È possibile così che dentro questo ambiente riprendano gli allenamenti di squadra”.

“Quando potrà ripartire il campionato? Non e’ giusto che risponda io a questa domanda. Lasciamo la parola al presidente del Consiglio e al ministro dello sport”. Ha dichiarato la sottosegretaria a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento. “Per il momento quello che e’ possibile fare e’ preparare le premesse per la ripartenza del campionato, dunque fare gli allenamenti di squadra in sicurezza. Volere bene allo sport e al calcio significa volere bene agli atleti e quindi tutelarli nella loro salute. E poi vogliamo anche trasmettere un messaggio chiaro: possiamo rendere fattibile un qualcosa che qualcuno potrebbe contestare (il ritiro di tutta la squadra nella prima fase degli allenamenti collettivi, ndr), ma a condizioni molto rigorose. Perchè è proprio il rigore dei comportamenti a doverci portare nella fase 3, abbassando sempre più l’indice di riproduzione del virus”.

Ore 17:47 – Primo fallimento nel calcio cinese. Il club di Super League Tianjin Tianhai, alle prese con insormontabili problemi finanziari, farà richiesta di bancarotta. Secondo il quotidiano Beijing News, i dirigenti del club che nel 2017 sotto la guida di Fabio Cannavaro chiuse la stagione al terzo posto, hanno chiesto di ritirare il club dal campionato, che peraltro non è mai partito a causa della pandemia.

Ore 17.23 – Il Governo norvegese ha dato il via libera alla ripresa del massimo campionato. Allenamenti già in corso e possibilità di organizzare le sedute fino a un massimo di 20 persone. Il campionato 2020 partirà il 16 giugno. “Siamo molto lieti che al calcio di punta sia stato dato il via libera per ricominciare. Anche se sarà un calcio diverso e senza pubblico, esso comunque porterà molta gioia ed entusiasmo a molte persone”, ha detto il presidente della Federcalcio norvegese Terje Svendsen.

Ore 16.55 – Uno dei più grandi giocatori della storia della Finlandia, Jari Litmanen, ha raccontato di essere risultato positivo al coronavirus: “Avevo febbre, mal di testa, dolori muscolari, problemi respiratori. Ci sono volute quattro settimane per far scomparire i sintomi del coronavirus e altre due settimane per guarire. Fortunatamente non è stato nulla di grave, quindi non sono nemmeno andato in ospedale. Ma non è stato facile. Mi sentivo esausto, fisicamente non penso di essermi mai sentito così male. In certi momenti sembrava che stesse peggiorando”.

Ore 15.50 – In Inghilterra c’è stato il via libera alla ripresa degli eventi sportivi a porte chiuse a partire dal 1° giugno, come comunicato dal governo britannico. La Premier League, dunque, può ripartire.

Ore 12.50 – Sono almeno 8 i casi segnalati di calciatori risultati positivi al tampone per il coronavirus in Primeira Liga, in Portogallo. I campioni in carica del Benfica avevano già annunciato la positività del centrocampista David Tavares, ma oltre a lui ci sarebbero altri tre casi al Vitoria Guimaraes. Un altro calciatore è risultato positivo al Moreirense e secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Lusa, altri tre sarebbero al Famalicao.

Ore 12.30 – Come ogni giorno l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani pubblica il bollettino a proposito dei pazienti affetti da coronavirus. I positivi sono in totale 80. Di questi, 11 necessitano di supporto respiratorio. Altri 50 pazienti sono sottoposti a indagini. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali, sono a questa mattina 418.

Ore 11.45 – Come riporta La Repubblica, dalla prossima settimana in molte Regioni riapriranno bar, ristoranti e parrucchieri. Saranno molte però le restrizioni imposte dal Governo. Il parere formulato dal CTS infatti parla innanzitutto della necessità di evitare assembramenti in luoghi chiusi. Per questo i tavoli dei ristoranti dovranno essere a 2 metri di distanza l’uno dall’altro, mentre dal parrucchiere si potrà entrare solo una alla volta. Si consiglia poi l’uso di spazi all’aperto ove possibile e la sanificazione dei negozi almeno una volta al giorno. I clienti e i dipendenti dovranno sempre indossare la mascherina e i guanti quando possibile.

Ore 10.40 – Come riporta Koelner Stadt Anzeiger, sono tornati negativi i tre contagiati del Colonia, la prima squadra della Bundesliga a individuare casi di Coronavirus al suo interno dopo la ripresa degli allenamenti in vista del via al campionato. Per Ismail Jakobs, Niklas Hauptmann e il fisioterapista Daniel Schatz l’isolamento terminerà giovedì, e la squadra è pronta a scendere in campo il 17 maggio contro il Mainz. Intanto la squadra lavora tra il campo di allenamento di Geìbockheim e l’hotel dove alloggia in totale isolamento, rispettando meticolosamente le misure di igiene. L’ultimo test effettuato sabato su tutto il gruppo non ha rilevato nuovi casi positivi.

Ore 9.35 – “Non so quando si ricomincerà, dipenderà dalle fasi. Ma mi piacerebbe il 12 giugno, si giocherebbe a calcio tutti i giorni, per 35 giorni”. Javier Tebas, Presidente della Liga, ha le idee chiare su date e modalità di ripresa del campionato spagnolo ma l’ultima parola spetta al governo di Madrid, come espresso ieri sera a Movistar+: “Alla fine chi dovrà autorizzarci sono le autorità sanitarie. Non stiamo affrettando nulla, non siamo noi a decidere le varie fasi. Il calcio non è uno sport dove c’è una facile trasmissione, il rischio sarà praticamente nullo in una partita e si condurranno dei test la cui percentuale d’errore è del 5%. Siamo ottimisti, penso che in Francia e Olanda siano stati precipitosi. Non mi meraviglierei se a fine Liga fossimo nelle condizioni di vedere i giocatori abbracciarsi per festeggiare”.

Ore 8.50 – Come riporta il Corriere dello Sport, il parere del CTS sul protocollo per la ripresa degli allenamenti di squadra non è ancora arrivato al Ministro della Salute Speranza. Alla base del rinvio non ci sarebbero complicazioni o ripensamenti, ma un accavallarsi di impegni del Comitato, che si esprimerà perciò entro domani. Gli scienziati sono favorevoli alla ripresa degli allenamenti con le integrazioni suggerite al protocollo della FIGC. Diverso invece il discorso per il campionato, un tema che comunque sarà affrontato in un secondo momento. La battaglia per gli allenamenti collettivi in Lega calcio e in FIGC è considerata vinta, adesso bisogna vincere quella sulla ripresa del campionato, che inevitabilmente passerà per l’approvazione di un nuovo protocollo per le partite. Se il calcio dovrà chiudere, comunque, dovrà essere il Primo Ministro a deciderlo e annunciarlo.

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