La Roma scaccia la crisi e passeggia al Via del Mare in rete Vucinic, Juan e Totti

23/11/2008 - 0:00

 
E’ grande Roma. I giallorossi tornano a vincere in traferta. Dopo 203 giorni. Rifilano tre reti al Lecce, che mai aveva perso in casa, durante il campionato in corso. Il nuovo sistema di gioco varato da Spalletti consente alla squadra di ritrovarsi. E di ricominciare ad ottenere punti. Totti & Co. raccolgono al Via del Mare la seconda vittoria consecutiva. Senza il pareggio di Bologna, si tratterebbe del quarto successo di fila. Tutti gli uomini meritano votazioni alte, ben oltre la sufficienza. Il tecnico toscano sceglie Riise come esterno basso a sinistra, a causa dell’indisposizione di Tonetto. A sorpresa, viene confermato il tridente proposto contro la Lazio. Baptista, dunque, supporta Vucinic e Totti. Il rientro di Taddei nel ruolo di ala destra è poi di grande aiuto.
 
Mille tifosi romanisti prendono posto nel settore riservato. Piove e la temperatura è bassa. Si inizia. La Roma è concentrata e decisa. Affonda il colpo. Riise prova col sinistro, ma Benussi respinge. E’ il preludio alla rete. Totti crea un corridoio – facendo scorrere il pallone sotto le gambe dell’avversario -. Vucinic controlla e colpisce. Gol. L’esultanza è moderata, però. Il passato leccese è ancora fresco nella memoria del montenegrino.
 
Gli uomini di Beretta spingono verso Doni. Per circa quindici minuti costruiscono gioco. Nulla di particolare, ma la Roma è brava nel mantenere la tranquillità. Totti inventa e di esibisce in giocate di classe. Poi arriva il raddoppio. Brighi calcia dai sedici metri, la sfera viene deviata da Baptista, che favorisce Juan. Il difensore – solo davanti a Benussi – appoggia in porta. Due a zero. Gara pressoché chiusa. I sostenitori ospiti festeggiano nella loro fetta di stadio. La Roma non è spettacolare. Ma incisiva. La Bestia e Brighi confezionano ancora un’opportunità. Ma l’arbitro Gervasoni chiude la prima frazione.
 
La pioggia aumenta di intensità. Così come il freddo. I giallorossi tuttavia non allentano la morsa. Quindi, spengono la sfida definitivamente. Brighi lancia Totti, che lascia partire un morbido cucchiaio dal limite dell’area rossogialla. La sfera si infila in rete. Benussi è battuto. Esplode la gioia romanista. In campo e sugli spalti. Il capitano celebra le 402 presenze in campionato con il 168° sigillo. Ormai, Francesco appare avviato verso il recupero completo dall’infortunio. Sono trascorsi 218 giorni dall’incidente al legamento crociato del ginocchio destro. Totti sembra essersi gettato alle spalle il periodo difficile. Il match di Lecce termina di fatto al terzo minuto della ripresa. I giallorossi contengono gli avversari. Spalletti pensa invece alla trasferta di Champions, in Romania. Esce Vucinic – applaudito -; subentra Menez. La partita è in discesa. Domenichini dà indicazioni ai ragazzi. Infine, De Rossi sfiora il gol con un destro al volo.
 
Il direttore di gara fischia la fine dell’incontro. Senza alcun minuto da recuperare. I giallorossi gioiscono in campo. Il gruppo (si) è ritrovato. La cena di gruppo andata in scena venerdì non è stata casuale, probabilmente. Ora, è tempo di pensare alla Champions League. La partita contro il Cluj può dare indicazioni importanti. Anche – e soprattutto – per il cammino in Coppa. I segnali sono positivi. Senza dubbio. La Roma è tornata grande.
 
Benedetto Saccà

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