• La conferenza stampa di Bruno Peres

    Teresa Tonazzi
    04/11/2020 - 14:25

    Foto Tedeschi
    La conferenza stampa di Bruno Peres

    BRUNO PERES ROMA CLUJ – Tutte le parole di Bruno Peres nella conferenza stampa di vigilia a Roma-Cluj, match in programma domani alle 18.55 allo Stadio Olimpico.

    La conferenza stampa

    La Gazzetta dello Sport: Rientrare dopo il Covid ti ha creato qualche problema?

    Per me è stato difficile, perchè sono tornato dopo la squadra e non ho fatto la loro stessa preparazione. Ora sto raggiungendo il loro livello ed è per me importantissimo. Credo di cominciare ad andare forte come loro.

    Corriere dello Sport: Cosa senti di poter dare ancora alla Roma?

    Credo che ogni partita è importante, devi avere la concentrazione al 100% sempre. Ogni partita è importante per la squadra e cerco di essere concentrato sempre ed aiutare i miei compagni.

    Il Tempo: Facevi fatica a giocare nella seconda serie brasiliana, a Roma subito titolare, come hai fatto?

    All’inizio è stato difficile, ma il cambiamento è stata la mia mentalità e il mio atteggiamento. Tutto quello che sto facendo fuori dal campo mi sta aiutando in campo. In questo momento ho la testa giusta, da professionista, e questo mi sta aiutando in campo. Sono felice che sto giocando bene e sto aiutando squadra e compagni e sto cercando di dare il massimo.

    Rete Sport: Speri in un rinnovo di contratto a giugno?

    Credo che in questo momento il mio pensiero è continuare a fare bene alla Roma. Ho la motivazione di rinnovare il mio contratto. Sto lavorando duro, è una cosa che voglio, voglio fare le cose bene e meritare il rinnovo. Il lavoro è il più importante ora, se le cose in campo vanno bene allora andranno bene anche fuori. Sono fiducioso.

    Roma Radio: Ti trovi più a tuo agio con la difesa a tre o a quattro?

    A tre riesco a stare più avanti e riesco a sfruttare meglio la mia caratteristica offensiva. A 4 devo stare più basso e difendere di più. Ma ho giocato in entrambi i modi, per me non fa differenza. A tre riesco a stare più vicino ai centrocampisti, a 4 devo sapere il momento giusto per andare avanti, devo leggere la giocata ed essere intelligente da fare le diagonali e chiudere. Per me non c’è differenza.

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