La Roma scalda i motori, ** il Genoa un test probante
La Roma si è rialzata. Ed è tornata a vincere una gara ufficiale dopo quasi quattro mesi. Dalla finale di Coppa Italia del 24 maggio scorso, i giallorossi non ottenevano un successo. Spalletti ne è contento. «Ho visto segnali di ripresa», le parole del tecnico dopo il fischio finale di Gervasoni. Questa mattina, il gruppo romanista si è ritrovato a Trigoria in vista del match contro il Genoa cha andrà in scena mercoledì sera al Luigi Ferraris.
Sarà un test probante, visto che gli uomini di Gasperini, sconfitti nella partita odierna dal Palermo, avranno voglia di riscattarsi. «Per fortuna giocheremo fra tre giorni, speriamo di avere l’occasione di riprenderci e fare una buona gara», ha detto lallenatore rossoblù. Non a caso, nella homepage del sito internet genoano sono apparse le foto di Totti, De Rossi e Aquilani sin dal tardo pomeriggio. In Liguria sono pronti. Senza dubbio.
Oggi, il capitano giallorosso entrato al Fulvio Bernardini prima delle 9 si è dedicato alla fisioterapia per poi effettuare tutto lallenamento. Non accusando alcun tipo di problema. Linfiammazione al tendine rotuleo sembra essersi placata. Con tutta probabilità, il numero dieci disputerà una buona parte del secondo tempo a Marassi.
In Casa Roma, tuttavia, tiene banco la questione relativa al medico sociale. Spalletti ha scritto Il Romanista non sarebbe pienamente soddisfatto dei risultati scaturiti dallattività svolta dal dottor Brozzi. Gli infortuni continuano ad aumentare senza soluzione di continuità. Doni, Tonetto, Mexes, Juan, Pizarro, Taddei, Júlio Baptista sono passati spesso per linfermeria. Si tratta quasi dellintero undici titolare.
Per far fronte alla situazione, lo staff tecnico capitolino avrebbe contattato nel mese di agosto lex responsabile sanitario della Lazio, Bernardino Petrucci. A lui sarebbe stata richiesta la disponibilità a collaborare con la Roma. Brozzi, già per due volte dimessosi e poi riconfermato dalla proprietà durante la passata stagione, sarebbe peraltro a conoscenza dellincontro. Ma la famiglia Sensi è da sempre legata all’attuale medico e difficilmente avallerebbe un avvicendamento. Di sicuro non in un simile momento. Mai come adesso, infatti, la Roma ha bisogno di un dottore.
Benedetto Saccà