Lazio, Luis Alberto: “C’è rammarico, abbiamo avuto sfortuna”. Lazzari: “Siamo sulla strada giusta”

Alessandro Tagliaboschi
01/09/2019 - 20:56

Foto Getty
Lazio, Luis Alberto: “C’è rammarico, abbiamo avuto sfortuna”. Lazzari: “Siamo sulla strada giusta”

LAZIO ROMA, LE INTERVISTE – I calciatori biancocelesti, Luis Alberto e Manuel Lazzari, si sono espressi al termine di Lazio-Roma sul match. Queste le sue parole:

LAZZARI A LAZIO STYLE CHANNEL

“Non stavo ancora benissimo con la mano, ma questa settimana ho iniziato a usarla senza tutore, che però dovrò usare nelle partite ancora per un mese. La prima partita con la Samp non pensavo di giocare, mi ero operato solo pochi giorni prima e non è stato semplice. Adesso la mano inizia a stare meglio. Sono contento di essere riuscito a dare una mano alla squadra, spero di continuare così. È stato il mio primo derby e penso che sia stato uno spettacolo per i tifosi, in campo ci siamo divertiti. Abbiamo colpito 4 pali, creato tante palle gol e sfiorato il vantaggio con l’occasione mia e di Correa. La squadra ha creato molto e fatto veramente bene, dominando per lunghi tratti. Saremmo stati più contenti se avessimo portato a casa i tre punti, però siamo sulla strada giusta. I tifosi e i compagni già da settimane mi parlavano del derby e oggi ho avuto la conferma di quello che mi hanno detto. È uno spettacolo, per me è un onore averlo giocato. Peccato non aver vinto. Ho impiegato poco tempo a integrarmi perché essendo italiano conoscevo già la Serie A e da 4 anni giocavo già nel 3-5-2 ma il mister e lo staff hanno fatto l’80% del lavoro aiutandomi nell’inserimento. Il mio rapporto con Immobile? Ciro è un attaccante fantastico, l’avevo già conosciuto in nazionale. Io seguivo sempre la Lazio anche quando ero alla SPAL, sono felice di far parte di questo gruppo e sono sicuro che ci toglieremo delle soddisfazioni in questa stagione”.

LUIS ALBERTO A LAZIO STYLE

“Abbiamo avuto poca fortuna. Non ci sono stati solamente i quattro pali, ma anche due o tre occasioni in più rispetto alla Roma: una mia, una del Tucu e una di Ciro. Solo questo possiamo avere di rammarico: il fatto di non aver segnato di più. Ringrazio Ciro per l’assist, per noi è importante che ognuno faccia del suo meglio per la squadra. Quest’anno siamo diversi, abbiamo un’altra mentalità e sono sicuro che sia quella giusta”.

Segnare a un derby?
“E’ davvero bellissimo. Sono un po’ meno felice per il fatto che non abbiamo vinto, ma sono contento per la squadra. Dobbiamo continuare a lavorare così, perché quest’anno dobbiamo arrivare in alto, al quarto posto. Ora c’è la sosta e poi di nuovo testa a Ferrara. Abbiamo lavorato molto bene quest’estate, il mister ha ritrovato un calcio più vistoso. Però dobbiamo vincere, perché giocare bene non basta. Vogliamo fare più gol dello scorso anno e portare a casa più punti”.

L’esultanza?
“Avevo un po’ d’ansia per il fatto del Var, ormai non si è mai sicuri. Ho buttato un po’ d’acqua verso la panchina, che oggi faceva davvero caldo”.

CORREA A LAZIO STYLE CHANNEL

Nell’occasione a tu per tu con Pau Lopez avrei potuto fare meglio, anche se lui ha fatto una bella parata. Abbiamo avuto anche tanta sfortuna per tutte le chance create oggi e non concretizzate, ma dobbiamo migliorare. Quest’anno ci vedo tutti più sicuri e concentrati sul lavoro da fare. Con la Sampdoria sono entrate tutte, oggi non è stato così. Sono un po’ arrabbiato, ma anche contento perché giocando così arriveranno tante vittorie.

Sul nuovo stile di gioco della Lazio
Siamo bravi nel tenere palla e cercare di costruire gioco, ma in ripartenza possiamo fare male a qualsiasi squadra. Oggi con un paio di contropiedi, uno mio e uno di Immobile, abbiamo quasi segnato. Dobbiamo imparare a gestire al meglio entrambe le situazioni, sia quando abbiamo il possesso che quando dobbiamo ripartire. Io devo migliorare tantissimo. Sono il più grande critico di me stesso, ma do sempre il massimo. Poi cerco di puntellare tutti i difetti del mio gioco, come essere più incisivo sotto porta e segnare più gol.

Nazionale?
Sono felicissimo, per me è un sogno e un orgoglio. Questa convocazione è merito di compagni, mister e tifosi che mi hanno accolto alla Lazio come un figlio

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