Lazio, il caso tamponi si infittisce: ecco cosa rischia il club di Lotito

LAZIO CASO TAMPONI LOTITO – Continua a tener banco il caso tamponi che avvolto tra le polemiche la Lazio di Lotito. Il quotidiano Domani ha dedicato tutte le sue prime tre pagine all’indagine. Nella ricostruzione dell’istruttoria federale, si scrive che il presidente della Lazio avrebbe negato qualsiasi responsabilità attraverso un ricorso alla legge sulla responsabilità amministrativa delle imprese.

Le strategie difensive impugnate da Lotito

Come scrive gazzetta.it, nell’incontro con i procuratori federali, il numero 1 della Lazio Lotito dichiara che: “in virtù delle dimensioni e complessità della società, io non posso seguire tutti i rami della attività e funzioni aziendali” e che si è occupato delle “problematiche tamponi soltanto in situazioni eccezionali perché i miei organi mi hanno investito per assumere una posizione ufficiale della SS Lazio”. Inoltre la Lazio punta la difesa sulla non contagiosità dei calciatori positivi: “tre dei pazienti positivi erano pazienti post-quarantena, guariti o negativizzati in una posizione di infezione tardiva.

Strategia per evitare responsabilità del club

Il tentativo di Lotito sarebbe quello comunque di poter evitare la responsabilità diretta del club, che renderebbe molto più grandi, vedi penalizzazioni, i rischi per la Lazio nel processo sportivo di primo grado del 16 marzo.